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Il termine miscegenazione, ovvero mescolanza etnica, si diffuse nel corso del XIX secolo per riferirsi agli incroci di diverse cosiddette "etnie umane", soprattutto in considerazione del colore della pelle umana e del presupposto che voleva l'esistenza di etnie ben distinte riferibili alla specie umana (vedi storia dei concetti razziali nella specie umana). "Miscegenazione" o mescolanza genetica deriva da miscuglio (dalla lingua latina miscere-mescolare e genus-discendenza) è stato considerato come il mescolamento di diversi gruppi etnici attraverso il matrimonio, la convivenza, le relazioni sessuali o la procreazione. A causa dell'utilizzazione storica del termine in contesti generalmente implicanti una forte disapprovazione, parole più neutrali come interrazziale, interetnico o transculturale si rivelano essere più comuni nell'uso contemporaneo. Il termine, soprattutto nei paesi anglosassoni, dove viene indicato come miscegenation, venne utilizzato fin dal XIX secolo per riferirsi al matrimonio interetnico e alle relazioni sessuali interetnici e, più in generale, al processo di "commistione genetica". Storicamente fu utilizzato nel contesto delle leggi contro la mescolanza razziale che vietarono il matrimonio e il rapporto sessuale interrazziale. Il termine derivante dal latino acquisì un primato storico e penetrò massimamente durante il colonialismo europeo e nel corso dell'epoca delle esplorazioni geografiche.
Il mapudungun (mapu significa "la terra" e dungun significa "parlare") è una lingua isolata parlata nel Cile centrale e meridionale e nell'Argentina ovest-centrale dai mapuce (mapu significa "la terra" e che significa "la gente"). Sotto il profilo tipologico è classificata come lingua agglutinante. Inoltre, la lingua è conosciuta come mapudungu, araucano (nome dato alla gente mapuce dagli spagnoli) e mapuche/mapuce.
Negli anni 1850-1875 la regione del Cile meridionale di Valdivia, Osorno e Llanquihue fu caratterizzata da un intenso processo di immigrazione e colonizzazione da parte di coloni tedeschi, nel quadro di un progetto favorito dal governo cileno ed in particolare dal suo presidente Emanuel Montt. La presenza dei quasi 6000 tedeschi che giunsero nell'area, influenzò particolarmente il Cile meridionale e ne consentì lo sviluppo della società e dell'economia. La colonizzazione tedesca di Valdivia, Osorno e Llanquihue è considerata la prima delle tre ondate migratorie in Cile, la seconda dal 1882 al 1914 e la terza dal 1918 in poi.