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Solomon "Sol" LeWitt ([ˈsɒl ləˈwɪt]; Hartford, 9 settembre 1928 – New York, 8 aprile 2007) è stato un artista statunitense. Nato nella capitale del Connecticut, è stato un artista legato a vari movimenti tra cui l'arte concettuale e il minimalismo.È famoso per i suoi Wall drawings e le sue strutture, basate su semplici forme geometriche, che non di rado dialogano con l'architettura. Viveva a Chester ma in Italia aveva una seconda casa: negli anni settanta lavorava a Spoleto in uno studio in centro storico e abitava sulle pendici di Monteluco, dapprima in un eremo di proprietà di Marilena Bonomo, poi in una casa torre acquistata nei pressi della chiesa di San Pietro.
Il Centro nazionale d'arte e di cultura Georges Pompidou si trova a Parigi, in Rue Beaubourg 19. In francese è conosciuto anche come Beaubourg. Il progetto dell'edificio è opera di Piano, Franchini e Rogers. Anche se alla fine, al progetto lavorarono solo Rogers e Piano. Il Centro nacque dalla volontà di Georges Pompidou, presidente della Repubblica francese dal 1969 al 1974, che volle creare nel cuore di Parigi un'istituzione culturale all'insegna della multidisciplinarità, interamente dedicata all'arte moderna, a cui si affiancassero anche una vasta biblioteca pubblica, un museo del design, attività musicali, cinematografiche e audio-visive. Per questo il Centro comprende una grande biblioteca pubblica, la Bibliothèque Publique d'Information (BPI), il Musée National d'Art Moderne e l'IRCAM, un centro, quest'ultimo, dedicato alla musica e alle ricerche in materia di acustica una cui estensione, progettata nel 1971 da Renzo Piano, è situata a place Igor-Stravinsky, a fianco del Centre Georges-Pompidou. Collocato all'interno dell'edificio è il Centro del design industriale. Il Centro Georges-Pompidou è stato inaugurato il 31 gennaio 1977 dal presidente della Repubblica Valéry Giscard d'Estaing in presenza del Primo ministro Raymond Barre, della vedova di Georges Pompidou, Claude Pompidou, e di numerosi capi di Stato esteri. Alla fine degli anni novanta l'edificio è stato interessato da una radicale ristrutturazione, su progetto di Renzo Piano, e ha riaperto il 1º gennaio 2000. Oggi è uno dei musei più visitati al mondo e custodisce una collezione di circa 70 mila opere, in cui accanto alle arti visive trovano posto il design, l'architettura, la fotografia e le opere multimediali. Queste opere vengono proposte attraverso forme espositive costantemente rinnovate e vengono spesso accompagnate da cicli di conferenze, incontri, dibattiti, concerti e spettacoli. Ogni anno il Centro organizza una trentina di esposizioni monografiche o tematiche, raccogliendo in mostre temporanee anche materiale proveniente da altre collezioni.
Il CaixaForum è un centro culturale gestito dalla Fondazione “la Caixa”. Si trova alle falde di Montjuïc a Barcellona e occupa l'antica Fàbrica Casaramona, edificio modernista progettato da Josep Puig i Cadafalch e recentemente restaurato per lo scopo.
Art/tapes/22, fondato fra la fine del 1972 e l'inizio del 1973 a Firenze, è stato uno dei quattro centri italiani di produzione della Videoarte. Cogliendo l'esempio di Gerry Schum e delle sperimentazioni americane dei movimenti Fluxus, Maria Gloria Bicocchi e suo marito Giancarlo iniziarono a Firenze un'avventura d'avanguardia nella produzione di video d'arte, coinvolgendo nella loro vita privata una grande quantità di artisti emergenti che iniziarono a lavorare con i mezzi messi loro a disposizione dallo studio. Art/tapes/22 ospita una comunità creativa che in soli quattro anni produce quasi 150 opere video. Vito Acconci, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Bill Viola, Pier Paolo Calzolari, Marina Abramović, David Ross, Arnulf Rainer, Charlemagne Palestine, Alberto Moretti, Maurizio Nannucci, Gilberto Zorio, Antoni Muntadas, Ketty La Rocca, Dennis Oppenheim, Urs Lüthi, Allan Kaprow, Jannis Kounellis, Joan Jonas, Joseph Beuys, David Hall, sono solo alcuni dei nomi che sono passati da Casa Bicocchi per produrre un lavoro. La documentazione fotografica backstage della realizzazione di queste opere è stata realizzata dal fotografo Gianni Melotti. Alla fine del 1976 lo studio chiude e cede tutte le opere prodotte e parte della documentazione fotografica di Gianni Melotti all'Archivio Storico delle Arti Contemporanee ASAC dell'Ente Biennale di Venezia. Dopo il restauro conservativo, le opere prodotte da Art/tapes/22 sono oggi consultabili a Venezia.