Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Fiume (AFI: /ˈfjume/; in croato Rijeka, /rijěːka/; in ungherese Fiume, originariamente Szentvit; in sloveno Reka; in tedesco Sankt Veit am Flaum o Pflaum, desueto; nei dialetti locali croati Reka o Rika), con 128 624 abitanti (2011), è la terza città della Croazia per popolazione dopo la capitale Zagabria e Spalato, numero che sale a 305 505 abitanti se si considera anche la sua area urbana. Situata lungo le coste del Mare Adriatico, è la città principale del golfo del Quarnaro (o Quarnero) ed è capoluogo della regione litoraneo-montana, sede universitaria e arcivescovile. Fiume fa parte della regione geografica italiana, per i cui confini orientali tradizionalmente si indicano la catena delle Alpi Giulie e il golfo del Quarnaro, a cui fa riferimento anche Dante Alighieri. Per secoli contesa a causa della sua posizione strategica e della presenza di un importante cantiere navale, fu porto franco dal 1719, già entità autonoma (detta anche Terra Sancti Viti ad flumen) della corona del Regno d'Ungheria dal 1779 al 1919 nell'ambito dell'Impero austriaco e quindi di quello austro-ungarico, costituendo poi lo Stato libero di Fiume dal 1920 al 1924; fu quindi parte del Regno d'Italia dal 1924 al 1945 come capoluogo dell'omonima provincia per poi passare alla Jugoslavia nel 1947, e dopo la dissoluzione di quest'ultima, alla Croazia nel 1991. Di conseguenza, anche la composizione etnica dei suoi abitanti è cambiata nei secoli. Secondo il censimento del 2011, a Fiume erano presenti 106 136 croati (corrispondenti all'82,52% degli abitanti totali), 8 446 serbi (6,57%), 2 650 bosniaci (2,06%), 2 445 italiani (1,90%) e 1 090 sloveni (0,85%). Nella città quarnerina è presente il Teatro Nazionale Croato HNK Ivan pl.Zajc, importante teatro fondato nel 1765 dove hanno luogo rappresentazioni operistiche e balletti nonché sede del Dramma Italiano di Fiume, e l'università di Fiume, fondata nel 1973 ma dalle radici ben più antiche, visto che affondano nella scuola di teologia di Fiume, la cui origine risale al 1632. Fiume è stata scelta per essere capitale europea della cultura 2020, insieme all'irlandese Galway.
I popoli romaní (rom, sinti, camminanti) sono una minoranza etnica in Italia. La loro presenza varia (secondo stime diverse) dalle 90.000 alle 140.000 persone, di cui circa 70.000 con cittadinanza italiana, quindi circa lo 0,25% della popolazione italiana. I rom autoctoni (discendenti di gruppi presenti in Italia sin dal Medioevo) sarebbero circa 45.000, mentre gli altri sarebbero di più recente arrivo da altri paesi europei. La maggior parte dei rom italiani è stanziale e urbana. Nei cosiddetti "campi nomadi", secondo il censimento del 2008, vivono in tutto 12.346 persone, tra le quali 5.436 minori.
