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Le Stanze de messer Angelo Poliziano cominciate per la giostra del magnifico Giuliano di Pietro de Medici, meglio note come Stanze per la giostra, sono un'opera incompiuta in lingua volgare del poeta italiano Angelo Poliziano (1454-1494).
Pietro Bembo (Venezia, 20 maggio 1470 – Roma, 18 gennaio 1547) è stato un cardinale, scrittore, grammatico, poeta e umanista italiano. Appartenente a una nobile famiglia veneziana, fin dalla gioventù Pietro Bembo ebbe modo di costruirsi una solida formazione e reputazione letteraria grazie ai contatti con l'ambiente paterno e, in seguito, all'amicizia con Ludovico Ariosto e alla consulenza per Aldo Manuzio. Il suo merito principale fu quello di contribuire potentemente alla «codificazione dell'italiano scritto», uniformato al modello boccacciano, nell'opera che più di tutte lo ha reso famoso, «la grammatica più importante dell'intera storia dell'italiano», ossia le Prose nelle quali si ragiona della volgar lingua (1525). Parimenti decisivo fu il suo ruolo nella diffusione in tutta Europa del modello poetico petrarchista. Nominato cardinale nel 1539 da papa Paolo III, morì a Roma nel 1547.
Ludovico Ariosto (Reggio nell'Emilia, 8 settembre 1474 Ferrara, 6 luglio 1533) stato un poeta, commediografo, funzionario e diplomatico italiano, autore dell'Orlando furioso (1516-1521-1532). considerato uno degli autori pi celebri ed influenti del suo tempo. Le sue opere, il Furioso in particolare, simboleggiano una potente rottura degli standard e dei canoni dell'epoca. La sua ottava, definita "ottava d'oro", rappresenta uno dei massimi della letteratura pre-illuminista.
Ippolito d'Este (Ferrara, 20 marzo 1479 – Ferrara, 3 settembre 1520) è stato un arcivescovo cattolico e cardinale italiano, figlio di Ercole I d'Este, Duca di Modena e Ferrara e della principessa Eleonora d'Aragona. Vescovo e amministratore apostolico di varie sedi (tra le altre Milano, Modena, Ferrara, Capua e in Ungheria a Strigonio ed Eger), fu conosciuto come Cardinale d'Este o il Cardinale di Ferrara. Fu un famoso mecenate e protettore di Ludovico Ariosto, il quale gli dedicò il suo Orlando furioso (1516).