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Il Museo civico archeologico Isidoro Falchi è un museo situato a Vetulonia, frazione di Castiglione della Pescaia (GR).
Poggio di Rocca è la parte terminale del colle sul quale sorge Montopoli in Val d'Arno. È sede dell'omonimo parco archeologico.
Montopoli in Val d'Arno un comune italiano di 11 149 abitanti della provincia di Pisa. Fu qualificato da Giovanni Boccaccio Castello Insigne per le sue possenti fortificazioni.
Gli Etruschi (in etrusco: Ràsenna, 𐌀𐌍𐌍𐌄𐌔𐌀𐌓, o Rasna, 𐌀𐌍𐌔𐌀𐌓) furono un popolo dell'Italia antica vissuto tra il IX secolo a.C. e il I secolo a.C. in un'area denominata Etruria, corrispondente all'incirca alla Toscana, all'Umbria occidentale e al Lazio settentrionale e centrale, con propaggini anche a nord nella zona padana, nelle attuali Emilia-Romagna, Lombardia sud-orientale e Veneto meridionale, all'isola della Corsica, e a sud, in alcune aree della Campania. La fase più antica della civiltà etrusca è la cultura villanoviana, attestata a partire dal IX secolo a.C., che deriva, a sua volta, dalla cultura protovillanoviana (XII - X secolo a.C.). La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sulla civiltà romana, fondendosi successivamente con essa al termine del I secolo a.C. Questo lungo processo di assimilazione culturale ebbe inizio con la data tradizionale della conquista della città etrusca di Veio da parte dei Romani nel 396 a.C. e terminò nel 27 a.C., primo anno del principato di Ottaviano, con il conferimento del titolo di Augusto.
La dodecapoli etrusca è l'insieme di dodici città-Stato etrusche che, secondo la tradizione, costituirono in Etruria una potente alleanza di carattere economico, religioso e militare: la "Lega etrusca". Secondo quanto racconta Strabone, le dodici città vennero fondate da Tirreno.
L'abbazia di San Bartolomeo a Sestinga si trova nel comune di Castiglione della Pescaia, a circa un chilometro a nord della frazione di Vetulonia, in provincia di Grosseto. Sorge sul poggio di Badia Vecchia, inglobata in un complesso rurale. Nell'XI secolo era stato fondato qui il primo monastero, poi spostato alla fine del XII secolo nella località "Il Convento", dove si trovano i ruderi di un'imponente costruzione a pianta rettangolare con una torre angolare. Divenne un insediamento di grande potenza e mantenne intatto il suo potere fino alla metà del Duecento quando, nell'ambito della generale decadenza dell'ordine benedettino, passò agli eremitani agostiniani e iniziò una fase di progressiva decadenza. All'inizio del Settecento il convento era completamente distrutto mentre la chiesa ancora officiata necessitava di restauri; in seguito alla soppressione leopoldina tutto il complesso cadde in rovina.