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Philadelphia è un film del 1993 diretto da Jonathan Demme. Tratta il delicato tema dell'AIDS, malattia che raggiunse il culmine della sua drammaticità negli anni novanta. Trae vaga ispirazione da vicende accadute anni prima a Boston. Fu una delle prime grandi produzioni cinematografiche a trattare in maniera esplicita il tema dell'AIDS. Per il ruolo del protagonista Andrew Beckett, poi affidato a Tom Hanks, furono interpellati anche Daniel Day-Lewis, Michael Keaton e Andy García. Il personaggio di Andrew Beckett è al 49º posto tra gli eroi nella lista dell'American Film Institute Top 100 Heroes and Villains.
Kurt Donald Cobain (Aberdeen, 20 febbraio 1967 – Seattle, 5 aprile 1994) è stato un cantautore e chitarrista statunitense, frontman del gruppo musicale grunge Nirvana. I Nirvana, formati da Cobain nel 1987 con Krist Novoselic, divennero in due anni uno dei gruppi cardine della scena alternative rock statunitense. Dal 1991, con l'uscita del singolo Smells Like Teen Spirit, ritenuto dai media musicali l'«inno di una generazione», Cobain fu considerato, come anni prima Bob Dylan, «portavoce» di una generazione, nel suo caso la generazione X, sebbene l'artista non gradisse tale appellativo.Negli ultimi anni della sua vita Cobain lottò contro la dipendenza dall'eroina e le pressioni dei media su di lui e sulla moglie Courtney Love, da cui aveva avuto una figlia di nome Frances Bean. L'8 aprile 1994 venne trovato morto nella sua casa di Seattle, ucciso da un colpo di fucile; benché ufficialmente si trattasse di un suicidio, negli anni seguenti si è sviluppato un acceso dibattito sulle cause della sua morte.Cobain è diventato un'icona fra i giovani della sua generazione e della successiva, a tal punto da influenzare tuttora sia la musica sia la cultura giovanile.Secondo la rivista Rolling Stone Cobain è stato il miglior artista degli anni novanta nonostante la sua breve vita. È stato inoltre inserito al 45º posto nella lista dei 100 migliori cantanti secondo Rolling Stone e al 73º posto della lista dei 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone.Insieme agli altri membri dei Nirvana, Krist Novoselic e Dave Grohl, Cobain è stato ammesso alla Rock and Roll Hall of Fame nel 2014, il primo anno in cui erano eleggibili.
Iside, o Isis o Isi, in lingua egizia Aset (traslitterato 3s.t) ossia sede, è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto. Dea della maternità, della fertilità e della magia, è originaria di Behbet el-Hagar, nel Delta del Nilo. Divinità in origine celeste, associata alla regalità per essere stata primariamente la personificazione del trono come dimostra il suo cartiglio che include il geroglifico "trono", faceva parte dell'Enneade. Iside fu una dei principali dèi dell’antica religione egizia, il cui culto si diffuse attraverso il mondo greco-romano. Fu menzionata per la prima volta durante l'antico regno, come una dei protagonisti del mito di Osiride, in cui fa risorgere suo marito, il re divino Osiride, dopo il suo assassinio, e crea e protegge il suo erede Horus. Le sue relazioni con gli umani erano basate sulle sue azioni nel mito. Si credeva che aiutasse i morti a passare nell'aldilà poiché aveva aiutato Osiride. Era considerata la madre divina del faraone, che veniva comparato a Horus, e il suo comportamento materno veniva invocato negli incantesimi di guarigione. In origine aveva una funzione limitata ai riti reali e dei templi, anche se era più importante all'interno delle pratiche funeraria e dei testi magici. Durante il primo millennio a. C., Osiride ed Iside diventarono gli dèi egizi più venerati. I governanti in Egitto e in Nubia cominciarono a costruire templi dedicati perlopiù ad Iside, e il suo tempio a File era un centro religioso sia per gli egiziani che per i nubiani. Iside convogliò in