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L'incidente del volo Air France 447, con 228 vittime, fu un disastro aereo occorso a un volo di linea intercontinentale in servizio dall'aeroporto Gale o di Rio de Janeiro, Brasile, all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi, Francia. Luned 1 giugno 2009 alle ore 02.14 UTC, l'aeromobile che effettuava il volo, un Airbus A330-200 della compagnia aerea Air France, registrato F-GZCP (primo volo il 25 febbraio 2005), precipit nell'oceano Atlantico causando la morte dei 216 passeggeri e dei 12 membri dell'equipaggio (3 piloti). La zona dell'oceano in cui si verific l'incidente era situata a circa met percorso tra l'Africa e l'America Meridionale.Nella mattinata del 2 giugno fu data notizia del ritrovamento di alcuni resti, che poi si rivelarono non appartenenti all'aereo scomparso ma probabilmente a una nave: questa circostanza rese il caso un giallo. Nel corso delle prime operazioni di ricerca nessun superstite fu ritrovato: vennero recuperati 51 corpi e alcuni rottami galleggianti. La prima fase delle ricerche si concluse il 27 giugno 2009; vi furono poi altre fasi di ricerca nel corso dei due anni successivi. Le indagini, durate complessivamente tre anni (dal giugno 2009 al giugno 2012), furono inizialmente ostacolate dalla mancanza di testimonianze oculari e di tracce radar attendibili, oltre che dalla difficolt di recuperare i resti del velivolo e le scatole nere, individuate e recuperate dal fondo dell'oceano soltanto due anni dopo l'incidente, nel maggio 2011.Le relazioni preliminari e intermedie del BEA hanno rivelato che l'aereo si schiant a seguito di uno stallo aerodinamico e che, pochi minuti prima dell'impatto, i tubi di Pitot avevano iniziato a fornire indicazioni di velocit errate a causa della formazione di ghiaccio che ne avrebbe causato il congelamento, l'otturazione e il conseguente malfunzionamento. L'ostruzione del tubo di Pitot era gi stata responsabile in passato degli incidenti del volo Northwest Airlines 6231 nel 1974 e del volo Birgenair 301 nel 1996. Inoltre i rapporti del BEA hanno indicato che: i piloti non erano stati addestrati a pilotare l'aereo "in modalit manuale" e non erano in grado "di riconoscere tempestivamente e rispondere a un malfunzionamento del sensore di velocit ad alta quota", sebbene questo non fosse un requisito di formazione standard al momento dell'incidente. La relazione finale delle indagini sull'incidente stata rilasciata dal BEA in una conferenza stampa a Le Bourget il 5 luglio 2012 e ha indicato in errori dei piloti e guasti tecnici le cause principali dell'incidente: incoerenza tra le misure della velocit riportate dagli strumenti a seguito dell'ostruzione dei tubi di Pitot da parte di cristalli di ghiaccio, che ha causato la disattivazione del pilota automatico; interventi inappropriati da parte dei piloti, che hanno portato a uno stallo, e, infine, mancata comprensione della situazione di stallo sempre da parte dei piloti, che - se prontamente identificata - avrebbe invece reso possibile il recupero della normale attitudine di volo.Paul-Louis Arslanian, capo del BEA, lo ha descritto come il peggior incidente nella storia dell'aviazione francese e il pi catastrofico incidente aereo di linea commerciale nel mondo verificatosi dal momento dello schianto del volo 587 dell'American Airlines a New York nel 2001. stato inoltre il primo incidente mortale su un aereo di linea Airbus A330 in servizio passeggeri; nessun altro aereo passeggeri dell'era moderna era mai scomparso in modo cos repentino, senza avere nemmeno il tempo di lanciare un mayday. L'opinione pubblica in Brasile, Francia e Germania segu attentamente il caso del volo AF 447, perch la maggior parte dei passeggeri a bordo del velivolo provenivano da quelle nazioni.
L'occupazione italiana della Francia meridionale si ebbe tra il 1940 e il 1943, nel corso dei primi anni della seconda guerra mondiale. Il regio esercito italiano ebbe modo di occupare militarmente alcune parti del suolo francese. Tale occupazione avvenne in due fasi: la prima nel giugno del 1940 a seguito della capitolazione francese dopo la vittoriosa offensiva tedesca; la seconda nel novembre 1942, quando Hitler decise di occupare militarmente il suolo della Francia di Vichy (Operazione Anton). A seguito dell'armistizio di Cassibile con gli Alleati, le truppe del Regio Esercito in suolo francese abbandonarono le zone, ponendo così termine all'occupazione italiana.
Le leggi razziali fasciste furono un insieme di provvedimenti legislativi e amministrativi (leggi, ordinanze, circolari) applicati in Italia fra il 1938 e il primo quinquennio degli anni quaranta, inizialmente dal regime fascista e poi dalla Repubblica Sociale Italiana. Esse furono rivolte prevalentemente contro le persone ebree. Il loro contenuto fu annunciato per la prima volta il 18 settembre 1938 a Trieste da Benito Mussolini, da un palco posto davanti al Municipio in Piazza Unità d'Italia, in occasione di una sua visita alla città. Furono abrogate con i regi decreti-legge n. 25 e 26 del 20 gennaio 1944, emanati durante il Regno del Sud.
Il Governo Badoglio I fu il sessantesimo governo del Regno d'Italia. Nominati i ministri il 26 luglio 1943, il governo rimase in carica dal giorno dopo al 24 aprile 1944 per un totale di 272 giorni, ovvero 9 mesi e 2 giorni. Fu un esecutivo tecnico-militare composto da sei generali, due prefetti, sei funzionari e due consiglieri di stato.
Il governo Amato I fu il quarantanovesimo esecutivo della Repubblica Italiana, il primo dell'XI legislatura. Il governo rimase in carica dal 28 giugno 1992 al 29 aprile 1993, per un totale di 305 giorni, ovvero 10 mesi e 1 giorno. Ottenne la fiducia al Senato della Repubblica il 2 luglio 1992 con 173 voti favorevoli e 140 contrari. Ottenne la fiducia alla Camera dei deputati il 4 luglio 1992 con 330 voti favorevoli, 280 contrari e 2 astenuti. Diede le dimissioni il 22 aprile 1993. Fra i provvedimenti principali per il pareggio di bilancio si ricordano una manovra finanziaria da 100.000 miliardi di lire, la più importante dal dopoguerra, e il prelievo forzoso del 6‰ (sei per mille) dai conti correnti delle banche italiane, nella notte di venerdì 10 luglio 1992, legittimato con decreto d'urgenza pubblicato alla mezzanotte tra il 10 e l'11 luglio.
Gli attentati di Parigi del 13 novembre 2015 sono stati una serie di attacchi terroristici di matrice islamica sferrati da un commando armato collegato all'autoproclamato Stato Islamico, comunemente noto come ISIS, che li ha successivamente rivendicati; gli attacchi armati si sono concentrati nel I, X e XI arrondissement di Parigi e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell'Île-de-France. Gli attentati sono stati compiuti da almeno dieci persone fra uomini e donne, responsabili di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie in diversi luoghi pubblici della capitale francese, tra cui la più sanguinosa è avvenuta presso il teatro Bataclan, dove sono rimaste uccise 90 persone. Si è trattato della più cruenta aggressione in territorio francese dalla seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Unione europea dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid. Mentre gli attacchi erano ancora in corso, in un discorso televisivo il presidente francese François Hollande ha dichiarato lo stato di emergenza in tutta la Francia e annunciato la chiusura temporanea delle frontiere.