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Werner Herzog (Monaco di Baviera, 5 settembre 1942) è un regista, sceneggiatore, produttore cinematografico, scrittore e attore tedesco. Considerato tra i più importanti esponenti del cosiddetto nuovo cinema tedesco, nonché uno dei massimi cineasti viventi, nel corso della sua lunga carriera ha prodotto, scritto e diretto più di 50 pellicole, oltre ad avere pubblicato libri e diretto opere liriche. I suoi film, spesso a metà strada tra finzione e documentario, a volte segnati da travagliate odissee produttive, hanno coniato uno stile tanto inconfondibile quanto inclassificabile.
I maestri cantori di Norimberga (Die Meistersinger von Nürnberg) è un'opera di Richard Wagner in tre atti, composta fra il 1862 e il 1867. La prima dell'opera ebbe luogo con esito trionfale alla Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera il 21 giugno 1868, sotto la direzione di Hans von Bülow, alla presenza di Wagner e del re Ludwig II di Baviera, mecenate del compositore.
Le Alpi sono la catena montuosa più importante d'Europa, situata a cavallo dei confini di Italia, Francia, Svizzera, Liechtenstein, Germania, Austria, Slovenia e Ungheria. Separano l'Europa centrale da quella meridionale e racchiudono la regione geografica italiana, comprendendo al loro interno le vette più alte del continente europeo, tra cui il Monte Bianco, che con i suoi 4.810 m d'altezza è la montagna più alta della catena, d'Italia, di Francia e in generale del continente.
La Puglia (AFI: /ˈpuʎʎa/; Apulia in latino, Iapyghia, Ἰαπυγία in greco antico, Pùgghie, Puie o Puje in pugliese, Puja in salentino, Pulia in arbëreshë e Poulye in francoprovenzale) è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 3 936 149 abitanti, con capoluogo Bari. Confina a nord-ovest con il Molise e a ovest con la Campania e la Basilicata ed è bagnata dal mare Adriatico a est e nord e dal mar Ionio a sud. Fino alla prima metà del XX secolo per descrivere la regione era utilizzato l'equivalente toponimo, declinato al plurale, Puglie, tuttora presente nella toponomastica della zona in Tavoliere delle Puglie e, sino al 1931 in Bari delle Puglie, nome ufficiale dell'attuale capoluogo amministrativo. Comprende la città metropolitana di Bari (capoluogo) e le province di Foggia, Barletta-Andria-Trani, Taranto, Brindisi e Lecce. La Puglia è la regione più orientale d'Italia: la località più a est è Punta Palascìa (Otranto), distante 72 chilometri da Capo Linguetta, la punta più settentrionale della Penisola di Karaburun, in Albania, e 80 chilometri dall'isola greca di Fanò.
I musei nazionali italiani, chiamati anche istituti museali statali o musei statali, sono enti pubblici istituiti con apposita Legge dello Stato approvata dal Parlamento italiano e gestiti dal Ministero per i beni e le attività culturali (MiBACT), attraverso la Direzione generale Musei e le Direzioni regionali Musei operanti sul territorio. I musei, gallerie ed aree archeologiche nelle tre regioni a statuto speciale di Sicilia, Trentino-Alto Adige e Valle d'Aosta sono invece gestiti autonomamente. Nell'articolo 101 Codice dei beni culturali e del paesaggio i musei sono descritti fra i luoghi della cultura, come «struttura permanente che acquisisce, cataloga, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio». E’ da notare che, nello stesso articolo 101 del Codice, sono annoverati fra i luoghi della cultura anche le aree e i parchi archeologici e i complessi monumentali, istituti che pure possono avere valenza museale e che, nel caso degli istituti statali, sono destinati alla pubblica fruizione ed espletano un servizio pubblico, secondo le modalità stabilite dall’art. 102 del Codice.Nell'art. 43 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 dicembre 2019, n. 169 «I musei, i parchi archeologici, le aree archeologiche e gli altri luoghi della cultura di appartenenza statale sono istituzioni permanenti, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo. Sono aperti al pubblico e compiono ricerche che riguardano le testimonianze materiali e immateriali dell'umanità e del suo ambiente; le acquisiscono, le conservano, le comunicano e le espongono a fini di studio, educazione e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica». Informazioni sui musei statali italiani, con i recapiti, gli orari di apertura e le modalità di accesso, sono disponibili tramite i motori di ricerca del Ministero e della Direzione generale Musei.
