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Zabriskie Point è un film del 1970 diretto da Michelangelo Antonioni. È stato il secondo di tre lungometraggi girati da Antonioni in lingua inglese, e con attori protagonisti stranieri, per il produttore Carlo Ponti. Gli altri due furono Blow-Up (1966) e Professione: reporter (The Passenger, 1975). Per questo film, il ruolo dei due protagonisti fu affidato da Antonioni a due esordienti non-professionisti: Mark Frechette e Daria Halprin.
Match Point è un film del 2005 scritto e diretto da Woody Allen, con protagonisti Jonathan Rhys Meyers e Scarlett Johansson. La pellicola è un film drammatico caratterizzato da situazioni tipiche del thriller. Il film tratta temi di moralità, avidità, lussuria, denaro e fortuna nella vita, portando molti a confrontarlo con il precedente film di Allen, Crimini e misfatti. Le difficoltà economiche del regista a girare il film a New York lo costrinsero a riscrivere parzialmente la sceneggiatura, adattandola all'ambiente londinese, e a scegliere cast e troupe interamente britannico (eccezion fatta per la Johansson). Il film annovera tra i riconoscimenti ottenuti una candidatura ai Premi Oscar 2006 nella categoria migliore sceneggiatura originale.
Teresa Mary Palmer (Adelaide, 26 febbraio 1986) è un'attrice australiana.
Jennifer Shrader Lawrence (Louisville, 15 agosto 1990) è un'attrice statunitense. Dopo aver iniziato la carriera recitando nella sitcom statunitense The Bill Engvall Show (2007-2009), ha debuttato con il film The Poker House (2008) e The Burning Plain - Il confine della solitudine (2008) per il quale ha vinto il Premio Marcello Mastroianni alla 65ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. La Lawrence è stata successivamente acclamata dalla critica per Un gelido inverno (2010) per il quale ha ricevuto la sua prima nomination agli Oscar. Ha raggiunto la fama dopo aver vestito i panni di Mystica nella saga degli X-Men (2011-2019) e di Katniss Everdeen (2012-2015) nella saga di Hunger Games, l'adattamento cinematografico dei romanzi omonimi di Suzanne Collins. La sua interpretazione di Katniss Everdeen ha ottenuto il consenso della critica e l'ha incoronata come l'eroina d'azione con il maggior incasso di tutti i tempi. Nel 2012 la rivista Rolling Stone l'ha definita come "la più talentuosa giovane attrice di tutta l'America".Nel 2013 ha iniziato il sodalizio artistico con il regista David O. Russell, che la dirige ne Il lato positivo - Silver Linings Playbook, per il quale ha vinto il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale, uno SAG Award e un Oscar alla miglior attrice, facendo di lei la seconda più giovane attrice ad aver ricevuto questo riconoscimento. L'anno seguente si è aggiudicata il Golden Globe per la migliore attrice non protagonista e il BAFTA alla migliore attrice non protagonista per American Hustle - L'apparenza inganna, ricevendo anche la sua terza nomination agli Oscar nella medesima categoria. Nel 2016 si è aggiudicata il suo terzo Golden Globe e la sua quarta candidatura agli Oscar come miglior attrice protagonista per l'interpretazione di Joy Mangano nel film biografico Joy, diventando la prima attrice a ricevere quattro candidature entro i 25 anni.
Chris Isaak, all'anagrafe Christopher Joseph Isaak (Stockton, 26 giugno 1956), è un cantautore, showman e compositore statunitense, che spesso recita come comparsa ed ospite in molti film e telefilm.
Bridget Jane Fonda (Los Angeles, 27 gennaio 1964) è un'attrice statunitense. Figlia di Peter Fonda (fratello di Jane Fonda), e quindi nipote diretta di Henry Fonda, rappresenta la terza generazione della notissima famiglia di attori.
La battaglia di Iwo Jima (硫黄島の戦い Iōtō no tatakai?) si svolse durante la guerra nel Pacifico nell'omonima isola giapponese tra le forze statunitensi al comando dell'ammiraglio Raymond Spruance e le truppe dell'esercito imperiale giapponese al comando del generale Tadamichi Kuribayashi, coadiuvate da reparti della marina guidati dal contrammiraglio Toshinosuke Ichimaru. Insieme a Okinawa, Iwo Jima rappresentava uno scudo avanzato per le isole metropolitane dell'Impero giapponese che potevano essere coinvolte in uno sbarco degli Alleati: le due posizioni erano perciò presidiate da guarnigioni numerose e bene armate. Anche per gli Stati Uniti, Iwo Jima rivestiva notevole interesse, poiché dagli aeroporti dell'isola sarebbero potute decollare le scorte di caccia ai bombardieri strategici Boeing B-29 Superfortress basati nelle isole Marianne e in Cina, che dal giugno 1944 colpivano le industrie e le infrastrutture giapponesi. I lavori di fortificazione precedenti lo sbarco avevano trasformato l'isola in una vera e propria fortezza che, nonostante i bombardamenti preliminari effettuati dall'8 dicembre 1944, oppose una strenua resistenza alle unità statunitensi, principalmente del Corpo dei Marine, sbarcate il 19 febbraio sotto lo schermo protettivo di una completa supremazia aeronavale. La feroce battaglia si concluse ufficialmente il 26 marzo 1945 con il quasi totale annientamento della guarnigione giapponese e la perdita di oltre 23 000 uomini fra morti e feriti per gli Stati Uniti (unico episodio della campagna di riconquista del Pacifico in cui gli USA soffrirono più perdite dei giapponesi).