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Il linchetto è un folletto presente nella tradizione popolare della provincia di Lucca, sia in Lucchesia, che in Versilia, che in Garfagnana. Secondo il Vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri, il linchetto è uno spirito non cattivo ma dispettoso, che va di notte, entra per le camere, scopre le persone, sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa. Il nome deriverebbe dal latino incubus con agglutinazione dell'articolo, attraverso le forme lincubetto, lincuetto . Secondo l'italianista Felice Del Beccaro, infatti, il linchetto sarebbe un relitto del dio silvestre Fauno che nel suo aspetto di Incubus spaventava la gente e tormentava gli uomini con sogni cattivi e apparizioniRacconti sul linchetto sono stati registrati nel 1984-1987 da Oscar Guidi nei comuni di Careggine, Castelnuovo di Garfagnana (ma solo nella frazione di Cerretoli), Fabbriche di Vallico, Gallicano, Molazzana (una sola persona, in località Brucciano), San Romano in Garfagnana, Colognora di Pescaglia , Vagli Sotto e Vergemoli.
Il labirinto dei libri sognanti è un romanzo di Walter Moers pubblicato in Germania nel 2011, ed in Italia da Salani il 27 settembre 2012. Il libro è ambientato nel continente immaginario di Zamonia ed è il seguito de La città dei libri sognanti, primo capitolo della biografia di Idelfonso de Sventramitis; infatti, seppur non raccontando le vicende avvenute immediatamente dopo il capitolo precedente, riprende l'ambientazione del primo libro, Librandia, la città dei libri, e racconta delle avventure dell'autore avvenute all'incirca 200 anni dopo l'incendio di Librandia (avvenuto durante l'ultimo capitolo del primo libro), in seguito ad un suo ritorno alla città dei libri.
Idelfonso Nieri (Ponte a Moriano, 20 maggio 1853 – Lucca, 2 febbraio 1920) è stato un filologo e letterato italiano.
Il lucchese è un dialetto parlato in Italia in una parte della provincia di Lucca. Il lucchese propriamente detto è parlato nella città e nel territorio che la circonda (piano delle Sei Miglia) oltre che sulle colline prossime ad esso e nella fascia costiera ricadente nei comuni di Viareggio e Camaiore. I comuni in cui si parla il lucchese tipico sono Lucca, Capannori, Porcari, Massarosa, Viareggio, Camaiore e parte dei comuni di Altopascio (frazione di Badia Pozzeveri), Pescaglia (Val Freddana) e Borgo a Mozzano (Valle della Cèletra, Corsagna e Anchiano). Il dialetto di Viareggio (viareggino), comune anche a Lido di Camaiore ha alcune peculiarità nella pronuncia, mentre quelli di Montecarlo, Villa Basilica, Altopascio e Bagni di Lucca sono molto simili al lucchese tipico, ma con caratteristiche comuni ai dialetti valdinievolini (Valdinievole) per Montecarlo, Villa Basilica, Altopascio, al pisano fiorentino del Valdarno (ancora per Altopascio) e ai dialetti della montagna pistoiese (per Bagni di Lucca). Una certa affinità con il pisano si riscontra infine nella frazione di Massaciuccoli (Massarosa) e in quella di Torre del Lago (Torre del Lago Puccini - Viareggio), mentre fino a una quarantina di anni fa, molto simile al lucchese era il dialetto di Buti, paese della provincia di Pisa.