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Il linchetto è un folletto presente nella tradizione popolare della provincia di Lucca, sia in Lucchesia, che in Versilia, che in Garfagnana. Secondo il Vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri, il linchetto è uno spirito non cattivo ma dispettoso, che va di notte, entra per le camere, scopre le persone, sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa. Il nome deriverebbe dal latino incubus con agglutinazione dell'articolo, attraverso le forme lincubetto, lincuetto . Secondo l'italianista Felice Del Beccaro, infatti, il linchetto sarebbe un relitto del dio silvestre Fauno che nel suo aspetto di Incubus spaventava la gente e tormentava gli uomini con sogni cattivi e apparizioniRacconti sul linchetto sono stati registrati nel 1984-1987 da Oscar Guidi nei comuni di Careggine, Castelnuovo di Garfagnana (ma solo nella frazione di Cerretoli), Fabbriche di Vallico, Gallicano, Molazzana (una sola persona, in località Brucciano), San Romano in Garfagnana, Colognora di Pescaglia , Vagli Sotto e Vergemoli.
Il lucchese è un dialetto parlato in Italia in una parte della provincia di Lucca. Il lucchese propriamente detto è parlato nella città e nel territorio che la circonda (piano delle Sei Miglia) oltre che sulle colline prossime ad esso e nella fascia costiera ricadente nei comuni di Viareggio e Camaiore. I comuni in cui si parla il lucchese tipico sono Lucca, Capannori, Porcari, Massarosa, Viareggio, Camaiore e parte dei comuni di Altopascio (frazione di Badia Pozzeveri), Pescaglia (Val Freddana) e Borgo a Mozzano (Valle della Cèletra, Corsagna e Anchiano). Il dialetto di Viareggio (viareggino), comune anche a Lido di Camaiore ha alcune peculiarità nella pronuncia, mentre quelli di Montecarlo, Villa Basilica, Altopascio e Bagni di Lucca sono molto simili al lucchese tipico, ma con caratteristiche comuni ai dialetti valdinievolini (Valdinievole) per Montecarlo, Villa Basilica, Altopascio, al pisano fiorentino del Valdarno (ancora per Altopascio) e ai dialetti della montagna pistoiese (per Bagni di Lucca). Una certa affinità con il pisano si riscontra infine nella frazione di Massaciuccoli (Massarosa) e in quella di Torre del Lago (Torre del Lago Puccini - Viareggio), mentre fino a una quarantina di anni fa, molto simile al lucchese era il dialetto di Buti, paese della provincia di Pisa.
Per le antiche scale è un film del 1975 diretto da Mauro Bolognini. Il film è ispirato liberamente al racconto Dentro la cerchia delle mura della raccolta Per le antiche scale di Mario Tobino.
Il labirinto dei libri sognanti è un romanzo di Walter Moers pubblicato in Germania nel 2011, ed in Italia da Salani il 27 settembre 2012. Il libro è ambientato nel continente immaginario di Zamonia ed è il seguito de La città dei libri sognanti, primo capitolo della biografia di Idelfonso de Sventramitis; infatti, seppur non raccontando le vicende avvenute immediatamente dopo il capitolo precedente, riprende l'ambientazione del primo libro, Librandia, la città dei libri, e racconta delle avventure dell'autore avvenute all'incirca 200 anni dopo l'incendio di Librandia (avvenuto durante l'ultimo capitolo del primo libro), in seguito ad un suo ritorno alla città dei libri.
Francesco Carlo Pellegrini (Livorno, 18 Ottobre 1856 – Firenze, 30 Dicembre 1929) è stato un filologo e letterato italiano. Professore ordinario per 43 anni presso la Regia Accademia Navale di Livorno, oltre ad aver redatto due testi scolastici che riscossero notevole successo, ha svolto l’incarico di revisore presso la casa editrice Giusti curando anche opere di Giovanni Pascoli il quale gli dedicò la poesia: “Il castagno” contenuta nell’opera: “Myricae”. Inoltre durante tutto l’arco della sua vita ha pubblicato diversi saggi per l’Archivio Storico italiano, per il "Giornale storico della letteratura italiana" e per la "Rassegna bibliografica della letteratura italiana”.
Il buffardello è un folletto presente nella tradizione della Val di Serchio, Garfagnana, Versilia (Provincia di Lucca) e della Lunigiana (province di Massa Carrara e La Spezia). Varianti del nome sono bufardello, buffardella, bufardella, baffardello, bafardello, baffardella, baffardelle, bafarded, bafarded, beffardello, baffardejo ecc. A Gorfigliano, frazione di Minucciano, viene chiamato pappardello, a Sillano piffardello. Nella zona più prossima alla città di Lucca il Buffardello è sicuramente conosciuto in Val Pedogna (Comune di Pescaglia) nella valle di Camaiore, nella parte nord del comune di Massarosa e in alcuni paesi dell'Altopiano delle Pizzorne (ad esempio Corsagna di Borgo a Mozzano). Secondo il Vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri, il buffardello è un folletto, diavoletto curioso, presso a poco come il linchetto. Racconti sul buffardello sono stati registrati nel 1984-1987 da Oscar Guidi nei comuni di Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Fabbriche di Vallico, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano, Vagli Sotto, Vergemoli, Villa Collemandina.