Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Guido Novello Guidi (1227 – Arezzo, gennaio 1293) è stato un condottiero e politico italiano, membro della famiglia dei conti Guidi e uno dei maggiori signori feudali della Toscana della seconda metà del XIII secolo.
Guglielmo Ubertini o Guglielmino Ubertini o degli Ubertini (1219 circa – Campaldino, 11 giugno 1289) è stato un vescovo cattolico e condottiero italiano. Fu il cinquantanovesimo vescovo di Arezzo e resse la diocesi e la città fra il 1248 e il 1289.
Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Guglielmo, suddivise per attività principale.
Marcellino Albergotti Beltrami (Firenze, ... – Parma, 21 febbraio 1248) è stato un vescovo cattolico italiano.
Guido Tarlati da Pietramala (Arezzo, ... – Arezzo, 21 ottobre 1327) è stato il sessantunesimo vescovo di Arezzo e signore della città.
Cosimo III de' Medici (Firenze, 14 agosto 1642 – Firenze, 31 ottobre 1723), figlio di Ferdinando II de' Medici e di Vittoria Della Rovere, fu il penultimo Granduca di Toscana appartenente alla dinastia dei Medici. Regnò per 53 anni, dal 1670 al 1723, anno della sua morte. Il suo regno, il più lungo nella storia della Toscana, fu caratterizzato da un forte declino politico ed economico, punteggiato dalle campagne persecutorie nei confronti degli ebrei e verso chiunque non si conformasse alla rigida morale cattolica. Sposò per procura, il 18 aprile 1661, Margherita Luisa d'Orléans, cugina di Luigi XIV. Il suo fu considerato come uno dei matrimoni peggiori nella storia dei Medici: la forte diversità dei caratteri, infatti, portò Margherita Luisa prima a rifiutare ogni forma di convivenza con Cosimo e poi a tornare in Francia, dove morì. La coppia, comunque, ebbe tre figli: Ferdinando nel 1663, Anna Maria Luisa nel 1667 e Gian Gastone nel 1671. Nei suoi ultimi anni Cosimo III, di fronte al rischio concreto di estinzione della propria casata, cercò di far nominare sua figlia Anna Maria Luisa come sua erede universale, ma l'imperatore Carlo VI d'Asburgo non lo permise. Alla sua morte, nel 1723, gli succedette il figlio Gian Gastone.