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Espressionismo è il termine con il quale si usa definire la propensione di un artista a esaltare, esasperandolo, il lato emotivo della realtà rispetto a quello percepibile oggettivamente. Questo orientamento artistico si diffuse nei primi anni del Novecento e aveva come centro d'irradiazione la Germania. In senso linguistico, strettamente relazionato al significato che la parola espressionismo evoca, anche artisti come El Greco possono essere riletti come artisti espressionisti, ma storicamente "espressionismo" è un movimento culturale europeo circoscrivibile a circa un ventennio che coincide con i primi anni del 1900, inquadrabile nelle cosiddette avanguardie artistiche e sviluppato soprattutto in Germania tra il 1905 e il 1925. Si oppone concettualmente al razionalismo o — più precisamente — all'architettura sachlich, detta anche "oggettiva".
Umberto Boccioni (Reggio Calabria, 19 ottobre 1882 – Verona, 17 agosto 1916) è stato un pittore e scultore italiano, esponente di spicco del futurismo. L'idea di rappresentare visivamente il movimento e la sua ricerca sui rapporti tra oggetto e spazio hanno influenzato fortemente le sorti della pittura e della scultura del XX secolo.
Lucio Fontana (Rosario, 19 febbraio 1899 – Comabbio, 7 settembre 1968) è stato un pittore, ceramista e scultore italiano, argentino di nascita, fondatore del movimento spazialista.
La GAMeC - Galleria d'arte moderna e contemporanea di Bergamo si trova in via San Tomaso 53, di fronte all'Accademia Carrara, della quale costituisce un ampliamento formatosi grazie ad acquisti, lasciti e depositi di privati. L'edificio è situato negli spazi dell'ex monastero delle Servite e delle dimesse, un tempo sede del 5º Reggimento alpini, ed è stato recuperato alla funzione attuale grazie ad intervento di restauro, realizzato dal Comune di Bergamo e dal Credito Bergamasco che prevede anche la connessione al Parco Suardi. La Galleria, che allestisce anche mostre temporanee, è stata inaugurata nel 1991. Il museo, che consta di dieci sale su tre piani, è diviso in quattro nuclei principali: la Collezione Manzù, la Raccolta Spajani e la Raccolta Stucchi e la sala Caleidoscopio. Raccoglie sculture, dipinti e disegni di artisti italiani e stranieri del Novecento, una raccolta di modelli per medaglie donata da Vittorio Lorioli, oltre ad acqueforti di Trento Longaretti, incisioni di Giovanni Fattori e di Carlo Carrà, due ambienti futuribili di Joe Colombo ed un archivio di 623 fotografie. Dal 1998 la Galleria promuove il Premio internazionale arte e letteratura "Sergio Polillo". La galleria ospita anche opere di disegno industriale, come per esempio le creazioni di Pio Manzù: Parentesi e Fiat 127.
Il Fronte Nuovo delle Arti è stato un movimento artistico italiano attivo a Venezia, Roma e Milano nell'immediato dopoguerra (dal 1946 al 1950).
Corrente fu una rivista fondata il 1º gennaio 1938 a Milano dal diciassettenne Ernesto Treccani, finanziato dal padre Giovanni, senatore e fondatore dell'Istituto Treccani. Nata come giornaletto giovanile, Corrente si trasformò in breve tempo maturando la propria azione collettiva fino a diventare importante organo dell'intellettualità italiana antifascista.
La collezione Verzocchi, o Galleria Verzocchi - Il lavoro nella pittura contemporanea, è una raccolta di quadri unica nel suo genere: l'imprenditore Giuseppe Verzocchi, volendo unire l'arte contemporanea e l'industria, chiese, ottenendone l'adesione, tra il 1949 e il 1950, ad oltre settanta pittori italiani contemporanei un'opera di dimensioni prefissate (70/100) sul tema del lavoro ed un autoritratto, al prezzo di 100.000 lire per quadro, insieme ad una promessa di esposizione pubblica. Tra i pittori che accettarono vi furono Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Felice Casorati, Carlo Carrà ed Emilio Vedova. L'appartenenza di ogni quadro alla collezione Verzocchi è resa manifesta dalla presenza, in ognuno, di un mattoncino con la sigla "V & D", marchio dell'impresa del Verzocchi, che aveva già dato origine al catalogo artistico "Veni VD Vici". La collezione fu presentata per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1950, in seguito Verzocchi ne fece dono al comune di Forlì il primo maggio 1961. Nell'occasione dell'esposizione della collezione alla Triennale di Milano nel 1986, ventuno quadri vennero rubati, ma furono ritrovati rapidamente. Due di questi furono tuttavia distrutti durante le operazioni di recupero. L'esposizione a Roma, nei mesi di maggio e giugno 2004, diede luogo alla pubblicazione di un catalogo.La collezione, precedentemente conservata presso la pinacoteca civica di Forlì ed accessibile solo su richiesta, è collocata in Palazzo Romagnoli, a pochi passi dai Musei di San Domenico e in un allestimento che ne valorizza l'unicità.Nel medesimo palazzo sono conservate anche altre opere significative del Novecento, come le sculture di Adolfo Wildt.
50 anni d'arte a Milano. Dal divisionismo ad oggi è stata una mostra d'arte contemporanea italiana tenuta a Milano nel 1959.