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L'irrigazione, in agronomia, è una delle principali operazioni colturali che si prefigge differenti scopi secondo il contesto ambientale e operativo. Nei casi più ricorrenti, questa tecnica si identifica con l'irrigazione umettante, finalizzata a incrementare l'umidità del terreno, quando gli apporti idrici naturali e le riserve immagazzinate sono insufficienti a coprire il fabbisogno delle colture. In questi casi, l'umidità del terreno rappresenta un fattore limitante, perciò la tecnica incrementa la produttività di un terreno agrario offrendo come risultato un miglioramento della resa quantitativa e, talvolta, della resa qualificativa. Il termine italiano "irrigazione" deriva direttamente dal latino classico irrigare = in + rigare (far scorrere in canali), da cui discendono il sostantivo irrigatio e l'aggettivo irriguus. Con significato simile si usa anche il verbo rigare e il sostantivo rigatio. Questi vocaboli latini sono presenti negli antichi trattati d'agricoltura, mentre nel Medioevo fanno parte della lingua delle persone colte, che li usano negli scritti in latino e talvolta nelle poesie in volgare. Nel corso del Cinquecento il verbo è utilizzato principalmente dai poeti. Il progressivo abbandono del latino come lingua scientifica ha favorito il trasferimento di termini colti come "irrigare" e "irrigazione" nella lingua italiana, anche se spesso sono affiancati da quelli più popolari o presenti nei dialetti.
L’irrigazione transanale o irrigazione retrograda del colon (TAI) è una pratica ideata per assistere l'evacuazione delle feci dall'intestino tramite l'introduzione di acqua nel colon attraverso l'ano.La pratica risulta di particolare utilità nei soggetti che soffrono di stipsi (particolarmente di tipo ostruttivo) o incontinenza fecale, specialmente se secondaria a malattie neurologiche.Nei pazienti che soffrono di stitichezza o incontinenza fecale il ricorso ad un regolare utilizzo dell'irrigazione transanale, permette spesso il ristabilirsi ad un alto grado di funzionalità della funzione intestinale stessa. Ciò consente a questi soggetti di sviluppare un'efficace gestione delle proprie funzioni intestinali, programmando e optando sia per il tempo sia per il luogo di evacuazione ritenuti più adatti. In pazienti con incontinenza fecale uno svuotamento efficace sta a significare che le feci non raggiungono l'ampolla rettale per circa 2 giorni, questo è importante per prevenire perdite tra una irrigazione e l'altra. Ogni programma di irrigazione transanale mira infatti a garantire lo svuotamento del colon sinistro e del retto. Questo svuotamento impedisce la fuoriuscita di feci tra i lavaggi e fornisce uno stato di pseudocontinenza permettendo al paziente di ristabilire il controllo del tempo e del luogo della defecazione. Inoltre, l'evacuazione regolare del rettosigma previene l'instaurarsi di stitichezza. In aggiunta, nei soggetti affetti da stipsi, la regolare evacuazione dell'ampolla rettale e del sigma può accelerare il transito intestinale attraverso tutta la lunghezza del colon. Per la sua semplicità di esecuzione, l'efficacia in pazienti altamente sintomatici (in particolare nei pazienti con disfunzione intestinale neurogena, ove sembra possa determinare i massimi benefici) e la sostanziale sicurezza anche a lungo termine, la metodica ha conosciuto una rapida diffusione fra molti soggetti affetti da disturbi della defecazione.
L'irrigazione per infiltrazione laterale è un sistema di irrigazione in cui l'acqua viene somministrata per mezzo di solchi scavati nel terreno tra i filari delle piante. Da canalette o tubazioni l'acqua arriva nei solchi, vi scorre e penetra nel terreno infiltrandosi sia lateralmente che in profondità. Le dimensioni dei solchi (lunghezza, larghezza e profondità) dipendono dal numero delle piante e dalla natura del terreno. Rispetto all'irrigazione per sommersione, il sistema per infiltrazione laterale permette di risparmiare manodopera e di non ostacolare le lavorazioni meccaniche del terreno. Tra gli svantaggi di questo metodo vi sono: la lentezza di adacquamento; la minore efficienza nei terreni sciolti, in cui sono necessarie maggiori quantità d'acqua per compensare le maggiori perdite; se si usano acque salmastre si ha la formazione di depositi salini nei solchi, per cui alle prime piogge autunnali i sali possono sciogliersi e raggiungere le radici delle piante provocando danni.
L'irrigazione nasale è una pratica che consiste nel passaggio nelle cavità nasali di soluzioni idrominerali, a scopo terapeutico o di igiene. Gli apparecchi utilizzati per tale pratica consistono in ampolle che permettono il passaggio nel naso del liquido (in genere una soluzione salina isotonica), che viene poi scaricato in una vasca di raccolta o in un lavabo. Esistono anche tecniche in cui il liquido viene nebulizzato: in questo caso in genere si parla di doccia nasale. Uno dei metodi più antichi e semplici è il cosiddetto jala neti, una tecnica di pulizia, che fa parte dei ShatKarma, che la cultura yoga utilizza da millenni, e che consiste nel far entrare il liquido in una narice per mezzo di un piccolo recipiente noto come lota e farla uscire contemporaneamente dall'altra narice.
Il Bosco Verticale è un complesso di due palazzi residenziali a torre progettato da Boeri Studio (Stefano Boeri, Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra) e situato nel Centro direzionale di Milano, ai margini del quartiere Isola. Peculiarità di queste costruzioni, ambedue inaugurate nel 2014, è la presenza di più di duemila specie arboree, tra arbusti e alberi ad alto fusto, distribuite sui prospetti. Si tratta di un ambizioso progetto di riforestazione metropolitana che attraverso la densificazione verticale del verde si propone di incrementare la biodiversità vegetale e animale del capoluogo lombardo, riducendone l'espansione urbana e contribuendo anche alla mitigazione del microclima. A testimonianza del suo riconoscimento architettonico, il Bosco Verticale è risultato vincitore di numerose competizioni: oltre all'International Highrise Award, di cui è stato insignito nel 2014, il Bosco Verticale è stato riconosciuto dal Council on Tall Buildings and Urban Habitat come «grattacielo più bello e innovativo del mondo» nel 2015 e come parte dei «cinquanta grattacieli più iconici del mondo» nel 2019.