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La riflessione diffusa della luce da parte di una superficie è una riflessione non speculare, in cui cioè un raggio di luce che incide sulla superficie non viene rimandato indietro ad un angolo determinato, ma viene diffuso su molte direzioni che possiamo descrivere come casuali. Un diffusore ideale (con riflettanza lambertiana) riflette la luce omogeneamente in tutte le direzioni. Un oggetto fatto da particelle che non assorbono la luce, come il gesso, o da fibre incolori, come la carta, o da un materiale policristallino, come il marmo di Carrara, riesce a riflettere indietro quasi tutta la luce che riceve, ma in maniera diffusa, non specularmente. Gran parte degli oggetti che vediamo tutti i giorni riflettono diffusamente la luce, bianca o colorata, tanto che si può dire che la riflessione diffusa è di gran lunga il meccanismo più importante con cui gli oggetti si rivelano al nostro occhio.
In fisica la riflessione è il fenomeno per cui un'onda, che si propaga lungo l'interfaccia tra differenti mezzi, cambia di direzione a causa di un impatto con un materiale riflettente. In acustica la riflessione causa gli echi ed è utilizzata nel sonar. In geologia è importante nello studio delle onde sismiche. Assorbimento, riflessione e trasmissione sono i fenomeni che avvengono quando la luce interagisce con la materia: quando l'energia radiante incide su un corpo, una parte viene assorbita, una parte viene riflessa e una parte trasmessa e per la legge di conservazione dell'energia, la somma delle quantità di energia rispettivamente assorbita, riflessa e trasmessa è uguale alla quantità di energia incidente.
Lo spazio (" ") è, in ortografia, qualunque spazio vuoto utilizzato per separare sezioni di testo scritto. Convenzionalmente indica però l'area vuota fra parola e parola. Le convenzioni sulla presenza e la dimensione degli spazi tra parole variano da lingua a lingua. Molti e differenti "caratteri spazio" sono disponibili nei set informatici per rappresentare spazi di differenti dimensioni e significato.
In matematica, e in particolare in algebra lineare, lo spazio delle righe di una matrice A m × n {\displaystyle A_{m\times n}} con valori reali (o più in generale in un campo K {\displaystyle K} ) è il sottospazio di R n {\displaystyle \mathbb {R} ^{n}} (o più in generale di K n {\displaystyle K^{n}} ) generato dai vettori riga della matrice. Analogamente, lo spazio delle colonne è il sottospazio di K m {\displaystyle K^{m}} generato dalle colonne. Pur essendo contenuti in spazi vettoriali differenti, lo spazio delle righe e lo spazio delle colonne hanno la stessa dimensione, pari al rango di A {\displaystyle A} . Tale dimensione è al più il minimo fra gli interi m {\displaystyle m} e n {\displaystyle n} .
In matematica, e più precisamente in geometria, una riflessione è una trasformazione della retta, del piano o dello spazio che "specchia" tutti i punti rispetto a (rispettivamente) un punto, una retta, o un piano (detti rispettivamente centro, asse o piano di riflessione).