It's Only Rock 'n' Roll è un album discografico del gruppo rock britannico dei Rolling Stones, pubblicato nel 1974. L'uscita negli Stati Uniti è stata il 15 ottobre, mentre in Gran Bretagna il 18 ottobre. Ron Wood, che all'epoca stava per sostituire Mick Taylor alla chitarra, fa la sua prima apparizione nel gruppo nella canzone It's Only Rock'n'Roll (But I Like It) come corista e chitarrista. Fu l'ultimo album da studio dei Rolling Stones a vedere la presenza in formazione del chitarrista Mick Taylor. Il disco segnò il decimo anniversario della prima uscita discografica del gruppo (The Rolling Stones, 1964). It's Only Rock 'n Roll combina il collaudato sound blues e rock 'n' roll della band con elementi di funk e reggae. L'album raggiunse la prima posizione in classifica negli Stati Uniti, e la seconda in Gran Bretagna. Anche se non riscosse il medesimo successo dei precedenti album, It's Only Rock 'n Roll fu un'opera importante di transizione per i Rolling Stones. Il produttore di lunga data Jimmy Miller fu estromesso dalla lavorazione dell'album, che venne quindi prodotto dagli stessi Keith Richards e Mick Jagger sotto lo pseudonimo "The Glimmer Twins". Mick Taylor fu assente per malattia durante le prime sessioni in studio, e alla fine uscì dalla band pochi mesi prima della pubblicazione dell'album. Il resto della strumentazione include il bassista Bill Wyman e il batterista Charlie Watts, oltre a frequenti collaboratori esterni come Ian Stewart, Nicky Hopkins, e Billy Preston, e vede la prima apparizione del percussionista Ray Cooper, che avrebbe continuato a lavorare con gli Stones negli anni ottanta. La title track fu registrata separatamente da tutto il resto dell'album. La traccia ritmica di base era stata fornita dai membri dei Faces, inclusi Ronnie Wood e Kenney Jones, durante una jam session con Mick Jagger, David Bowie, e il bassista Willie Weeks. A Jagger l'inciso piacque così tanto, che portò la traccia base a Richards, il quale aggiunse delle sovraincisioni di chitarra, e dopo aver ripulito il tutto, mise il brano sull'album così com'era.
Black and Blue è un album discografico del gruppo rock britannico The Rolling Stones, pubblicato nel 1976. Il disco fu il primo registrato dopo la fuoriuscita dal gruppo del chitarrista Mick Taylor nel dicembre 1974. In attesa di un sostituto, fu Keith Richards a sobbarcarsi la maggior parte del lavoro alle chitarre, anche se le sedute di registrazione dell'album svolsero anche la funzione di audizioni per il rimpiazzo di Taylor. Lo stesso Richards disse che l'album era stato utilizzato come una sorta di "banco di prova per vari chitarristi".Numerosi chitarristi si presentarono alle "audizioni"; quelli che apparvero nell'album sono Wayne Perkins, Harvey Mandel, e Ronnie Wood. Wood aveva precedentemente contribuito alla title track dell'album It's Only Rock 'n Roll, e sarebbe diventato un membro fisso dei Rolling Stones a partire dal 1976. Il bassista Bill Wyman e il batterista Charlie Watts sono presenti in quasi tutte le tracce, e frequenti collaboratori del gruppo come Nicky Hopkins e Billy Preston si occupano di suonare le tastiere, con il percussionista Ollie E. Brown che suonò in gran parte dell'album in qualità di turnista. L'album fu il secondo a essere prodotto dalla sigla "The Glimmer Twins", pseudonimo utilizzato da Jagger & Richards come produttori discografici. Black and Blue mostra la band fondere il proprio tradizionale stile rock and roll con pesanti influenze di musica reggae e funk. Solo il primo singolo estratto dal disco, Fool to Cry, ebbe significativo successo, e le critiche all'album furono miste. L'opera venne accolta tiepidamente dalla critica musicale dell'epoca, e molti recensori ritennero Black and Blue un album "trascurabile", giudicandolo molto inferiore rispetto ai precedenti lavori degli Stones. Le recensioni retrospettive tendono a rivalutarlo parzialmente.