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Un metallo è un materiale conduttore di calore e di elettricità, capace di riflettere la luce (dando luogo in tal modo alla cosiddetta lucentezza metallica), che può essere attaccato dagli acidi (con sviluppo di idrogeno) e dalle basi, spesso con buone caratteristiche di resistenza meccanica; i metalli (soprattutto quelli del primo e del secondo gruppo) possono anche essere attaccati dall'acqua, la quale strappa loro gli elettroni di valenza dando idrogeno attraverso una reazione esotermica; inoltre i metalli sono fusibili se sottoposti al calore. I metalli sono elementi chimici, costituendo una delle tre categorie in cui tali elementi sono suddivisi, insieme a quella dei semimetalli e a quella dei non metalli; con l'espressione materiale metallico si fa riferimento ad un materiale che contiene metalli o leghe; in base alle proprietà chimiche, i metalli possono dare luogo a ossidi basici (es: Na2O, CaO), oppure ad anidridi, cioè ossidi a carattere acido (es: V2O5, Mn2O7); esistono vari tipi di metalli, scoperti in epoche distanti nel tempo, perché ben pochi metalli sono reperibili in natura allo stato nativo e perché ogni metallo ha una sua particolare temperatura di fusione che rende più o meno facile la sua estrazione dalle rocce che lo contengono; i primi metalli storicamente lavorati (il rame e lo stagno) hanno naturalmente una temperatura di fusione relativamente bassa, già ottenibile con gli antichi forni di circa 10.000 anni fa (epoca in cui, presumibilmente, iniziò la lavorazione del rame).
Le tecniche di lavorazione dei metalli si suddividono in due tipi: lavorazioni a caldo; lavorazioni a freddo.Con i termini "a caldo" e "a freddo" non si indicano le temperature assolute dei metalli lavorati, ma si attribuisce semplicemente un valore (che è il rapporto tra la temperatura a cui si sta effettuando la lavorazione, e la temperatura di fusione del metallo considerato) allo stato in cui si trova quel metallo, e in particolare la vicinanza con la sua temperatura di fusione. Se questo rapporto è inferiore a 0,3 la lavorazione viene detta "a freddo", se è maggiore di 0,6 viene detta "a caldo"; se il rapporto ha valori intermedi si dice lavorazione "a tiepido"