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Romano Bilenchi (Colle Val d'Elsa, 9 novembre 1909 – Firenze, 18 novembre 1989) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
Tra industria e letteratura italiana nacque un nuovo rapporto tra gli anni cinquanta e sessanta del Novecento, durante il cosiddetto boom economico italiano. La nuova rivoluzione industriale, con tutte le problematiche che essa implicava in termini di vita sociale e personale (rapporto uomo-macchina), non poteva che influire anche sulla vita culturale e sulla produzione letteraria. Ne derivò una crisi che, da un lato colpiva il ruolo sociale dell'intellettuale (impegnato, come allora si diceva), dall'altro veniva a intrecciarsi con la situazione del sud, arretrata e ricca di delicati risvolti umani. Risultavano così alterati e complicati, tra l'altro, anche i termini della secolare questione meridionale. Fiorì dunque in quegli anni un filone letterario chiaramente riconducibile alla complessa realtà industriale italiana.
Vasco Pratolini (Firenze, 19 ottobre 1913 – Roma, 12 gennaio 1991) è stato uno scrittore italiano.
Il primo numero di Rivoluzione uscì a Firenze il 20 gennaio 1940 su iniziativa dei GUF cittadini. La rivista, che aveva come sottotitolo Quindicinale di politica, letteratura e arte del Gruppo universitari fascisti di Firenze, con sede in via dei Servi 15, fu inizialmente diretta da Guido Renzo Giglioli ed ebbe come condirettore Paolo Cavallina, affiancato dal caporedattore Ferruccio Ulivi. Cavallina fu poi sostituito negli ultimi numeri da Paolo Tosi. Dal 1942, dopo Giglioli, si avvicendarono nella direzione Aldo Brandi e Mario Alburno. Con il fascicolo doppio (numero 6-7) di maggio 1943 Rivoluzione cessò le pubblicazioni.La rivista, superando posizioni di revisionismo e di fronda interna al fascismo, volle dar voce apertamente al crescente disagio verso il regime dei giovani intellettuali, un regime avviato ormai al declino dei suoi ultimi anni e alla disfatta finale. È da menzionare, inoltre, l'attività editoriale promossa da Rivoluzione con la pubblicazione di testi di narrativa e critica letteraria di autori quali Romano Bilenchi (La siccità, 1941), Carlo Cassola (Alla periferia, 1941), Antonio Delfini (Il fanalino della Battimonda, 1940), Mario Luzi (Un'illusione platonica e altri saggi, 1941), Giuseppe Mesirca (Un uomo solitario, 1941), Giancarlo Vigorelli (Eloquenza dei sentimenti, 1943).Tra i collaboratori più noti del quindicinale, oltre agli autori già citati, si possono ricordare Carlo Bo, Franco Calamandrei, Dino Del Bo, Manlio Cancogni, Alfonso Gatto, Alessandro Parronchi, Vasco Pratolini, Leonardo Sinisgalli, Giovanni Testori, Mario Tobino e i pittori Antonio Zancanaro e Ottone Rosai che vi pubblicarono numerosi disegni.
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Le Fornaci di laterizi Maxia sono un complesso di edifici di interesse archeologico - industriale, siti nella città di Quartu Sant'Elena, in via Brigata Sassari.