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L'Orestea (in greco antico: Ὀρέστεια, Orésteia) è una trilogia formata dalle tragedie Agamennone, Coefore, Le Eumenidi e seguita dal dramma satiresco Proteo, andato perduto, con cui Eschilo vinse nel 458 a.C. le Grandi Dionisie. Delle trilogie di tutto il teatro greco classico, è l'unica che sia sopravvissuta per intero. Le tragedie che la compongono rappresentano un'unica storia suddivisa in tre episodi, le cui radici affondano nella tradizione mitica dell'antica Grecia: l'assassinio di Agamennone da parte della moglie Clitennestra, la vendetta del loro figlio Oreste che uccide la madre, la persecuzione del matricida da parte delle Erinni e la sua assoluzione finale ad opera del tribunale dell'Areopago.
Eschilo, figlio di Euforione del demo di Eleusi (in greco antico: Αἰσχύλος, Aischýlos, pronuncia: [ai̯s.kʰý.los]; Eleusi, 525 a.C. – Gela, 456 a.C.), è stato un drammaturgo greco antico. Viene unanimemente considerato l'iniziatore della tragedia greca nella sua forma matura. È il primo dei poeti tragici dell'antica Grecia di cui ci siano pervenute opere per intero, seguito da Sofocle ed Euripide.
Elettra è un personaggio della mitologia greca. Era figlia di Agamennone, re di Micene, e Clitennestra, sorella di Elena; era la sorella di Oreste, Crisotemi e Ifigenia.
Elettra (in greco antico: Ἠλέκτρα, Eléktra) è una tragedia di Euripide, rappresentata nel 413 a.C. circa. Il mito di Elettra è trattato anche da altre due tragedie greche: Eschilo, Le Coefore. L'opera è la seconda nella trilogia Orestea ed è focalizzata sulla vendetta, di OresteSofocle, Elettra. In cui si rappresenta il conflitto della protagonista con la madre Clitennestra e le sue conseguenze.Quest'ultima fu rappresentata quasi contemporaneamente alla tragedia euripidea, non sappiamo ancora quale delle due sia stata messa in scena per prima. Entrambe narrano le vicende conclusive della Saga degli Atridi, cominciate con le nozze di Pelope, re dell'Argolide, conquistatore del Peloponneso e bisnonno di Elettra stessa.