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La storia del fascismo italiano prende avvio alla fine del 1914, con la fondazione, da parte del giornalista Benito Mussolini, del Fascio d'azione rivoluzionaria, in seno ad un movimento di interventismo nella prima guerra mondiale. Le espressioni ventennio fascista o semplicemente ventennio si riferiscono al periodo che va dalla presa del potere del fascismo e di Mussolini, ufficialmente avvenuta il 29 ottobre 1922, sino alla fine del regime, avvenuta formalmente il 25 luglio 1943. Specialmente dalla propaganda del regime veniva inoltre utilizzata la locuzione Italia fascista per indicare il Regno d'Italia sotto il governo di Mussolini e del Partito Nazionale Fascista.
La storia dell'Italia unita ha inizio nel 1861, dopo la proclamazione del Regno d'Italia, in seguito alla quale l'Italia venne riunita in un unico Stato sovrano, autonomo e indipendente.
La Bomba termobarica dell'aviazione di maggiore potenza conosciuta in inglese come Aviation Thermobaric Bomb of Increased Power (ATBIP) (in russo: Авиационная вакуумная бомба повышенной мощности (АВБПМ))?, traslitterato: Aviatsionnaya vakuumnaya bomba povyshennoy moshchnosti (AVBPM) che significa Bomba aeromobile di elevata potenza che crea il vuoto), altrimenti nota con l'acronimo FOAB "Father of All Bombs" ("Padre di tutte le bombe") è una bomba a caduta libera, di tipo termobarico, di fabbricazione russa. Il capo delle forze armate russe, Alexander Rukshin, ne ha descritto gli effetti distruttivi in questo modo: "tutto ciò che è vivo semplicemente evapora". Con una potenza, dichiarata in via ufficiosa, pari a 44 tonnellate di TNT (effetto ottenuto con circa 7 tonnellate di un nuovo tipo di esplosivo ad alto potenziale), tale ordigno avrebbe una potenza esplosiva quadrupla rispetto alla bomba GBU-43 Massive Ordnance Air Blast bomb delle forze armate statunitensi (il cui acronimo ufficiale militare è MOAB, a cui corrisponde anche l'acronimo popolare di "Mother of All Bombs", "madre di tutte le bombe"). Questo renderebbe l'ordigno russo la più potente arma convenzionale (non nucleare) nel mondo, anche se le affermazioni fatte dalla Russia sulle dimensioni dell'ordigno e sulla sua potenza esplosiva sono state messe in dubbio da analisti del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d'America e da altri esperti del mondo occidentale. La bomba è stata sottoposta, con successo, a una prova sul campo nella tarda serata dell'11 settembre 2007 sganciata da un bombardiere strategico Tupolev Tu-160, la bomba ha provocato distruzione nel raggio di 300 metri e ha una potenza pari a 44 tonnellate di TNT (mentre il MOAB degli Stati Uniti è pari a 11 tonnellate di TNT). In aggiunta i gas dopo l'esplosione provocano un vuoto (da cui il nome in russo) che provoca ulteriori danni. Secondo i militari russi, la nuova arma andrà a sostituire diversi tipi di bombe nucleari di piccola taglia presenti nel loro arsenale.
