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La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale. Le espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista.
La storia dell'Italia unita ha inizio nel 1861, dopo la proclamazione del Regno d'Italia, in seguito alla quale l'Italia venne riunita in un unico Stato sovrano, autonomo e indipendente.
La Conferenza di Bruxelles del 1890 (titolo completo: Convenzione di Bruxelles del 2 luglio 1890 sulla tratta degli schiavi e l'importazione in Africa di armi, munizioni e liquori) stabilì una serie di misure contro la schiavitù e fu firmata a Bruxelles il 2 luglio 1890 (ed entrò in vigore il 31 agosto 1891) per porre fine al commercio degli schiavi via terra come via mare per migliorare le condizioni morali e materiali di esistenza delle "razze native". I negoziati per questo atto nacquero durante la Conferenza anti-schiavitù di Bruxelles 1889–90 e fu specificamente applicabile a quei paesi "che hanno possedimenti o protettorati nel bacino convenzionale del Congo", all'Impero Ottomano e ad altre potenze o parti che erano coinvolte nella tratta degli schiavi nella costa dell'Africa orientale, nell'Oceano Indiano e in altre aree. Ad esempio, l'articolo 21 descrive la zona in cui dovrebbero essere prese le misure, facendo riferimento alle "coste dell'Oceano Indiano (compresi il Golfo Persico e il Mar Rosso), il Belouchistan fino a Tangalane (Quilimane) ..." e il Madagascar. La legge prevedeva l'istituzione di un ufficio internazionale competente a Zanzibar. Nell'art. 68, "le Potenze riconoscono l'alto valore della Legge sul divieto del traffico di schiavi dei neri, emanata da Sua Maestà l'Imperatore degli Ottomani il 4-16 dicembre 1889, e assicurano che un'azione di sorveglianza sarà intrapresa dalle Autorità ottomane, soprattutto nella parte occidentale dell'Arabia e sulle rotte che mantengono quella costa in comunicazione con altri possedimenti di Sua Maestà Imperiale in Asia". Azioni simili furono chiamate dallo Scià di Persia e dal Sultano di Zanzibar (artt. 69, 70). I partecipanti decisero anche di interrompere la vendita di pistole e altre armi agli africani.Le parti dell'accordo furono: Austria-Ungheria Belgio Stato Libero del Congo Danimarca Francia Germania Italia Paesi Bassi Impero Ottomano Stato Sublime di Persia Portogallo Russia Spagna Zanzibar Svezia-Norvegia Regno Unito Stati UnitiL'Atto di Bruxelles è stato integrato e rivisto dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye firmato dalle potenze alleate della prima guerra mondiale il 10 settembre 1919.
Le bombe a grappolo o munizioni a grappolo, sono ordigni, in genere sganciate da velivoli o elicotteri e talvolta con artiglierie, razzi e missili guidati, contenenti un certo numero di submunizioni: le bomblets, che, al funzionamento dell'ordigno principale (cluster), vengono disperse, secondo diversi sistemi, a distanza. Il tipo più comune è progettato per colpire persone e veicoli, ma ne esistono varianti specifiche per distruggere piste di atterraggio, linee elettriche, liberare sostanze chimiche, biologiche, incendiarie e alcune che hanno diversi effetti combinati.