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Teresa di Ges Bambino e del Volto Santo, detta di Lisieux, al secolo Th r se Fran oise Marie Martin (Alen on, 2 gennaio 1873 Lisieux, 30 settembre 1897), stata una religiosa scalza del Carmelo di Lisieux. Beatificata nel 1923, fu proclamata santa da papa Pio XI il 17 maggio 1925. patrona dei missionari dal 1927 e, dal 1944, assieme a S. Anna Madre della B. V. Maria e a Giovanna d'Arco, patrona della Francia. La sua festa liturgica ricorre il 1 ottobre o il 3 ottobre (data originariamente stabilita e ancora rispettata da chi segue la Forma straordinaria del Rito romano). Il 19 ottobre 1997, nel centenario della sua morte, fu proclamata dottore della Chiesa, la terza donna a ricevere tale titolo dopo Caterina da Siena e Teresa d'Avila. L'impatto delle sue pubblicazioni postume, tra cui Storia di un'anima pubblicata poco tempo dopo la sua morte, stato notevole. La novit della sua spiritualit , chiamata anche teologia della "piccola via", dell'infanzia spirituale, ha ispirato numerosi credenti.
Simone Adolphine Weil (Parigi, 3 febbraio 1909 – Ashford, 24 agosto 1943) è stata una filosofa, mistica e scrittrice francese, la cui fama è legata, oltre che alla vasta produzione saggistico-letteraria, alle drammatiche vicende esistenziali che ella attraversò, dalla scelta di lasciare l'insegnamento per sperimentare la condizione operaia, fino all'impegno come attivista partigiana, nonostante i persistenti problemi di salute. Sorella del matematico André Weil, fu vicina al pensiero anarchico e all'eterodossia marxista. Ebbe un contatto diretto, sebbene conflittuale, con Lev Trotsky, e fu in rapporto con varie figure di rilievo della cultura francese dell'epoca. Nel corso del tempo, legò sé stessa all'esperienza della sequela cristiana, pur nel volontario distacco dalle forme istituzionali della religione, per fedeltà alla propria vocazione morale di presenziare fra gli esclusi. La strenua accettazione della sventura, tema centrale della sua riflessione matura, ebbe a essere, di pari passo con l'attivismo politico e sociale, una costante delle sue scelte di vita, mosse da una vivace dedizione solidaristica, spinta fino al sacrificio di sé. La sua complessa figura, accostata in seguito a quelle dei santi, è divenuta celebre anche grazie allo zelo editoriale di Albert Camus, che dopo la morte di lei a soli 34 anni, ne ha divulgato e promosso le opere, i cui argomenti spaziano dall'etica alla filosofia politica, dalla metafisica all'estetica, comprendendo alcuni testi poetici.
La nonviolenza (dal sanscrito ahimṣā «non violenza», «assenza del desiderio di nuocere o uccidere») è un metodo di lotta politica che consiste nel rifiuto di ogni atto di violenza (in primo luogo proprio contro i rappresentanti e i sostenitori del potere cui ci si oppone), ma anche disobbedendo a determinati ordini militari (obiezione di coscienza) o altre norme e codici, articolando la propria azione nelle forme della disobbedienza, del boicottaggio e della non-collaborazione (resistenza nonviolenta).Il principio venne teorizzato formalmente negli anni Venti del Novecento dal Mahatma Gandhi e applicato dal movimento anticoloniale indiano, che lo ricollegava al principio di origine induista e buddhista dell'ahimṣā, ed ebbe un peso notevole per il successo del movimento indipendentistico indiano. All'esempio di Gandhi si sono richiamati esplicitamente Martin Luther King e diversi movimenti pacifisti, ecologisti e per i diritti civili, soprattutto a partire dagli anni Sessanta.
L'anarchismo pacifista, o anarcopacifismo, è una forma di anarchismo che raggruppa i movimenti anarchici che rifiutano ogni tipo di azione di lotta che preveda la violenza fisica, e che si propone quindi di realizzare la società anarchica tramite una rivoluzione pacifica, con metodi della tradizione non-violenta.
Raimondo Lanza Branciforte (Arcellasco, 11 settembre 1915 – Roma, 30 novembre 1954) è stato un dirigente sportivo, diplomatico e militare italiano.
Lanza (in alcuni documenti Lancia fino al XVII secolo) è una famiglia della nobiltà siciliana. Originaria del Piemonte, in quanto discendente degli aleramici marchesi di Busca, la casata dei Lancia si trapiantò in Sicilia in epoca sveva, grazie agli stretti legami politici e di parentela con l'imperatore e re Federico II. Egli infatti intrattenne una lunga relazione con Bianca Lancia, che divenne sua moglie in articulo mortis e fu madre del suo successore, Manfredi. In seguito alla conquista angioina i Lancia divennero i capofila del partito legittimista, e Galvano e Federico, fratelli di Bianca e zii di Manfredi, seguirono l'ultimo svevo, Corradino, fino alla tragica sconfitta di Tagliacozzo nel 1268. Nuovamente esiliati, i figli di Federico, Corrado I Lancia e Manfredi, entrarono al servizio del re Pietro III d'Aragona, di cui furono tra i principali capitani durante la Guerra del Vespro. Corrado, valoroso ammiraglio, morì nella Battaglia di Capo d'Orlando nel 1299. Nei secoli successivi i Lancia, ormai Lanza per l'influsso della pronuncia catalana, divennero una delle più potenti e ramificate dinastie feudali del Regno di Sicilia, i cui possedimenti erano concentrati nell'area del messinese e dei Nebrodi, antico luogo di radicamento dell'emigrazione lombarda in Sicilia, cui erano legati per origine etnica. Fiorirono in particolare le baronie di Ficarra, Longi, Piraino, Brolo e Mojo Alcantara. Dai baroni di Longi nacque nel 1466 Blasco Lanza (chiamato anche Lancia), insigne giurista, stretto collaboratore del vicerè spagnolo Ugo di Moncada e capostipite dei principi di Trabia, conti di Mussomeli, divenuti a partire dal XVII Lanza-Branciforte, avendo incamerato per matrimonio i beni e i titoli dei Branciforte principi di Butera. Questo ramo del casato, tuttora fiorente, fu nei secoli al vertice della nobiltà siciliana. Il principe Pietro Lanza di Scordia e Butera fu uno dei capi della rivoluzione siciliana del 1848 e fu ministro dell'istruzione, ministro degli esteri del Regno di Sicilia (1848-1849) e ultimo presidente del Consiglio dei ministri del governo indipendentista. Il nipote Pietro Lanza di Scalea fu un importante uomo politico e diplomatico dell'età giolittiana, mentre il fratello Giuseppe fu sindaco di Palermo dal 1920 al 1924. L'ultimo discendente diretto del ramo principesco di Trabia fu il celebre dandy Raimondo Lanza di Trabia, nipote del deputato e senatore principe Pietro e della moglie Giulia Florio, della nota famiglia di imprenditori palermitani, definito l'"ultimo dei Gattopardi".
Ferdinando Lanza (Nocera dei Pagani, 10 aprile 1788 – Napoli, 21 maggio 1865) è stato un generale italiano, tenente generale nell'Esercito del Regno delle Due Sicilie nel corso della seconda metà del XIX secolo. Figlio del tenente Gaetano di Nocera dei Pagani, fu solo omonimo dei Lanza di Sicilia.