Il Lee-Enfield è stato il fucile bolt-action d'ordinanza dell'Impero Britannico e del Commonwealth dalla sua adozione nel 1895 fino al suo definitivo ritiro dal servizio attivo nel 1957. Nato come riprogettazione del Lee-Metford (adottato dall'esercito britannico nel 1888), il Lee-Enfield presto soppiantò i già presenti Martini-Henry, Martini-Enfield e Lee-Metford. L'arma presentava un caricatore da 10 colpi ricaricabile dall'alto tramite stripper clip (a partire dal Mk. I*, prima solo a colpi singoli) con munizioni .303 British. Il Lee-Enfield fu il fucile d'ordinanza di tutte le nazioni del Commonwealth britannico (tra cui Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica, Canada e India). Sebbene rimpiazzato ufficialmente nel 1957 dal più moderno L1A1 SLR, rimase in servizio fino alla metà degli anni '60 (la variante di precisione 7,62 mm L42 addirittura fino agli anni '90). Come fucile di servizio è ancora in attività in alcune nazioni che facevano parte del Commonwealth, in particolare la polizia del Bangladesh, cosa che rende il Lee-Enfield il secondo fucile al mondo come durata di servizio attivo dopo il Mosin-Nagant russo. La riserva artica delle Forze Armate Canadesi ha utilizzato gli SMLE N°4 fino al 2015, quando si è deciso di rimpiazzarli con armi più moderne. Si stima che la produzione totale di fucili Lee-Enfield superi le 17 milioni di unità. Il Lee-Enfield prende il suo nome dalla combinazione del cognome del suo progettista, James Paris Lee, e dalla città dello stabilimento in cui la progettazione ebbe luogo, la Royal Small Arms Factory di Enfield. In Australia e Nuova Zelanda l'arma viene chiamata con i nomignoli three-oh-three e three-naught-three in riferimento al calibro.
La Conferenza di Bruxelles del 1890 (titolo completo: Convenzione di Bruxelles del 2 luglio 1890 sulla tratta degli schiavi e l'importazione in Africa di armi, munizioni e liquori) stabilì una serie di misure contro la schiavitù e fu firmata a Bruxelles il 2 luglio 1890 (ed entrò in vigore il 31 agosto 1891) per porre fine al commercio degli schiavi via terra come via mare per migliorare le condizioni morali e materiali di esistenza delle "razze native". I negoziati per questo atto nacquero durante la Conferenza anti-schiavitù di Bruxelles 1889–90 e fu specificamente applicabile a quei paesi "che hanno possedimenti o protettorati nel bacino convenzionale del Congo", all'Impero Ottomano e ad altre potenze o parti che erano coinvolte nella tratta degli schiavi nella costa dell'Africa orientale, nell'Oceano Indiano e in altre aree. Ad esempio, l'articolo 21 descrive la zona in cui dovrebbero essere prese le misure, facendo riferimento alle "coste dell'Oceano Indiano (compresi il Golfo Persico e il Mar Rosso), il Belouchistan fino a Tangalane (Quilimane) ..." e il Madagascar. La legge prevedeva l'istituzione di un ufficio internazionale competente a Zanzibar. Nell'art. 68, "le Potenze riconoscono l'alto valore della Legge sul divieto del traffico di schiavi dei neri, emanata da Sua Maestà l'Imperatore degli Ottomani il 4-16 dicembre 1889, e assicurano che un'azione di sorveglianza sarà intrapresa dalle Autorità ottomane, soprattutto nella parte occidentale dell'Arabia e sulle rotte che mantengono quella costa in comunicazione con altri possedimenti di Sua Maestà Imperiale in Asia". Azioni simili furono chiamate dallo Scià di Persia e dal Sultano di Zanzibar (artt. 69, 70). I partecipanti decisero anche di interrompere la vendita di pistole e altre armi agli africani.Le parti dell'accordo furono: Austria-Ungheria Belgio Stato Libero del Congo Danimarca Francia Germania Italia Paesi Bassi Impero Ottomano Stato Sublime di Persia Portogallo Russia Spagna Zanzibar Svezia-Norvegia Regno Unito Stati UnitiL'Atto di Bruxelles è stato integrato e rivisto dal Trattato di Saint-Germain-en-Laye firmato dalle potenze alleate della prima guerra mondiale il 10 settembre 1919.