Lo Stato Indipendente di Croazia (in croato: Nezavisna Država Hrvatska, abbreviato in NDH) era uno Stato fantoccio di Italia e Germania che comprendeva la maggior parte della Croazia e tutta l'attuale Bosnia ed Erzegovina durante la seconda guerra mondiale. Venne istituito il 10 aprile 1941 su parti del territorio che già furono parte della Jugoslavia dopo l'occupazione militare delle forze congiunte italo-tedesche. Lo Stato, alleato delle Potenze dell'Asse, era ufficialmente una monarchia e un protettorato italiano dalla firma del Trattato di Roma del 18 maggio 1941 fino alla capitolazione italiana l'8 settembre 1943. Proposto come re da Vittorio Emanuele III, il Principe Aimone di Savoia-Aosta inizialmente rifiutò di assumere la corona per protestare contro l'annessione all'Italia della Dalmazia a maggioranza croata. Tuttavia, egli accettò in seguito il trono sotto pressione di Vittorio Emanuele III e venne incoronato re col nome di Tomislao II, ma rifiutò di lasciare l'Italia e non mise mai piede in Croazia. Il governo dello Stato fu posto sotto il controllo del gruppo nazionalista di estrema destra denominato Ustascia (Ustaše) e del suo Poglavnik, Ante Pavelić. Per i suoi primi due anni di esistenza, fino al 1943, lo Stato fu un condominio territoriale di Germania e Italia: Berlino e Roma occuparono integralmente il territorio croato, stabilendo due zone d'occupazione, e l'Italia annesse direttamente al proprio territorio metropolitano la Dalmazia centrale come parte dell'agenda irredentista del Mare Nostrum italiano. Nel 1942 la Germania offrì all'Italia la possibilità di prendere il controllo militare di tutta la Croazia per convogliare le truppe tedesche in Croazia nel fronte orientale, tuttavia l'Italia rifiutò l'offerta ritenendo di non poter gestire da sola l'instabile situazione dei Balcani. Dopo l'arresto di Mussolini e l'armistizio italiano con gli Alleati, il 10 settembre 1943 lo NDH dichiarò nullo il Trattato di Roma del 18 maggio 1941 con il Regno d'Italia ed annetté la porzione della Dalmazia che l'Italia aveva strappato alla Jugoslavia nel 1941. La Croazia tentò di annettere anche Zara, italiana sin dal 1919 ma rivendicata dall'irredentismo croato, ma la Germania non lo permise.Lo Stato Indipendente di Croazia cessò di esistere alla fine della Seconda guerra mondiale nel maggio del 1945, quando le forze dell'Asse e croate vennero sconfitte e la Croazia e la Bosnia ed Erzegovina divennero, come Repubblica Popolare di Croazia e Repubblica Popolare di Bosnia ed Erzegovina, parte della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia.
Novate Mezzola (Nuàa in dialetto chiavennasco) è un comune italiano di 1.893 abitanti della provincia di Sondrio, in Lombardia. Fa anche parte della Comunità Montana della Valchiavenna.
La nazionale di calcio della Croazia (in croato Hrvatska nogometna reprezentacija) è la rappresentativa calcistica della Croazia, sotto la giurisdizione della federazione calcistica croata. Disputa la maggior parte delle partite casalinghe nello Stadio Maksimir di Zagabria. La nazionale è nata nel 1990 dopo l'indipendenza dalla Jugoslavia, ma la federazione fu affiliata alla FIFA solo due anni dopo; il primo incontro ufficiale della nazionale è del maggio 1992, una sconfitta contro l'Australia 0-1. Rappresentative non riconosciute dalla FIFA sono quelle della Banovina di Croazia, che nel 1940 disputò il primo incontro con i colori nazionali, e quello dello Stato Indipendente di Croazia, Paese fantoccio dell'Italia fascista e della Germania nazista. Fino al 1992 i calciatori provenienti dalla Repubblica Socialista di Croazia rappresentavano la Jugoslavia a livello internazionali. Il primo torneo ufficiale cui la Croazia prese parte fu, nel 1994, il girone di qualificazione al campionato d'Europa 1996. Tra le nazionali sorte dopo lo scioglimento della Jugoslavia, la Croazia è quella con i migliori risultati sportivi: vanta due semifinali mondiali, la prima, persa, nel 1998 e la seconda, più recentemente, vinta, nel 2018, a seguito delle quali giunsero rispettivamente un terzo e un secondo posto finale; inoltre, nell'edizione mondiale del 1998, espresse il capocannoniere del torneo, Davor Šuker, e nel 2018 un suo elemento, Luka Modrić, fu eletto miglior giocatore di tale edizione della competizione. A livello continentale, altresì, vanta come miglior risultato i quarti di finale nella citata edizione 1996 e in quella del 2008. Dalla sua data di debutto internazionale ha mancato di prendere parte alla fase finale di solo due competizioni maggiori, il campionato d'Europa 2000 e il campionato del mondo 2010. I calciatori della Croazia sono soprannominati Vatreni ("i focosi") o Kockasti ("scaccati"). Sulla divisa sono raffigurati i tradizionali scacchi di colore bianco e rosso, in riferimento allo stemma nazionale. Al 125º posto del 1994 nel ranking FIFA introdotto l'anno precedente, la Croazia raggiunse il suo miglior risultato in tale classifica nel gennaio 1999, quando si piazzò al 3º posto. Al 13 dicembre 2019 occupa il 6º posto della graduatoria. A parte la Colombia, è l'unica nazionale nominata due volte Best Mover of the Year (1994 e 1998), ovvero quella che in un anno solare ha guadagnato più posizioni del ranking FIFA.
