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Tutti morimmo a stento è il secondo album d'inediti registrato da Fabrizio De André per la Bluebell Records, pubblicato nel 1968.
Riccardo Fogli (Pontedera, 21 ottobre 1947) è un cantautore e bassista italiano. Frontman e bassista dei Pooh tra il 1966 e il 1973 e tra il 2015 e il 2016, poi vincitore da solista del 32º Festival di Sanremo e della prima edizione del reality show Music Farm, ha inciso complessivamente 32 album.
Qualche nuvola è un film italiano del 2012 scritto e diretto da Saverio Di Biagio. Il film, presentato alla 68ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, è stato distribuito nelle sale italiane il 27 giugno 2012.
Le nuvole (in greco antico Νεφέλαι, Nephèlai) è una commedia di Aristofane, andata in scena per la prima volta ad Atene, alle Grandi Dionisie del 423 a.C. La versione che leggiamo oggi è però posteriore, redatta in un periodo tra il 421 e il 418 a.C. e probabilmente mai messa in scena dall'autore.
La canzone dell'amore perduto è una canzone scritta da Fabrizio De André, fu pubblicata come singolo, la prima volta nel marzo del 1966, come lato A, nel 45 giri La canzone dell'amore perduto/La ballata dell'amore cieco (o della vanità), fu pubblicata lo stesso anno nell'album Tutto Fabrizio De André.Pur non essendo indicato sulla copertina del 45 giri, la musica della canzone è basata sull'Adagio del Concerto per tromba, archi e basso continuo in re maggiore TWV 51: D7 di Georg Philipp Telemann (1708 - 1714 circa).
In meteorologia il fulmine (detto anche saetta o folgore) è un fenomeno atmosferico legato all'elettricità atmosferica che consiste in una scarica elettrica di grandi dimensioni che si instaura fra due corpi con elevata differenza di potenziale elettrico.I fulmini più facilmente osservabili sono quelli fra nuvola e suolo, ma sono comuni anche scariche fra due nuvole (saetta) o all'interno di una stessa nuvola (saetta). Inoltre qualsiasi oggetto sospeso nell'atmosfera può innescare un fulmine: si sono osservati infatti fulmini tra nuvola, aeroplano e suolo. Un caso particolare sono i cosiddetti fulmini globulari al suolo, tuttora in fase di studio e ricerca. Le condizioni ideali per lo sviluppo di fulmini sono i cumulonembi tipici dei fenomeni temporaleschi, ma sono stati osservati fulmini anche durante tempeste di sabbia, bufere di neve e nelle nuvole di cenere vulcanica. Un caso particolare e raro è quello legato alla cosiddetta tempesta di fulmini ovvero sequenze ininterrotte di fulmini a brevissima distanza uno dall'altro (pochi secondi) per una durata complessiva anche di un'ora. A causa della grande potenza rilasciata, essi costituiscono una minaccia per l'incolumità umana, sebbene con rischi inferiori a molti altri fenomeni. Una loro rappresentazione stilizzata è spesso usata nell'iconografia mitologica e araldica.