apri su Wikipedia

Il Volga si getta nel Caspio

Il Volga si getta nel Caspio, in russo Volga vpadaet v Kaspijskoe more, è un romanzo di Boris Andreevič Pil'njak, la cui stesura risale al 1929, pubblicato nel 1930. Generalmente viene classificato dalla critica come opera minore e mediocre, essendo la sua redazione legata al tentativo da parte dello scrittore russo di riabilitare la sua figura di intellettuale e artista, compromessa dall'uscita di un'opera precedente, Mogano, attaccata con veemenza dalla censura stalinista. Tuttavia, c'è chi ha rilevato una maggiore complessità nella sua trama che andrebbe oltre la lode incondizionata delle imponenti opere di edilizia messe in atto dal regime comunista. Il Volga si getta nel Caspio ha per cornice una vecchia provincia russa coinvolta nella grandiosa opera di sovvertimento del corso dei fiumi. Una folla di contadini e borghesi si aggrappa disperatamente ai margini di un mondo che scompare, e l'autore ci mostra la resistenza ostinata e votata all'insuccesso degli individualisti contro i collettivisti, lasciando trasparire un attaccamento nostalgico alla vecchia Russia. È una specie di rapporto scritto da un grande narratore sulla vita politica e familiare di queste due Russie, quella che scompare e quella che si impone. E proprio questa profonda tensione che si traduce in vera e propria scissione culturale, ha scatenato in Urss la sanguinosa repressione del potere, lotta dura tesa a estirpare le radici del passato e il sentimento che legava ad esso un popolo intero. Tale era appunto la posta in gioco: il rinnovamento da contrapporre a un passato sentito come primitivo e ingombrante. Ma nella folla di uomini e donne, che sembra riflettersi nella corrente stessa dei fiumi, trascinante o costretta a fluire regolata dagli sbarramenti delle dighe, si intravede sopravvivere tenacemente l'anima immortale della grande Russia millenaria. Dunque, anche in quest'opera, pur in superficie così celebrativa e articolata sui temi che più erano cari al regime, scorrerebbe l'inquietudine tipica dell'espressività di Pil'njak, un nodo strettamente intrecciato di ossessioni, timori, incertezze che risalgono soprattutto nei pensieri notturni dei personaggi, la cui psicologia si manifesta in una sorta di flusso di coscienza, nel quale non si può non scorgere la tecnica degli autori occidentali contemporanei letti dallo scrittore.

Risorse suggerite a chi è interessato all'argomento "Il Volga si getta nel Caspio"

Sperimentale

Argomenti d'interesse

Sperimentale