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I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici (talvolta citati anche semplicemente con l'acronimo RAEE, o in lingua inglese Waste of electric and electronic equipment o con l'acronimo derivante da tale espressione inglese WEEE o sempre in lingua inglese e-waste), sono rifiuti di tipo particolare che consistono in qualunque apparecchiatura elettrica o elettronica di cui il possessore intenda disfarsi in quanto guasta, inutilizzata o obsoleta e dunque destinata all'abbandono. I principali problemi derivanti da questo tipo di rifiuti sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l'ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi. La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell'ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritore) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell'aria, dell'acqua con ripercussioni sulla salute umana. Questi prodotti vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature oltre alla sostenibilità ambientale. Questo tipo di rifiuti è comunemente definito RAEE ed è regolamentato dalla Direttiva RAEE (o Direttiva WEEE, dall'inglese "Waste of electric and electronic equipment"), recepita in Italia dal Decreto "RAEE". La direttiva è strettamente legata con la Normativa comunitaria RoHS 2002/95/CE.
Un original equipment manufacturer (OEM, lett. "produttore di apparecchiature originali") è un'azienda che realizza un'apparecchiatura che verrà poi installata in un prodotto finito, sul quale il costruttore finale appone il proprio marchio, utilizzando integralmente o quasi componenti prodotti da fornitori (i quali si chiamano appunto OEM). Spesso l'azienda che commercializza e marchia il prodotto finito è definita casa madre ed è quasi sempre più grande dell'azienda OEM dalla quale acquisisce i componenti e/o alla quale affida processi produttivi.
Le apparecchiature chimiche (o unità di un impianto chimico) sono le parti di cui un impianto chimico è composto, entro le quale si svolge l'Operazione unitaria (cioè operazioni chimico-fisiche che si possono ricondurre a uno scambio di calore, scambio di materia e quantità di moto) e il Processo unitario (che si riconduce a una reazione chimica).
Il sottomarino è un mezzo navale progettato per operare principalmente in immersione e questa caratteristica lo distingue dal sommergibile di cui costituisce un'evoluzione. Un sottomarino può essere impiegato per scopi militari, scientifici e di soccorso, i diversi ambiti d'impiego ne determinano le caratteristiche.. Lo sviluppo del mezzo subacqueo ha avuto impulso a partire dal 1850 in conseguenza dell'interesse militare per le sue potenzialità belliche ed ha portato il sommergibile a divenire un importante strumento della guerra marittima nel XX secolo. Dalle 200 tonnellate di dislocamento dei sommergibili realizzati nei primi anni di quel secolo si è passati alle 1 800 tonnellate (in immersione) dei sottomarini tedeschi U-Boot Tipo XXI del 1944 per arrivare ai moderni sottomarini nucleari lanciamissili balistici che possono superare le 20 000 tonnellate ed ospitare equipaggi di oltre 170 persone. Il progresso tecnologico nell'ingegneria navale ha avuto un ruolo fondamentale nel successo del sottomarino persino superiore a quello rappresentato dallo sviluppo di sistemi d'arma (come il siluro ed i missili a cambiamento d'ambiente) e di sensori (soprattutto il sonar) sempre più efficienti.
Un'azienda sanitaria locale (abbreviato ASL) o azienda unità sanitaria locale (AUSL), è un ente pubblico della pubblica amministrazione italiana, deputato all'erogazione di servizi sanitari. Assolve ai compiti del Servizio Sanitario Nazionale e delle altre incombenze previste dalla legge in un determinato ambito territoriale.
Nell'ambito dell'ingegneria chimica, vengono dette apparecchiature incamiciate delle particolari apparecchiature chimiche in cui lo scambio termico viene svolto attraverso una "camicia" (in inglese "jacket"), ovvero un'intercapedine che avvolge (completamente o in parte) l'apparecchiatura stessa, attraverso la quale viene fatto passare il "fluido di servizio" (in genere acqua) con il quale l'apparecchiatura scambia calore. Il fluido di servizio ha il compito di raffreddare o riscaldare (a seconda dell'uso a cui è destinata l'apparecchiatura) l'interno dell'apparecchiatura, dove si trova il "fluido di processo".