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L'espressione letteratura per ragazzi si riferisce a un vasto insieme di opere e generi letterari che, in qualche modo, si ritengono adatti per un pubblico di bambini o ragazzi. Per esempio si possono intendere come opere letterarie per ragazzi: opere pensate esplicitamente per la lettura da parte di ragazzi opere giudicate adatte ai minori da parte di una autorità riconosciuta come competente (per esempio associazioni di genitori e insegnanti o giurie di premi internazionali del settore come il Premio Hans Christian Andersen) opere notoriamente apprezzate dai ragazziQueste tre definizioni (che non sono le uniche possibili) sono correlate, ma non necessariamente equivalenti. Per esempio la valutazione da parte di autorità competenti prende tipicamente in esame i contenuti morali delle opere per rilevare messaggi potenzialmente diseducativi, valutazione evidentemente non univoca e potenzialmente in contrasto con le intenzioni degli autori. Opere come Il principe e il povero o Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain, molto apprezzate dal pubblico dei più giovani, erano pensate per gli adulti; Alice nel Paese delle Meraviglie, al contrario, fu concepito come storia per bambini, ma viene generalmente considerato più adatto (o adatto soprattutto) a un pubblico adulto. In Italia ha assunto particolare importanza il Premio Andersen che a partire dal 2001, anno della sua prima edizione, rappresenta una delle più importanti occasioni di fornire riconoscimenti sia ad autori italiani che stranieri nel campo della letteratura per ragazzi.
Il mare non bagna Napoli è una raccolta di racconti e reportage giornalistici di Anna Maria Ortese (1914–1998) pubblicata nel 1953. La raccolta ottenne nel 1953 il Premio Speciale Viareggio per la narrativa. Due racconti, pubblicati in precedenza nel settimanale Il Mondo, avevano valso all'Ortese nel 1952 il Premio Saint-Vincent per il giornalismo.
La World Library è una lista dei 100 libri migliori, come proposto da 100 scrittori di 54 paesi diversi, compilata e organizzata nel 2002 dall'associazione De norske Bokklubbene (Club norvegese del libro). Il tentativo della lista è di riflettere la letteratura mondiale, con libri di tutti i paesi, culture e periodi. Undici dei libri inclusi sono scritti da donne, 85 da uomini e 4 da anonimi. Ogni scrittore coinvolto doveva selezionare una personale lista di dieci libri. I cento libri selezionati tramite questo processo, ed elencati qui, non sono classificati né suddivisi in alcun modo; gli organizzatori hanno inteso affermare che i testi "sono tutti sullo stesso piano", ad eccezione del Don Chisciotte, che è stato definito come "la più grande opera letteraria mai scritta". La seguente lista organizza i lavori in ordine alfabetico per autore ma è possibile visualizzarla secondo l'ordine di ciascun campo, cliccando sull'intestazione di ogni colonna.
Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo (Percy Jackson & The Olympians) è una saga letteraria di genere fantasy composta da cinque libri scritti da Rick Riordan. Dal primo libro, Il ladro di fulmini, è stato tratto un film che è stato proiettato nelle sale il 12 marzo 2010. Il 12 settembre 2013 è stato invece rilasciato il sequel Il mare dei mostri, tratto dal secondo libro della serie. Il 14 maggio 2020 Rick Riordan ha annunciato la realizzazione di una serie televisiva su Percy Jackson destinata al servizio streaming Disney+, in cui la prima stagione tratterà il primo libro "Il ladro di fulmini".
Il bar sotto il mare è una raccolta di racconti pubblicata da Stefano Benni nel 1987.
I gettoni è il nome di una collana di narrativa, ideata da Elio Vittorini per la Giulio Einaudi Editore. Tra il 1951 e il 1958, sulla collana uscirono opere di narrativa contemporanea di impronta fortemente nazionale: su un totale di 58 titoli (13 dei quali pubblicati nel 1954), solo 8 sono di autori stranieri. Gli scrittori pubblicati sono in tutto 49. La collana si proponeva di valorizzare ricerche linguistiche e testimonianze sincere di giovani letterati italiani, creando un prodotto tascabile che permettesse di avvicinare un pubblico senza troppe spese e senza troppi rischi per l'editore: era una collana "povera", tanto nella grafica quanto nella carta. È lo stesso Vittorini a spiegare il significato del nome dato alla collana: "per i molti sensi che la parola può avere di gettone per il telefono (e cioè di chiave per comunicare), di gettone per il gioco (e cioè con valore che varia da un minimo a un massimo) e di gettone come pollone, germoglio ecc. - Poi suscita immagini metalliche e cittadine".