Una bomba guidata (anche nota come bomba intelligente o in terminologia anglosassone smart bomb) è una bomba aeronautica progettata per colpire con precisione uno specifico bersaglio e minimizzare i danni a quanto è estraneo al suo obiettivo. Poiché gli effetti delle armi esplosive diminuiscono con il cubo della distanza, anche piccoli miglioramenti nella precisione, e quindi nella riduzione degli errori, aumentano la possibilità di colpire bersagli efficacemente pur impiegando bombe più piccole. Di conseguenza l'adozione di bombe guidate diminuisce la necessità di colpire ripetutamente lo stesso bersaglio per distruggerlo, con ciò riducendo i rischi per gli aviatori e la quantità di danni collaterali, il termine militare coniato per descrivere gli effetti non voluti in prossimità dei bersagli. Nella terminologia militare anglosassone le bombe guidate vengono identificate con la sigla GBU (dalle iniziali di guided bomb unit) e sono una delle tipologie della più vasta famiglia delle precision-guided munition (PGM). La creazione di munizioni di precisione guidate ha portato a rinominare retroattivamente le bombe aeree di epoca precedente con il nome di bombe a caduta libera o bombe non guidate o "bombe stupide".
La bomba atomica ("bomba A" secondo una terminologia originaria) è il nome comune della bomba a fissione nucleare, un ordigno esplosivo, appartenente al gruppo delle armi nucleari, la cui energia è prodotta da una reazione a catena di fissione nucleare. Nell'uso moderno il termine "bomba atomica" (talvolta detta erroneamente "bomba nucleare") viene usato anche per indicare armi di quest'ultimo tipo, cioè le armi termonucleari, in quanto queste ultime costituiscono quasi interamente gli arsenali nucleari di oggi. Questa voce descriverà principalmente le armi del primo tipo, cioè le bombe atomiche a fissione, il cui meccanismo può costituire comunque anche l'innesco delle bombe a fusione e quindi, talvolta, è contenuto anche in queste ultime. Si basa su un processo di divisione del nucleo atomico di un elemento pesante, detto fissile, in due o più nuclei di massa inferiore, provocato dalla collisione con un neutrone libero. La rottura del nucleo produce a sua volta, oltre che nuclei più leggeri, anche solitamente qualche altro neutrone libero, oltre ad una quantità molto significativa di energia. Se il materiale fissile ha un grado di concentrazione sufficiente ed è in una massa sufficientemente grande, detta massa critica, i neutroni liberi prodotti a loro volta sono in grado di colpire nuovi nuclei di elemento fissile, producendo una reazione a catena che si propaga per tutta la massa di materiale e liberando un'enorme quantità di energia in un tempo brevissimo. La bomba atomica è un'arma di distruzione di massa, la comunità internazionale perciò limita e sanziona la produzione di tali armi con il Trattato di non proliferazione nucleare.
Una bomba aerea è un tipo di bomba ideata per viaggiare attraverso l'atmosfera terrestre secondo una traiettoria pianificata, in genere partendo da un aeromobile. Le bombe d'aereo sono realizzate in una vasta gamma di tipologie e con differenti complessità, spaziando dalle bombe a caduta libera fino alle più sofisticate bombe guidate, dette nel linguaggio militare inglese guided bomb unit o GBU. Vi sono state bombe aeronautiche lasciate cadere a mano dagli aerei agli albori dell'aviazione, mentre modernamente si è arrivati a impiegare speciali grandi contenitori per il rilascio degli ordigni fino ad arrivare a creare aeromobili che essi stessi erano delle armi definite del tipo bombe plananti. Tra le possibili varianti tecnologiche vi sono quelle relative al tipo di spoletta impiegata e conseguente capacità di esplodere immediatamente all'impatto o dopo un ritardo predeterminato. L'impiego di bombe aeronautiche prende il nome di bombardamento aereo. A similitudine di quanto accade impiegando altri tipi di munizione, le bombe aeronautiche sono progettate per uccidere e ferire persone e distruggere materiale e infrastrutture mediante gli effetti diretti dell'esplosione e attraverso la proiezione di schegge.