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I Rosacroce (dal tedesco Rosenkreuzer) o Rosa-Croce sono un leggendario ordine segreto mistico, kabalistico - cristiano, menzionato storicamente per la prima volta nel XVII secolo in Germania, sebbene l'accostamento della rosa alla croce sia già presente nel Rosarium philosophorum, opera del XIII secolo. L'effettiva esistenza dell'ordine, come quella del suo fondatore Christian Rosenkreuz, è ritenuta poco probabile e le prove della loro esistenza sono debolissime; secondo gli storici le molte leggende che li riguardano sono prive di fondamento. Nei 6 anni successivi alla pubblicazione del primo manifesto di presentazione della Confraternita, nel 1614 a Kassel, si contano più di 400 pubblicazioni in tutta Europa aventi contenuti omogenei aventi come tema ermetismo, alchimia e kabbalah, riprendendo conoscenze elaborate da diversi pensatori rinascimentali. Ad ogni modo a partire dal XVII secolo fino ad oggi svariate associazioni esoteriche hanno rivendicato la propria derivazione, in tutto o in parte, dall'ordine dei Rosa-Croce del XVII secolo, o fanno riferimento alla "tradizione rosacrociana" o all'eredità di Cristiano Rosa-Croce". I loro membri sono chiamati "rosacrociani". Il termine "Rosa-Croce", nel loro linguaggio, sta a indicare uno stato di perfezione morale e spirituale. Come archetipo della società segreta di origini immemorabili e onnipotente, i Rosa-Croce appaiono nella letteratura esoterica, spesso come successori dei Cavalieri del Graal e dei Cavalieri templari.
La numerologia è quella branca dell'esoterismo che studia i numeri non solo per il loro aspetto quantitativo e matematico, ma che attribuisce loro anche delle qualità mistiche, mettendole in relazione con le caratteristiche di oggetti fisici ed esseri viventi. La numerologia e la divinazione numerologica erano pratiche popolari nel mondo antico, soprattutto fra i seguaci di Pitagora, ma oggi sono considerate una pseudoscienza. Questo sviluppo è storicamente simile a quello avuto dall'astrologia nei confronti dell'astronomia o dall'alchimia nei confronti della chimica.
Fulcanelli (... – ...) è lo pseudonimo di un autore di libri di alchimia del XX secolo, la cui identità non è mai stata accertata. Lo pseudonimo utilizzato è formato dall'unione delle parole Vulcano ed Helio, due elementi che rimandano ai fuochi alchemici. Si è supposto potesse trattarsi di Jean Julien Champagne, o René Adolphe Schwaller de Lubicz, o Camille Flammarion, o Pierre Dujol o Jules Violle, medico francese. Eugène Canseliet si è sempre dichiarato discepolo di Fulcanelli, che parlò sempre attraverso Canseliet, che a sua volta curò le prefazioni dei suoi libri.