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La Restaurazione francese ebbe inizio quando gli alleati, dopo aver estromesso Napoleone Bonaparte dalla Francia, riportarono al trono la dinastia borbonica. Questo periodo, fino alla Monarchia di Luglio, viene anche chiamato – nella storia della Francia – Restaurazione borbonica e fu caratterizzato da un brusco conservatorismo e dal ripristino dei poteri politici della Chiesa cattolica. La Restaurazione francese è divisa in due periodi, la prima restaurazione tra la prima abdicazione di Napoleone e i Cento giorni (1814-1815) e la seconda restaurazione tra la seconda abdicazione di Napoleone e la Rivoluzione di luglio (1815-1830).
La Restaurazione, sul piano strettamente storico-politico, è il processo di ristabilimento del potere dei sovrani assoluti in Europa e il tentativo anacronistico, in seguito alle sconfitte militari di Napoleone, di ritornare all'Ancien Régime ("antico regime") precedente la Rivoluzione francese. Essa ha inizio con il congresso di Vienna che durò dal 1º novembre 1814 al 9 giugno 1815 (secondo altre datazioni dal 18 settembre 1814 e al 9 giugno 1815). L'assemblea fu convocata dalle grandi potenze per ridisegnare i confini europei (gli imperi di Austria e Russia e i regni di Prussia e Gran Bretagna). In senso più ampio, per Restaurazione si intende il movimento reazionario teso a contrastare le idee della Rivoluzione francese, diffuse in tutta Europa dagli eserciti napoleonici. Da questo punto di vista, essa si presenta come un fenomeno che trascende il piano puramente politico per estendersi a quello culturale. L'età della Restaurazione si fa infatti coincidere in letteratura con il Romanticismo e in filosofia con l'Idealismo. Essa può considerarsi conclusa con i moti del 1830-1831.
Il termine legittimismo si riferisce ad una dottrina politica teorizzata durante il Congresso di Vienna (1814-1816) dal rappresentante della monarchia francese Talleyrand (1754–1838) il quale sosteneva un ritorno all'assolutismo monarchico del XVIII secolo e, riaffermando che il potere dinastico ha un valore assoluto poiché per diritto divino è assegnato "per grazia di Dio", pretendeva la restaurazione sui loro "legittimi" troni dei sovrani europei arbitrariamente detronizzati con la forza dalla Rivoluzione francese e da Napoleone. In generale, il legittimismo (o "lealismo") è la fedeltà monarchica ad una determinata dinastia e/o ad un determinato sovrano.
Nell'età del Romanticismo e della Restaurazione si avanzava una nuova concezione della storia che smentiva quella degli illuministi basata sulla capacità degli uomini di costruire e guidare la storia con la ragione. «La storia umana appariva perciò guidata non dalla mente e dal volere dell'uomo, fosse pure il più alto genio, non dal caso, ma da una provvidenza che supera gli accorgimenti politici e che drizza a ignote mete la nave dell'umanità.»
L’Inquisizione spagnola fu l'inquisizione che ebbe luogo in Spagna sotto il controllo dei re spagnoli. Essa fu il risultato della politica di conversione dei musulmani e degli ebrei al Cristianesimo. L'Inquisizione fu anche un importante mezzo per rinforzare la "limpieza de sangre", sempre contro i discendenti di musulmani ed ebrei o streghe e per colpire oppositori politici e confiscare patrimoni dei condannati a favore dell'erario reale.
Denis-Auguste Affre (Saint-Rome-de-Tarn, 27 settembre 1793 – Parigi, 27 giugno 1848) è stato un arcivescovo cattolico francese. È in corso la sua causa di beatificazione e pertanto ha il titolo di Servo di Dio.
Cristina Trivulzio di Belgiojoso (Milano, 28 giugno 1808 – Milano, 5 luglio 1871) è stata una patriota, giornalista e scrittrice italiana che partecipò attivamente al Risorgimento. Fu editrice di giornali rivoluzionari, e molte sue opere sono incentrate sugli anni della prima guerra d'indipendenza. I suoi nomi di battesimo furono: Maria Cristina Beatrice Teresa Barbara Leopolda Clotilde Melchiora Camilla Giulia Margherita Laura Trivulzio.
Charles Forbes René, comte de Montalembert (Londra, 15 aprile 1810 – Parigi, 13 marzo 1870) è stato un politico, giornalista, storico e filosofo francese. Pari di Francia dal 1831, parlamentare della Seconda Repubblica nata dalla Rivoluzione del 1848, membro del Corpo legislativo del Secondo Impero, fu liberale e monarchico costituzionale. Teorico del cattolicesimo liberale, difese la libertà di stampa e d'associazione e il diritto dei popoli all'autodeterminazione e all'indipendenza.