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Il Rerum Italicarum scriptores (Scrittori di cose italiche, in acronimo RIS) è una raccolta di testi e fonti letterarie ideata nel Settecento da Ludovico Antonio Muratori.
Piombino (AFI: /[pjomˈbino]/) è un comune italiano di 33 348 abitanti della provincia di Livorno in Toscana. Centro principale della val di Cornia e principale polo dell'industria siderurgica in Toscana, è il secondo porto della Toscana dopo quello di Livorno. La città conserva numerose testimonianze del suo glorioso passato, dalle origini etrusche al Principato di Piombino di cui era la capitale; la sua lunga storia è sintetizzabile nei monumenti architettonici e nelle opere d'arte che si conservano nel centro storico, al cui splendore contribuirono anche Leonardo da Vinci e Andrea Guardi.
Piazza Giovanni Bovio, a Piombino, è posta sulla punta del suo promontorio. La piazza si trova in fondo all'asse cittadino di viale del Popolo-viale Vittorio Emanuele II ed è dotata di una vasta terrazza artificiale protesa sul mare, che ne abbraccia tre lati. Fu creata negli anni venti del Novecento demolendo, nella parte terminale, l'antica Rocchetta (fortilizio del XII Secolo su fondamenta etrusche) da dove si dipartivano le mura urbane e sfruttando, adattandoli, gli antichi contrafforti. La terrazza, di forma peninsulare, segue la conformazione della scogliera e permette di ammirare un'amplissima vista sul canale di Piombino, spaziando su gran parte dell'Arcipelago toscano e, nelle giornate limpide, fino alla Corsica e Giannutri. Vicinissima è la massa montuosa dell'isola d'Elba, mentre i due isolotti più in prossimità sono Cerboli e Palmaiola; le altre isole visibili sono il Giglio, Montecristo e Capraia. Fino a qualche anno fa, un grande pannello calpestabile illustrava la cartina dell'area visibile. In occasione del rifacimento della piazza, tale pannello è stato sostituito da una rosa dei venti in marmi policromi. È possibile ora riconoscere le isole visibili grazie a dei cartelli in plastica trasparente apposti in angoli strategici della piazza. All'estremità della terrazza si trova il faro della Rocchetta, a forma di torretta in stile neomedievale. Passando accanto al palazzo Appiani si può raggiungere il Porticciolo.
Il faro di Piombino, noto anche come faro della Rocchetta, è un faro marittimo del canale di Piombino che si trova in piazza Bovio, a Piombino. Ad alimentazione elettrica e a luce ritmica, l'infrastruttura è dotata di una lampada LABI da 100 W che emette tre lampi bianchi ogni 15 secondi della portata di 11 miglia nautiche. Il faro venne edificato nel luogo in cui sorgeva la Rocchetta di Piombino, storica fortificazione difensiva che venne demolita nel corso degli anni venti del Novecento per lasciare posto all'attuale piazza che si apre verso il mare. Nel luogo in cui si articolava il bastione meridionale della fortificazione è stata edificata la torre sulla quale è stato attivato il faro per l'illuminazione della costa meridionale del promontorio di Piombino, nel tratto in prossimità del Porto Antico di Piombino. L'infrastruttura è costituita da una torre in stile neogotico a sezione quadrata, con galleria interna e strutture murarie rivestite in pietra. Il portone d'ingresso, preceduto da gradini, è sovrastato da un arco a sesto acuto. Nella parte superiore della torre sporge un coronamento che poggia su archetti a sesto acuto, che costituiscono la base della merlatura sommitale che delimita la terrazza sulla quale è collocato il fanale metallico. Dalla seconda metà del Novecento in poi è rimasto l'unico faro monumentale ancora in funzione a Piombino, a seguito della definitiva dismissione del semaforo di Piombino.