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I cavalieri (Ἱππεῖς, Hippeîs) è una commedia di Aristofane, andata in scena per la prima volta ad Atene, in occasione delle Lenee del 424 a.C., nelle quali l'opera vinse il primo premio.
Gli acarnesi (in greco antico: Άχαρνῆς, Acharnês) è una commedia teatrale del comico greco Aristofane. Prende il nome dagli abitanti del demo di Acarne, una suddivisione amministrativa del territorio dell'antica Atene. Messa in scena nel 425 a.C., durante la Guerra del Peloponneso, l'opera è famosa per le sue istanze pacifiste. Venne rappresentata sotto la direzione di Callistrato (non, quindi, dello stesso Aristofane, sebbene per alcuni studiosi si tratti solo di uno pseudonimo) e vinse il primo premio alle Lenee, superando nella competizione gli autori Cratino ed Eupoli.
La commedia greca antica è uno dei generi letterari e teatrali principali dell'antica Grecia, più recente della tragedia. La sua origine è, comunque, poco conosciuta: Aristotele la lega ai canti fallici che accompagnavano le processioni dionisiache (in greco antico: κῶμοι, vedi Komos), ma il passaggio da questi alla commedia classica rimane discutibile. Se Epicarmo è il primo autore comico di cui si hanno le fonti, la commedia greca è conosciuta principalmente per Aristofane, del quale sono giunte ai nostri giorni undici commedie complete — probabilmente attraverso antologie scolastiche di epoca romana, tramandate nel Medioevo. Inoltre, abbiamo un'intera opera di Menandro, Il misantropo, ritrovata nel 1956 per caso in un lotto di papiri acquistato da un collezionista di Ginevra, Martin Bodmer, altre opere di questo autore sono La donna di Samo e L'arbitrato delle quali sono giunte la maggior parte dei versi. Degli altri commediografi esistono frammenti e/o titoli di circa 1500 commedie.
Aristofane, figlio di Filippo del demo di Cidateneo (in greco antico: Ἀριστοφάνης Aristophánēs, pronuncia: [aristopʰánɛːs]; Atene, 450 a.C. circa – 385 a.C. circa), è stato un commediografo greco antico, uno dei principali esponenti della Commedia antica (l’Archaia) insieme a Cratino ed Eupoli, nonché l'unico di cui ci siano pervenute alcune opere complete (undici).