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Joseph Kosuth (Toledo, 31 gennaio 1945) è un artista statunitense. Joseph Kosuth, importante esponente dell'arte concettuale, ha studiato belle arti alla School of Visual Arts di New York. Le sue opere, generalmente, sono volte ad esplorare la natura dell'arte, focalizzando l'attenzione su idee al margine dell'arte, piuttosto che produrre opere fine a sé stesse. La sua arte è molto autoreferenziale. Una delle sue opere più famose è One and Three Chairs, un'espressione visiva del concetto di "forma" di Platone. L'opera una e tre sedie mostra una sedia, una fotografia di quella sedia, e il testo di un dizionario con la definizione della parola "sedia". La fotografia è una rappresentazione della vera sedia situata sul pavimento, in primo piano. La definizione, che si trova sullo stesso muro dove c'è la fotografia, descrive il concetto di cosa sia una sedia, nelle varie accezioni del termine. In questo e in altri lavoro simili Five Words in Blue Neon e Glass One and Three, Kosuth riporta affermazioni tautologiche, in quanto le opere sono letteralmente ciò che viene affermato siano. Molto importanti sono anche le sue opere con i neon che egli inizia ad usare perché interessato ai materiali per la segnaletica e per rimandare al mondo della pubblicità. Famosa fu la serie intitolate Ex libris (1990), composizioni al neon con brevi citazioni di scrittori noti, allestite in spazi pubblici metropolitani. Oltre al suo lavoro come artista, ha scritto molti libri sulla natura dell'arte e degli artisti, tra i quali L'artista come antropologo (Artist as Anthropologist). Nel suo saggio L'Arte dopo la Filosofia (Art after Philosophy, 1969) sosteneva che l'arte è una continuazione della filosofia, che vedeva essere giunta alla fine. Come i situazionisti, rifiutava i formalismi come esercizi di estetica. È presente un'intervista a Joseph Kosuth intitolata "Quattro risposte a quattro domande" nel no. 9 della rivista Agalma, marzo 2005: 71-85, a cura di Roberto Terrosi.
La Fattoria di Celle, è un compleso storico con una villa risalente al XV secolo, situato in località Santomato, presso Pistoia. Dalla seconda metà del Novecento la tenuta ospita la Collezione Gori, un'importante collezione di opere d'arte contemporanea.
Luciano Fabro (Torino, 20 novembre 1936 – Milano, 22 giugno 2007) è stato uno scultore e scrittore italiano.
Giuseppe Chiari (Firenze, 26 settembre 1926 – Firenze, 9 maggio 2007) è stato un pittore e compositore italiano.
Domenico Paladino, anche noto come Mimmo (Paduli, 18 dicembre 1948), è un artista, pittore, scultore e incisore italiano. È tra i principali esponenti della Transavanguardia italiana, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva nel 1980 che individua un ritorno alla pittura, dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni settanta. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.
Il CaixaForum è un centro culturale gestito dalla Fondazione “la Caixa”. Si trova alle falde di Montjuïc a Barcellona e occupa l'antica Fàbrica Casaramona, edificio modernista progettato da Josep Puig i Cadafalch e recentemente restaurato per lo scopo.
Art/tapes/22, fondato fra la fine del 1972 e l'inizio del 1973 a Firenze, è stato uno dei quattro centri italiani di produzione della Videoarte. Cogliendo l'esempio di Gerry Schum e delle sperimentazioni americane dei movimenti Fluxus, Maria Gloria Bicocchi e suo marito Giancarlo iniziarono a Firenze un'avventura d'avanguardia nella produzione di video d'arte, coinvolgendo nella loro vita privata una grande quantità di artisti emergenti che iniziarono a lavorare con i mezzi messi loro a disposizione dallo studio. Art/tapes/22 ospita una comunità creativa che in soli quattro anni produce quasi 150 opere video. Vito Acconci, Giulio Paolini, Alighiero Boetti, Bill Viola, Pier Paolo Calzolari, Marina Abramović, David Ross, Arnulf Rainer, Charlemagne Palestine, Alberto Moretti, Maurizio Nannucci, Gilberto Zorio, Antoni Muntadas, Ketty La Rocca, Dennis Oppenheim, Urs Lüthi, Allan Kaprow, Jannis Kounellis, Joan Jonas, Joseph Beuys, David Hall, sono solo alcuni dei nomi che sono passati da Casa Bicocchi per produrre un lavoro. La documentazione fotografica backstage della realizzazione di queste opere è stata realizzata dal fotografo Gianni Melotti. Alla fine del 1976 lo studio chiude e cede tutte le opere prodotte e parte della documentazione fotografica di Gianni Melotti all'Archivio Storico delle Arti Contemporanee ASAC dell'Ente Biennale di Venezia. Dopo il restauro conservativo, le opere prodotte da Art/tapes/22 sono oggi consultabili a Venezia.
Achille Bonito Oliva (Caggiano, 4 novembre 1939) è un critico d'arte, accademico e saggista italiano.