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La Testa di bronzo di Ife è uno dei diciotto oggetti che furono scoperti nel 1938 a Ife in Nigeria, centro religioso ed antica capitale del regno del popolo yoruba. Si crede che rappresenti un re. Fu realizzata probabilmente nel XII secolo d.C., prima che avesse luogo qualsiasi contatto europeo con la popolazione locale. Il realismo e la sofisticata fattura degli oggetti sfidarono al tempo le concezioni occidentali sull'arte africana. Un anno dopo la sua scoperta, la Testa di Ife fu portata al British Museum.
I Nok erano un popolo nomade di cacciatori e guerrieri che si stanziò nel X secolo a.C. nel bacino del Niger, nell'odierna Nigeria. La loro civiltà fiorì fino al II secolo d.C. Alcuni studiosi pensano che essi abbiano cominciato a praticare la siderurgia nella seconda metà del primo millennio a.C., i primi in tutta l'Africa subsahariana. Non è chiaro come ebbe termine questa civiltà: pochissimi i reperti e nessun documento scritto tra questi. Le principali opere dei Nok che ci sono giunte sono sculture di terracotta, in particolare teste assai stilizzate che probabilmente rappresentano i loro dei; sulla base di questi ritrovamenti, la civiltà dei Nok viene chiamata anche cultura delle figurine di Nok.
La Nigeria (AFI: /niˈʤɛrja/), ufficialmente Repubblica Federale della Nigeria (in inglese Federal Republic of Nigeria), è uno Stato dell'Africa centro-occidentale, il più popoloso del continente. Confina con il Benin ad ovest, il Ciad a nord-est, il Camerun ad est, il Niger a nord e nord-ovest; si affaccia sull'oceano Atlantico nel golfo di Guinea. Settimo Stato al mondo per popolazione, fa parte del Commonwealth delle nazioni. Le principali città, oltre all'attuale capitale Abuja (dal 1991) e a quella precedente, Lagos, sono: Abeokuta, Ibadan, Port Harcourt, Enugu, Kano, Kaduna, Jos e Città del Benin. È una repubblica costituzionale di tipo federale comprendente 36 Stati. Il territorio nigeriano è abitato sin dal 9.000 a.C. ed è stato denominato Nigeria da Flora Shaw, futura moglie del Barone Lugard, nel XIX secolo. Dal punto di vista religioso la popolazione si divide in parti uguali tra cristiani e musulmani. L'economia dello Stato è in forte crescita, come dimostrano i dati del Fondo Monetario Internazionale del 2008 e del 2009. Nel 2012 il PIL è stato di 453 miliardi di dollari, superando il PIL del Sudafrica, fermo a 384 miliardi di dollari.
La storia della nigeria ebbe inizio molto prima dell'epoca coloniale. Più di 2.000 anni fa, la civiltà Nok nel territorio ora compreso nello stato di Plateau, lavorava il ferro e produsse sofisticate sculture in terracotta. Nelle città settentrionali di Kano e Katsina, la presenza dell'uomo è documentata a partire dal I millennio a.C. Nei secoli che seguirono, questi regni Hausa e l'impero Bornu vicino al Lago Ciad prosperarono in quanto importanti crocevia dei commerci nord-sud tra i Berberi del Nord Africa e le popolazioni delle foreste, che scambiavano schiavi, avorio e noci di kola per sale, perline di vetro, corallo, vestiti, armi, barre di ottone e conchiglie dette cauri, usate come moneta. Nel sud-ovest, il regno Yoruba di Oyo fu fondato attorno al 1400, ed ebbe il suo momento di massima importanza tra il XVII e il XIX secolo, raggiungendo un alto livello di organizzazione politica e una notevole estensione, arrivando a comprendere territori che arrivavano fino al moderno Togo. Nella parte centrale del sud dell'odierna Nigeria, attorno al XV e XVI secolo, il Regno del Benin aveva sviluppato un esercito efficiente, un elaborato cerimoniale di corte ed un artigianato i cui lavori in avorio, legno, bronzo ed ottone sono apprezzati a livello mondiale ancora oggi. Tra il XVII e il XIX secolo, gli esploratori e commercianti europei fondarono città portuali per accrescere la tratta degli schiavi destinati alle Americhe. Il commercio di beni, in particolar modo olio di palma e legname, rimpiazzarono la tratta degli schiavi durante il XIX secolo, in particolare grazie alle azioni antischiavismo della Marina Britannica. All'inizio del XIX secolo, Usman dan Fodio a capo dei Fulani raccolse gran parte del nord sotto il debole controllo di un Impero Fulani islamico che aveva il proprio centro a Sokoto.
Benin City (in yoruba: Ìlú Benin) è una città della Nigeria, capitale dello stato di Edo. È un porto sul fiume Benin ed è il centro dell'industria nigeriana della gomma, ma anche della lavorazione delle noci di palma per ottenerne quell'olio che è tutt'oggi una delle più importanti industrie tradizionali. In città il fenomeno della prostituzione e della tratta delle donne per fini sessuali è di rilevante importanza, specie quella rivolta all'Italia, e per questo Benin City è uno dei luoghi da cui proviene il maggior numero di ragazze coinvolte nel traffico di prostitute internazionale.