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Horti Sallustiani

Gli Horti Sallustiani (i Giardini di Sallustio) erano i giardini fatti edificare dallo storico e senatore della repubblica romana Gaio Sallustio Crispo nel I secolo a.C., sembra grazie ai fondi illecitamente ottenuti durante la sua propretura in Africa Nova. I giardini si estendevano in una vasta area nella zona nordorientale di Roma, in quella che sotto Augusto sarebbe divenuta la Regio VI; l'area è compresa tra i colli Pincio e Quirinale, tra il proseguimento della via Alta semita (attuale via XX Settembre), la via Salaria, le Mura Aureliane e l'attuale via Veneto, poco dopo la Porta Salaria. Con gli Horti Sallustiani terminava la serie di giardini fra il Campo Marzio e Porta Collina, una parete ininterrotta di verde fino al Pincio, considerata zona riservata a ville, data la particolare configurazione del terreno in pendio, separato da Campo Marzio ed, egualmente, dalla campagna, attraverso una depressione oggi nota come viale del Muro Torto: nella pianura la serie di sepolture (fra cui quella di Nerone) separava i giardini dalla campagna circostante. L'area dove oggi si estendono i resti della dimora dello storico prende il nome di rione Sallustiano.

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