se molti tratti di altre divinità, particolarmente di Hator, un'importante dea dei secoli precedenti. I poteri magici attribuiti a Iside erano maggiori di quelli degli altri dèi, e si diceva che proteggesse il regno dai suoi nemici, che governasse i cieli e il mondo naturale e che avesse potere sul destino stesso. Durante il periodo ellenistico, quando l'Egitto era governato dai greci, Iside cominciò ad essere venerata sia dai greci che dagli egiziani, assieme ad un nuovo dio, Serapide. Il loro culto si diffuse in tutto il mondo mediterraneo. I seguaci greci di Iside le attribuirono nuovi tratti presi da altri dei greci, come l'invenzione del matrimonio e la protezione delle navi. Inoltre, conservò dei forti legami con l'Egitto e le altre divinità egiziane che erano popolari all'interno del mondo ellenistico, come Osiride e Arpocrate. Quando la cultura ellenistica fu assorbita da Roma nel primo secolo a.C., il culto di Iside diventò parte della religione romana. I suoi seguaci erano una piccola parte della popolazione dell'impero romano, ma segni del suo culto sono stati trovati in molti dei suoi territori. Il suo culto sviluppò festività distintive, come il Navigium Isidis, assieme a delle cerimonie di iniziazione simili a quelle di altri culti misterici greco-romani. Alcuni dei suoi seguaci affermavano che i poteri divini di Iside superavano tutti gli altri del mondo antico. Il culto di Iside terminò con l'ascesa del cristianesimo durante il quarto e quinto secolo d.C.. Il suo culto potrebbe aver influenzato alcune credenze e pratiche cristiane, come la venerazione di Maria, ma le prove a favore di questa influenza sono ambigue e spesso controverse. In seguito, Iside continuò ad apparire nella cultura occidentale, particolarmente all'interno dell'esoterismo e del paganesimo moderno, spesso come una personificazione della natura o dell'aspetto femminile della divinità.
Catherine Elise Blanchett (IPA: [ˈblæntʃət]; Melbourne, 14 maggio 1969) è un'attrice australiana. Si è imposta all'attenzione internazionale per il ruolo di Elisabetta I d'Inghilterra in Elizabeth (1998), per il quale ha ottenuto la sua prima nomination agli Oscar, e soprattutto per aver interpretato il ruolo di Galadriel nella trilogia de Il Signore degli Anelli, diretta da Peter Jackson, ruolo poi ripreso ne Lo Hobbit. Nel 2005 vince l'Oscar alla miglior attrice non protagonista per la sua interpretazione di Katharine Hepburn in The Aviator di Martin Scorsese; nel 2014 si aggiudica l'Oscar alla miglior attrice per Blue Jasmine di Woody Allen. Così facendo, è diventata una delle sette attrici nella storia (insieme a Helen Hayes, Ingrid Bergman, Maggie Smith, Meryl Streep, Jessica Lange e Renée Zellweger) ad aver vinto il premio Oscar sia come migliore attrice protagonista sia come migliore attrice non protagonista; contestualmente, è diventata la prima persona di nazionalità australiana ad aver vinto due Premi Oscar nelle categorie riservate alla recitazione. Nel 2020 è stata Presidentessa della giuria del Festival del Cinema di Venezia.Blanchett è stata candidata in totale sette volte agli Oscar: ha ricevuto la nomination anche per Diario di uno scandalo (2006), Elizabeth: The Golden Age (2007), Io non sono qui (2007) e Carol (2015). Ha ricevuto numerosi altri riconoscimenti, tra cui tre Golden Globe, tre premi BAFTA, tre Screen Actors Guild Awards, tre Critics Choice Awards e una Coppa Volpi al Festival di Venezia. È stata nominata cavaliere dell'Ordre des arts et des lettres dal governo francese nel 2012. Nel 2015 è stata premiata dal Museum of Modern Art e ha ricevuto il BFI alla carriera in riconoscimento del suo eccezionale contributo al settore del cinema. Nel 2017 la Regina Elisabetta II l'ha nominata compagno dell'Ordine dell'Australia per i servizi resi in ambito artistico, umanitario e a sostegno dell'ambiente.