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I fratelli Karamazov (in russo: Братья Карамазовы?, Brat'ja Karamazovy) è l'ultimo romanzo scritto da Fëdor Dostoevskij. È ritenuto il vertice della sua produzione letteraria, un capolavoro della letteratura dell'Ottocento e di ogni tempo.Pubblicato a puntate su Il messaggero russo dal gennaio 1879 al novembre 1880, lo scrittore morì meno di quattro mesi dopo la sua pubblicazione. L'opera è un appassionato romanzo filosofico ambientato nell'Impero Russo del XIX secolo, che verte sui dibattiti etici concernenti Dio, il libero arbitrio e la moralità; il dramma spirituale di una lotta che coinvolge la fede, il dubbio, la ragione, messi in rapporto con una Russia allora pervasa da fermenti modernizzatori. Al centro della trama stanno le vicende della famiglia Karamazov e i loro conflitti e sentimenti contrastanti: tre fratelli molto diversi fra loro e un padre tanto superficiale nella vita privata quanto poco generoso verso i figli. È il contesto nel quale matura il parricidio del capofamiglia Fëdor, del quale viene accusato Dmitrij, figlio primogenito. Secondo l'originale progetto dell'autore, la storia dei fratelli Karamazov doveva essere la prima parte di una complessa e vasta biografia di Aleksej (Alëša), uno dei fratelli (il più caro all'autore): l'opera, dopo cinque anni, due di studio e tre di lavoro, rimase incompiuta. L'autore compose la maggior parte del testo a Staraja Russa.
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling (Leonberg, 27 gennaio 1775 – Bad Ragaz, 20 agosto 1854) è stato un filosofo tedesco, uno dei tre grandi esponenti dell'idealismo tedesco, insieme a Fichte ed Hegel.
Charles Sanders Peirce (Cambridge, 10 settembre 1839 – Milford, 19 aprile 1914) è stato un matematico, filosofo, semiologo, logico, scienziato e accademico statunitense. Conosciuto per i suoi contributi, oltre che alla logica anche all'epistemologia, Peirce è stato un importante studioso, considerato fondatore del pragmatismo e uno dei padri della moderna semiotica (o teoria del segno, inteso come atto di comunicazione). Negli ultimi decenni il suo pensiero è stato fortemente rivalutato, fino a porlo tra i principali innovatori in molti campi, specialmente nella metodologia della ricerca e nella filosofia della scienza.
Cesare Luporini (Ferrara, 20 agosto 1909 – Firenze, 25 aprile 1993) è stato un filosofo, storico della filosofia e politico italiano.
La teoria dell'attualità, o attualismo, è un principio comune a vari ambiti che considera reale tutto ciò che esiste attualmente, nel fluire presente del tempo, negando o relativizzando l'esistenza di entità immutabili o di forme ideali potenziali ritenute anteriori alla realtà attuale. Si tratta a ogni modo di un principio che assume diversi significati, in filosofia, psicologia, antropologia, logica temporale.
L'antroposofia (in greco antico 'sapienza dell'essere umano') è una disciplina esoterica basata sugli insegnamenti di Rudolf Steiner, che afferma di poter studiare "in modo scientifico" e unitario la realtà fisica e la dimensione "spirituale", concependole come «un'unica manifestazione divina in continua evoluzione». L'antroposofia, postula l'esistenza di un mondo spirituale che si può osservare e comprendere per mezzo di una «osservazione animica mediante il metodo delle scienze naturali», una pratica somigliante alla chiaroveggenza e derivante dalla "scienza goethiana" (che Steiner voleva estendere al mondo spirituale). Questo percorso spirituale e filosofico è definito dai suoi sostenitori come la "scienza dello spirito", ma viene oggi annoverato tra le pseudoscienze per la sua pretesa di osservare e studiare mediante un metodo scientifico degli enti che - secondo quasi tutti i sistemi metafisici contemporanei - non appartengono all'ordine delle realtà accostabili dalla conoscenza scientifica.