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I conti Guidi furono una delle maggiori casate dell'Italia centrale nel corso del Medioevo. Conosciuti come Conti palatini di Toscana, dominarono su gran parte della Toscana, Romagna ed Emilia. Grazie alla loro importanza, ambirono a formare una dinastia regnante stabile in Toscana (favoriti in questo anche dalla protezione di Matilde di Toscana). I castelli principali, da cui presero nome i vari dei Guidi, furono quelli di Poppi, Romena, Porciano nel Casentino in Toscana, di Bagno e Montegranelli nella valle del Savio, di Dovadola e Modigliana nella valle del Montone in Romagna.
Taddeo Gaddi (1300 circa – 1366) è stato un pittore italiano del XIV secolo, appartenente alla famiglia Gaddi. Per il suo consistente operato nella bottega di Giotto ha sempre rivestito, tra i giotteschi della prima generazione, un posto di preminenza. Tuttavia questo ruolo ha sempre implicato una valutazione tutto sommato negativa della sua attività, quale eterno "allievo" e mai "maestro". Negli studi del secondo dopoguerra si è invece cercato di ridare il giusto rilievo alla sua figura, quale interprete a sua volta originale e ricco di spunti per le generazioni successive.
Scipione Ammirato (Lecce, 7 ottobre 1531 – Firenze, 31 gennaio 1600) è stato uno storico, genealogista e letterato italiano, tra i massimi teorizzatori della ragion di Stato del suo tempo, esponente del tacitismo (fu commentatore degli scritti di Publio Cornelio Tacito), da lui interpretato in chiave antimachiavellica.I suoi Discorsi sopra Cornelio Tacito ebbero vasta risonanza europea e furono ripubblicati più volte in Italia, Francia e Germania e tradotti in francese e latino. Nelle successive versioni di Jean Baudouin (1618) e Laurent Melliet (1619), i Discorsi contribuirono non poco all'innesto del tacitismo all'interno della cultura francese.L'Ammirato è giudicato storico «esatto, oculato, scrupoloso nel ricercare ed interpretare vecchie cronache e documenti d'archivio» che «nella Storia fiorentina (1600), negli Opuscoli e nelle genealogie d'illustri famiglie, prelude all'odierno metodo d'usar le fonti storiche: i voluti errori, le ingegnose iperboli del Machiavelli, che aveva narrato in parte gli stessi fatti, lo scandalizzavano. Perciò egli s'innalza su tutti gli storiografi di quest'età che scrissero in volgare».
La Battaglia di Montorio si tenne l’8 maggio del 1486 in terra toscana e più precisamente nella attuale provincia di Grosseto, nella frazione di Montorio appartenente al comune di Sorano, nell’ambito del più ampio conflitto noto come Congiura dei baroni, che interessò i territori del Regno di Napoli e dello Stato Pontificio. Della battaglia scrisse per primo Camillo Porzio nel suo La congiura dei baroni del Regno di Napoli contro il Re Ferdinando I, scritto forse a partire dal 1560, e stampato per la prima volta a Roma nel 1565, sulla base di una bibliografia incompleta e scarsa di fonti documentarie coeve all’episodio. A questa narrazione seguiva in tempi pressoché contemporanei o di poco successiva, la Storia di Teramo scritta da Muzio Muzii che riprendeva pressoché con identiche parole il medesimo episodio facendo sorgere, erroneamente, nella narrazione storica locale, la convinzione che la battaglia si fosse effettivamente tenuta in quel di Montorio al Vomano, come poi acriticamente ripreso anche da Niccola Palma nel XIX secolo. In realtà già Scipione Ammirato, nelle sue Istorie fiorentine, sottolineava l’errore in cui era incorso il Porzio, descrivendo un contesto storico da cui nasceva la vicenda del tutto diverso da quello da egli narrato, infatti Alfonso d'Aragona duca di Calabria e Gian Giacomo Trivulzio, presero alloggiamento nel castello di Montorio presso Castell'Ottieri, dopo che sin dal gennaio dello stesso anno si erano acquartierati nella vicina Pitigliano possedimento degli Orsini loro alleati, e pochi giorni dopo lo scontro, da recenti scoperte di documenti d’archivio effettuate da storici locali, la località, che era stata requisita dall'aragonese iure belli, venne restituita agli Ottieri legittimi signori del luogo. Altri documenti d’archivio avevano confermato nel corso del XX secolo in altri studi, l’esatta identificazione della località. La battaglia, che si ritiene uno degli eventi culminanti della Congiura, con lo scontro delle truppe Napoletane contro quelle Pontificie al comando di Roberto Sanseverino, fu cruenta e con vittime da entrambe le parti, anche se i contorni del suo svolgimento restano piuttosto oscuri, ma vide la vittoria dei Napoletani, con i quali si era alleato anche Niccolò Orsini, sui Pontifici, inducendo Innocenzo VIII, che aveva preso sotto la sua protezione i baroni napoletani filo- Angioini, a preparare le trattative per la pace che si concluse l’11 agosto 1486.
Federica Guidi (Modena, 19 maggio 1969) è un'imprenditrice e politica italiana. È stata Ministro dello sviluppo economico nel governo Renzi dal 22 febbraio 2014 al 5 aprile 2016.
I Cadolingi furono una famiglia comitale feudale toscana, di probabile origine longobarda, attestati dalle fonti documentarie tra il 923 e il 1113. Secondo alcuni storici deriverebbero da un singolo ceppo familiare comune con altre due famiglie comitali che ebbero ruolo importante nella storia toscana: i Della Gherardesca e i Guidi (quelli che tentarono ai tempi di Matilde di Toscana con Guido Guerra II di elevarsi a dinastia ducale toscana).
Antonio Guidi (Roma, 13 giugno 1945) è un politico, neurologo e accademico italiano, deputato per Forza Italia dal 1994 al 2001.