La Lyubov Orlova (inizialmente battezzata Lyubovy Orlova) è una nave da crociera rompighiaccio della classe Maria Yermolova costruita nel 1976 nell'allora Iugoslavia. La nave è conosciuta per essere diventata un relitto galleggiante nel Nord Atlantico nel 2013. Il nome è stato un omaggio a Lyubov Petrovna Orlova, un'attrice russa che era la preferita di Stalin.
Làgosta (in croato Lastovo) è un'isola della Dalmazia meridionale nel mare Adriatico, in Croazia. Amministrativamente appartiene al comune omonimo nella regione raguseo-narentana. L'isola, non lontana dalle Tremiti, è sede di un famoso faro costruito nel 1839. Il governo croato ha fatto dell'isola, assieme a Cazza e agli scogli adiacenti, un parco naturale. Capoluogo dell'isola è il centro omonimo, situato sulla costa a nord-est.
La regione geografica italiana (o regione fisica italiana, regione italiana) è una regione geografica dell'Europa meridionale delimitata a nord dalla catena delle Alpi, e nel restante dalla costa del Mar Mediterraneo. Composta da una parte continentale, una peninsulare e una insulare (tra le sue parti ci sono i bacini "interni" del Mar Tirreno e del Mar Ligure), in particolare a nord confina direttamente con la regione alpina, a nord-ovest con la regione francese (Provenza) e a nord-est con la penisola balcanica; circondata per il restante dal Mar Mediterraneo, al di là del mare guarda la penisola iberica ad ovest oltre il Mar di Sardegna; la Penisola Balcanica ad est oltre il Mar Adriatico; l'Africa a sud oltre il Canale di Sicilia; la Libia oltre il Mar Jonio a sud-est. I confini precisi della regione geografica italiana, non corrispondenti precisamente a quelli della Repubblica, sono oggetto di discussione. Nella loro conformazione tradizionalmente e più largamente accettata, sono costituiti a nord dallo spartiacque alpino; si collegano poi alla costa in vari punti che vanno dal corso del fiume Varo alla foce del fiume Roia (se non ancor più ad est in alcune versioni) ad ovest e tradizionalmente da metà dell'Istria (come posti da Ottaviano Augusto), ma variabili secondo le fonti da Trieste fino a Ragusa, comprendendo la Dalmazia, ad est. Per quel che riguarda le isole, invece, sono incluse le isole maggiori di Sicilia, Sardegna e Corsica; poi, sono incluse nel territorio tutte le isole afferenti alle coste italiane, e tutte quelle del Canale di Sicilia. Secondo la conformazione tradizionale, la superficie è di circa 324000 km², di cui la quasi totalità occupata dalla Repubblica Italiana con poco più di 301000 km² (escluso il Territorio italiano oltre i confini dell'Italia geografica). Vi sono quattro piccoli stati indipendenti totalmente inclusi nel territorio italiano: la Repubblica di Malta, la Repubblica di San Marino, il Principato di Monaco e la Città del Vaticano. Le altre parti sono nel territorio di Francia (il Nizzardo, l'intera regione della Corsica ed altri circondari minori), Svizzera, Slovenia (parte della Venezia Giulia) e Croazia (l'Istria, e secondo alcune ipotesi estensive, la Dalmazia).
Il Cammino neocatecumenale è un itinerario di formazione cristiana che, all'interno della Chiesa cattolica, ha l'obiettivo di formare i suoi membri al cattolicesimo, prefiggendosi per essi la riscoperta del battesimo attraverso un percorso spirituale. È nato in Spagna nei primi anni sessanta per iniziativa del pittore Kiko Argüello e di Carmen Hernández (morta il 19 luglio 2016); dal 1971 l'équipe a capo del movimento include il presbitero Mario Pezzi. Gli Statuti del Cammino neocatecumenale sono stati approvati dalla Santa Sede in via provvisoria da Giovanni Paolo II nel 2002 e poi definitivamente da Benedetto XVI nel 2008 Da febbraio 2018, María Ascensión Romero è subentrata al posto di Carmen Hernández. La nomina a responsabile dell'equipe internazionale del Cammino Neocatecumenale è avvenuta su richiesta del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita in base a quanto stabilito dagli Statuti che regolano il Cammino.