Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Madame Bovary è uno sceneggiato televisivo trasmesso in sei puntate dalla RAI sulla Rete 2 dal 7 aprile al 12 maggio 1978. Prodotto dalla stessa RAI e dalla Produzioni Cinematografiche C.E.P. e tratto dal romanzo omonimo di Gustave Flaubert, è stato uno dei primi teleromanzi girati a colori. La sceneggiatura del lavoro televisivo è stata firmata da Daniele D'Anza (che ne ha curato anche la regia) e da Luigi Malerba, Biagio Proietti e Fabio Carpi. Costumista Silvana Pantani, scenografie di Gianni Polidori, scene di Claudio Roberti e musiche di Romolo Grano. Il cast comprendeva, nei ruoli principali di Emma e Charles Bovary, l'attrice Carla Gravina e l'attore Paolo Bonacelli; altri interpreti erano: Carlo Simoni Ugo Pagliai Renzo Giovampietro Tino Scotti Germana Paolieri Paola Tanziani Renato Mori Juliette Mayniel Marco Tulli Corrado Gaipa Giorgio BiavatiNel 2009 la fiction è stata redistribuita su DVD da Rai Trade e Fabbri Editori.
La legge Bacchelli (legge 8 agosto 1985, n. 440) è una legge della Repubblica Italiana, promulgata durante il Governo Craxi I. La norma ha istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità, i quali possono così usufruire di contributi vitalizi utili al loro sostentamento. Deve il nome al suo primo, previsto, beneficiario, lo scrittore italiano Riccardo Bacchelli.
La Wally è un film del 1932 diretto da Guido Brignone. Il film riscosse molto successo e consacrò la protagonista Germana Paolieri a stella del cinema italiano dei primi anni trenta.
Il mulino del Po è un romanzo di Riccardo Bacchelli, scritto tra il 1938 e il 1940 e pubblicato in forma unitaria nel 1957. Il romanzo narra la saga di quattro generazioni della famiglia Scacerni, innestando e sovrapponendo alla storia principale quelle di moltissimi personaggi di contorno. Il tutto è inserito in un secolo di storia, visto dalla prospettiva dei contadini del delta del Po ferrarese, che va dalla fine del periodo napoleonico (1812) e dalla restaurazione fino alla prima guerra mondiale (1918), passando attraverso il Risorgimento e l'unificazione d'Italia, il brigantaggio, le prime lotte sociali. Il romanzo fu inizialmente pubblicato in tre parti separate: Dio ti salvi - Pubblicato nel 1938 La miseria viene in barca - Pubblicato nel 1939 Mondo vecchio sempre nuovo - Pubblicato nel 1940fu pubblicato nella sua edizione definitiva in Tutte le opere di Riccardo Bacchelli nel giugno del 1957, nel maggio del 1958 la pubblicazione completa e definitiva in Il mulino del Po dalla Biblioteca Moderna Mondadori.
Il corsaro è un film italiano del 1924, diretto dal regista Augusto Genina e dal coregista Carmine Gallone. Il soggetto del film, prodotto dagli "Artisti italiani associati", è stato tratto dal romanzo I fuggiaschi, di Ferdinando Paolieri.
I promessi sposi una miniserie televisiva prodotta dalla RAI nel 1989, tratta dall'omonimo romanzo di Alessandro Manzoni.
I promessi sposi è un celebre romanzo storico di Alessandro Manzoni, ritenuto il più famoso e il più letto tra quelli scritti in lingua italiana. Preceduto dal Fermo e Lucia, spesso considerato romanzo a sé, fu pubblicato in una prima versione nel 1827 (detta "ventisettana"); rivisto in seguito dallo stesso autore, soprattutto nel linguaggio, fu ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840 e il 1842 (detta "quarantana"). Ambientato tra 1628 e il 1630 in Lombardia, durante il dominio spagnolo, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Il romanzo si basa su una rigorosa ricerca storica e gli episodi del XVII secolo, come ad esempio le vicende della monaca di Monza (Marianna de Leyva y Marino) e la Grande Peste del 1629–1631, si fondano su documenti d'archivio e cronache dell'epoca. Il romanzo di Manzoni viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana - in quanto è il primo romanzo moderno di questa tradizione letteraria - ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana. I promessi sposi, inoltre, sono considerati l'opera più rappresentativa del romanticismo italiano e una delle massime della letteratura italiana per la profondità dei temi (si pensi alla filosofia della storia in cui, cristianamente, opera l'insondabile Grazia divina nella Provvidenza). Inoltre, per la prima volta in un romanzo di tale successo, i protagonisti sono gli umili e non i ricchi e i potenti della storia. Il romanzo, infine, per la sua popolarità presso il grande pubblico e per il vivace oggetto d'interesse da parte della critica letteraria tra XIX e XX secolo, è stato rielaborato in forme artistiche, che vanno dalla rappresentazione teatrale al cinema, dall'opera lirica alla fumettistica.
Ferdinando Paolieri (Firenze, 2 maggio 1878 – Firenze, 4 maggio 1928) è stato uno scrittore, poeta e commediografo italiano.
I personaggi dei bravi presenti nel romanzo I promessi sposi di Alessandro Manzoni sono uomini al soldo di Don Rodrigo ad eccezione del Nibbio, uno dei vari al servizio dell'Innominato. Biondino È uno dei bravi di Don Rodrigo e compare solo nel capitolo XXXIII.Carlotto È uno dei bravi di Don Rodrigo e viene citato nel capitolo XXXIII senza avere una descrizione fisica. In questo capitolo Manzoni fa 'entrare in scena' Carlotto.Grignapoco Al servizio di Don Rodrigo, proviene dal contado di Bergamo, dove nel locale dialetto il verbo ridere si dice grignà, quindi il bravo è uno che ride poco. Per ingannare Agnese e sviare le indagini, era stato ordinato al Grignapoco di parlare in dialetto durante il rapimento di Lucia Mondella affinché le ricerche si svolgessero a Bergamo.Griso È il capo dei bravi al servizio di Don Rodrigo, dal quale ha piena fiducia, complice di molti crimini e malefatte. Pur godendo della stima del padrone, non esita a tradirlo quando quest'ultimo contrae la peste; chiama i monatti perché lo portino al lazzaretto, poi lo deruba e fugge, ma avendo commesso l'imprudenza di toccare i vestiti del padrone si ammala anch'egli di peste, e muore prima di lui.Montanarolo È uno dei bravi di Don Rodrigo e viene citato da Manzoni in una riga del Capitolo XX senza aver una descrizione fisica.Nibbio È alle dipendenze dell'Innominato e sembra esserne, tra i servitori, il più fidato, l'unico che venga nominato e che ha una parte attiva nella storia. Nel romanzo appare poche volte, ma la più significativa è nell'occasione del rapimento di Lucia, dove davanti al suo padrone appare turbato dall'umanità della protagonista femminile dell'opera. Questo episodio sembra il prologo della successiva conversione dell'Innominato.Sfregiato È uno dei migliori bravi al servizio di Don Rodrigo e viene citato da Manzoni nell'XI capitolo senza una descrizione fisica.Squinternotto È uno dei bravi al servizio di Don Rodrigo. Manzoni non lo descrive fisicamente, ma lo identifica semplicemente come "quarto dei bravi".Tanabuso È uno dei bravi di Don Rodrigo che lo accompagnano al castello dell'Innominato nel capitolo XX.Tiradritto È uno dei migliori bravi al servizio di Don Rodrigo. Viene citato nei capitoli XI e XX, senza essere descritto fisicamente.