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La Rivista di studi politici internazionali è una rivista trimestrale italiana di politica estera, diplomazia, relazioni internazionali, diritto internazionale. La rivista venne fondata nel gennaio 1934 a Firenze da studiosi eminenti quali Giacinto Bosco e Jacopo Mazzei, che facevano capo al più antico Istituto universitario italiano di scienze politiche e sociali, il regio "Cesare Alfieri" di Firenze, e da diplomatici sperimentati divenuti senatori del Regno, quali Cesare Majoni e Amedeo Giannini. Nel 1947 passò ad un giovane professore di diritto internazionale e di storia dei trattati e politica internazionale, Giuseppe Vedovato (Firenze, 1930), che l'avrebbe diretta ininterrottamente fino al 2005.Nel 2006 la direzione è stata assunta dalla professoressa Maria Grazia Melchionni, docente di storia e politica dell'integrazione europea e di storia delle relazioni internazionali, coadiuvata da un consiglio scientifico formato dai professori Fabio Bertini, Sabino Cassese, Domenico Tosato, Ottavio De Bertolis e dall'ambasciatore Pietro Calamia, con conseguente sviluppo del carattere interdisciplinare e transnazionale della rivista.
Mario Giacomo Alberto Toscano (Torino, 3 giugno 1908 – Roma, 17 settembre 1968) è stato un diplomatico e storico italiano, professore di storia dei trattati e politica internazionale nell'Università di Cagliari e successivamente in quella di Roma.
Gianluigi Rossi (Lanciano, 30 maggio 1941) è un docente e storico italiano.
Dopo la prima guerra mondiale il ripristino di una pace stabile in Europa era compito di assoluta priorità. Il trattato di Versailles aveva posto le basi di questo processo, tuttavia si trattava di una pace imposta, di un Diktat che i paesi vinti non potevano accettare. L'applicazione schematica del principio di nazionalità, gli squilibri economici, l'affermarsi di nuovi equilibri di potere e la nascita di nuovi Stati crearono un complesso di tensioni che mettevano costantemente alla prova il sistema costruito a Versailles. In particolare era necessario risolvere la questione tedesca, favorendo un riavvicinamento tra vincitori e vinti. In questo contesto si inseriscono gli Accordi di Locarno, elaborati durante la Conferenza di Pace tenuta a Locarno dal 5 al 16 ottobre 1925 e firmati a Londra il 1º dicembre dello stesso anno.
L'eremo di Camaldoli è un edificio religioso situato nei pressi dell'omonima località, in provincia di Arezzo, diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro a circa 1 100 metri s.l.m., all'interno del parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Fondato da san Romualdo nei primi anni dell'XI secolo, casa madre della Congregazione benedettina dei camaldolesi, è vicinissimo al confine amministrativo tra la provincia toscana di Arezzo e quella romagnola di Forlì-Cesena, a circa 45 km da Arezzo e 80 km da Forlì.