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Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno la raccolta di tre popolarissimi racconti (Le sottilissime astutie di Bertoldo, Le piacevoli et ridicolose simplicit di Bertoldino e Novella di Cacasenno, figliuolo del semplice Bertoldino), i primi due scritti da Giulio Cesare Croce e l'ultimo da Adriano Banchieri, pubblicata per la prima volta nel 1620. I racconti riprendono e rielaborano novelle antichissime, in particolare la medievale Disputa di Salomone con Marcolfo. Un quarto racconto (Continuazione e fine della storia di Cacasenno) apparso per la prima volta in un'edizione spagnola del Bertoldo del 1864, illustrata con xilografie dell'incisore catalano Tom s Carlos Capuz su disegni di Tom s Padr Pedret. A differenza dei primi tre racconti, il quarto non accreditato e potrebbe essere opera del traduttore Juan Justo Uguet. Il quarto racconto presente in italiano in un'edizione pubblicata nel 2013. Nel Bertoldo si narra dell'immaginaria corte di re Alboino a Verona e delle furberie di Bertoldo, contadino rozzo di modi, ma di mente acuta, che finisce per diventare consigliere del re. Bertoldo affiancato nelle sue imprese dalla scaltra moglie Marcolfa e dal figlio sciocco Bertoldino. Nel racconto di Banchieri il protagonista invece lo stolto Cacasenno, figlio di Bertoldino, il quale crescendo ha messo un po' di giudizio. Principio narrativo comune ai racconti di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno la contrapposizione tra la vita semplice dei contadini e quella artificiosa e vana dei cortigiani. 'Bertoldo' passato poi a indicare, per antonomasia, il contadino rozzo, ma saggio e dotato di senso pratico. La contrapposizione tra i due mondi evidenziata dalla morte di Bertoldo. Il re Alboino era cos ammirato dall'ingegno del contadino da volerlo sempre accanto a s , pertanto gli impose di vivere a corte. Questa vita non era adatta a Bertoldo, che aspirava a tornare a zappare la terra e a mangiare i cibi semplici a cui era abituato (soprattutto rape e fagioli). Il re non comprese le motivazioni di Bertoldo, che fin per ammalarsi e morire a causa della vita di corte. Solo allora re Alboino comprese il suo errore, ma per Bertoldo non c'era niente da fare, cos comand che sulla tomba di Bertoldo fosse impresso il seguente epitaffio scritto in caratteri d'oro.
Bertoldo è il contadino protagonista del testo seicentesco di Giulio Cesare Croce Le sottilissime astutie di Bertoldo, cui lo stesso autore aggiunse un seguito, Le piacevoli et ridicolose simplicità di Bertoldino (che trattava del figlio di Bertoldo, alle prese con la moglie Marcolfa). Successivamente Adriano Banchieri elaborò un ulteriore seguito, Novella di Cacasenno, figliuolo del semplice Bertoldino. I tre racconti furono successivamente raccolti e pubblicati insieme nel 1620 con il titolo di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno. Le vicende di padre, figlio e nipote fornirono in tempi recenti l'ispirazione a diversi film, tra cui un film del 1936 di Giorgio Simonelli, un film del 1954 di Mario Amendola e Ruggero Maccari e un film del 1984 di Mario Monicelli.
Luigi Bertoldi (San Candido, 31 gennaio 1920 – Verona, 17 dicembre 2001) è stato un politico italiano.
Carlo Alberto di Savoia-Carignano (Carlo Alberto Emanuele Vittorio Maria Clemente Saverio di Savoia-Carignano; Torino, 2 ottobre 1798 – Oporto, 28 luglio 1849) è stato Re di Sardegna dal 27 aprile 1831 al 23 marzo 1849. Durante il periodo napoleonico visse in Francia dove acquisì un'educazione liberale. Come principe di Carignano nel 1821 diede e poi ritirò l'appoggio ai congiurati che volevano imporre la costituzione al re di Sardegna Vittorio Emanuele I. Divenne conservatore e partecipò alla spedizione legittimista contro i liberali spagnoli del 1823. Non destinato al trono, diventò re dello Stato sabaudo nel 1831 alla morte dello zio Carlo Felice che non aveva eredi. Da sovrano, dopo un primo periodo conservatore durante il quale appoggiò vari movimenti legittimisti d'Europa, nel 1848 aderì all'idea di un'Italia federata guidata dal papa e libera dagli Asburgo. Nello stesso anno concesse lo Statuto, la carta costituzionale che sarebbe rimasta in vigore (prima nel Regno di Sardegna e poi nel Regno d'Italia) fino al 1947. Guidò le forze che portarono alla prima guerra di indipendenza contro l'Austria ma, abbandonato da papa Pio IX e dal re Ferdinando II delle Due Sicilie, nel 1849 fu sconfitto e abdicò in favore del figlio Vittorio Emanuele. Morì in esilio qualche mese dopo nella città portoghese di Oporto. Il suo tentativo di liberare l'Italia settentrionale dall'Austria rappresentò il primo sforzo dei Savoia di mutare gli equilibri della penisola dettati dal Congresso di Vienna. L'opera sarà ripresa con successo dal figlio Vittorio Emanuele, che diverrà il primo re d'Italia.
Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno è un film del 1984 diretto da Mario Monicelli.
Bertoldo Federico Guglielmo Ernesto Augusto Enrico Carlo, Margravio di Baden (24 febbraio 1906 – 27 ottobre 1963), era il figlio del Principe Massimiliano, Margravio di Baden e della Principessa Maria Luisa di Hannover e Cumberland. Dal 1929 fino alla sua morte, fu il capo del casato di Zähringen che aveva regnato sul granducato di Baden fino al 1918..
Andrea de Bertoldi (Bolzano, 12 maggio 1966) è un politico italiano.