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Il sacco di Roma avvenne il 6 maggio 1527 da parte delle truppe dei lanzichenecchi, i soldati mercenari tedeschi arruolati nell'esercito del Sacro Romano Impero Germanico. I lanzichenecchi erano di stanza in Italia per combattere contro le truppe della Francia, alleata con una serie di stati Italiani ed in guerra contro Carlo V d'Asburgo. Di fede protestante e sottopagati, decisero di discendere su Roma e saccheggiarla violentemente. Il sacco ultimo in ordine cronologico dopo quello del 1084. Il sacco di Roma ebbe tragico bilancio: 20 000 cittadini furono uccisi, 10 000 fuggirono, 30 000 morirono per la peste portata dai lanzichenecchi. Papa Clemente VII dovette arrendersi e pagare 400 000 ducati. L'evento segn un momento importante delle lunghe guerre per il predominio in Europa tra il Sacro Romano Impero e il Regno di Francia, alleato con lo Stato della Chiesa. La devastazione e l'occupazione della citt di Roma sembrarono confermare simbolicamente il declino dell'Italia in balia degli eserciti stranieri e l'umiliazione della Chiesa cattolica impegnata a contrastare anche il movimento della Riforma luterana sviluppatosi in Germania.
Sir Pieter Paul Rubens (/ˈpi:tər pɑʊ̯l ˈry:bəns/; Siegen, 28 giugno 1577 – Anversa, 30 maggio 1640) è stato un pittore fiammingo. La sua opera, secondo Giuliano Briganti, «può considerarsi l'archetipo del "barocco"»; per Luigi Mallé, ha aperto la via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese in particolar modo.
La Medusa è un dipinto a olio su tavola (68x119 cm) realizzato nel 1618 circa dal pittore Pieter Paul Rubens. È conservato nel Kunsthistorisches di Vienna.
Il Giudizio universale (1535-1541) è un affresco di Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1535 e il 1541 su commissione di Papa Clemente VII per decorare la parete dietro l'altare della Cappella Sistina, una delle più grandiose rappresentazioni della parusia, ovvero dell'evento dell'ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio, nonché uno dei più grandi capolavori dell'arte occidentale. L'opera segnò la fine di un'epoca e costituì uno spartiacque della storia dell'arte e del pensiero umano: all'uomo forte e sicuro dell'Umanesimo e del primo Rinascimento, che Michelangelo stesso aveva esaltato negli Ignudi della volta, subentra una visione caotica e angosciata che investe tanto i dannati quanto i beati, nella totale mancanza di certezze che rispecchia la deriva e le insicurezze della nuova epoca.
La Critica del Giudizio (in tedesco: Kritik der Urteilskraft, talvolta abbreviata: KdU) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1790, nella quale il filosofo conduce un'analisi "critica" della capacità di giudizio di tipo "estetico". L'analisi anticipò temi e modi di sentire fatti propri, di lì a poco, non senza fraintendimenti interpretativi, dai maggiori esponenti del Romanticismo e dell'Idealismo, configurandosi quindi come ponte ideale tra le teorie estetiche del XVIII secolo (di Alexander Gottlieb Baumgarten, Edmund Burke, David Hume, Charles Batteux), citate nell'opera stessa, e quelle successive alla filosofia kantiana.
La Circoncisione è un dipinto a olio su tela (400x225 cm) realizzato nel 1605 dal pittore Pieter Paul Rubens durante il soggiorno romano e commissionata da Marcello Pallavicino, fabbriciere della Casa Professa dei gesuiti di Genova. È conservato presso la chiesa del Gesù e dei Santi Ambrogio e Andrea di Genova. In esso sviluppa al massimo le idee delle tele realizzate a Mantova, presso la corte di Vincenzo Gonzaga, annunciando soluzioni che saranno peculiari dell'arte barocca. Il punto di vista fortemente scorciato conferisce un carattere soprannaturale all'apparizione degli angeli, alcuni astanti volgono lo sguardo in alto verso l'intenso bagliore di luce a raggiera. La presenza di elementi curvilinei all'interno della composizione conferisce all'azione un accento impetuoso e fortemente dinamico.
L'Adorazione dei pastori è un dipinto a olio su tela (300x192 cm) realizzato nel 1608 dal pittore Pieter Paul Rubens. Fu riconosciuto agli inizi del Novecento dal grande storico Roberto Longhi che lo identificò anche come La notte. È conservato nella Pinacoteca civica di Fermo.