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Pericle Fazzini (Grottammare, 4 maggio 1913 – Roma, 4 dicembre 1987) è stato un artista, scultore e pittore italiano, vincitore nel 1968 del Premio Feltrinelli per la Scultura..
La guerra del Peloponneso, o seconda guerra del Peloponneso per distinguerla da un conflitto antecedente, fu combattuta nell'antica Grecia tra il 431 e il 404 a.C., fra Sparta e Atene, ciascuna con la propria coalizione. Gli storici dividono la guerra in tre fasi: nella prima, la fase Archidamica, Sparta effettuò continue incursioni contro l'Attica, mentre Atene utilizzava la propria potente flotta per colpire le coste del Peloponneso. Questo periodo di scontri si concluse nel 421 a.C. con la firma della pace di Nicia. La pace durò poco: al 415 a.C. risale infatti la spedizione ateniese in Sicilia, evento disastroso per le forze della Lega delio-attica (costituita da Atene e da varie città-stato greche nel 478-477 a.C., durante la fase conclusiva delle guerre persiane), tanto da rinnovare il contrasto tra le due coalizioni greche che si contendevano l'egemonia. Nel 413 a.C. ebbe inizio la fase Deceleica, caratterizzata dall'intenzione spartana di fomentare moti di ribellione tra le forze sottoposte ad Atene; questa strategia, unita agli aiuti economici provenienti dalla Persia e a diversi errori strategici da parte di Atene, portò nel 404 a.C. alla vittoria della Lega peloponnesiaca, dopo la battaglia navale di Egospotami. La guerra del Peloponneso cambiò il volto della Grecia antica: Atene, che dalle guerre persiane aveva visto crescere enormemente il proprio potere, dovette sopportare alla fine dello scontro con Sparta un gravissimo crollo e riconoscere l'egemonia del Peloponneso. Tutta la Grecia interessata dalla guerra risentì fortemente del lungo periodo di devastazione, sia dal punto di vista della perdita di vite umane sia da quello economico e, proprio per questo motivo, il conflitto viene considerato come evento finale del secolo d'oro della civiltà ellenica; Atene, in particolare, non avrebbe mai più recuperato la sua antica prosperità. Fonte fondamentale per la ricostruzione storica rimane l'imponente opera di Tucidide, la Guerra del Peloponneso. Lo storico ateniese concluse però la trattazione della guerra con la battaglia di Cinossema (411 a. C.). Della fase finale dello scontro danno conto le Elleniche di Senofonte, il quale continuò l'esposizione del conflitto da dove Tucidide l'aveva interrotta.
Grand Hotel Excelsior è un film commedia del 1982 diretto da Castellano e Pipolo.
Attilio Cassinelli, in arte Attilio (Genova, 18 giugno 1923), è un illustratore italiano. Attualmente vive e lavora a Novi Ligure. Popolare autore di numerosi libri per bambini, ha pubblicato oltre 200 libri tradotti in una quindicina di lingue. Nel 2020 la Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma gli dedica una mostra, ospitando per la prima volta nelle sue sale un protagonista del mondo dell'illustrazione.
Le regioni dell'antica Grecia erano aree identificate dai geografi greci come suddivisioni del mondo ellenico. Queste regioni sono descritte nelle opere di storici e geografi antichi, e nelle leggende e miti degli antichi greci. Concettualmente, la Grecia era semplicemente il Peloponneso, visibile in primo luogo dai confini fisici come catene montuose e fiumi. Le regioni di questa penisola mantennero la loro identità, anche quando quella delle persone che vi abitavano cambiarono durante il Medioevo ellenico (o per lo meno, il cambiamento venne percepito dai Greci). Al contrario, la divisione della Grecia centrale tra Beozia, Focide, Doride e le tre parti della Locride non può essere intesa come una divisione logica fatta da confini fisici e sembra invece seguire antiche divisioni tribali; tuttavia, queste regioni sopravvissero allo sconvolgimento del Medioevo ellenico, dimostrando che esse avevano acquisito minori connotazioni politiche. Al di fuori del Peloponneso e della Grecia centrale, le divisioni geografiche e identitarie cambiarono nel corso del tempo, suggerendo un collegamento più stretto con l'identità tribale. Col passare del tempo però, tutte le regioni acquisirono anche significati geopolitici e gli organismi politici che univano le città di una regione (come la Lega arcadica) divennero comuni nel periodo classico. Queste tradizionali suddivisioni della Grecia costituiscono la base del sistema moderno di unità periferiche della Grecia. Tuttavia ci sono differenze importanti, con molte delle più piccole regioni antiche non rappresentate nel sistema attuale. Per comprendere appieno la storia dell'antica Grecia occorre pertanto una descrizione dettagliata delle regioni antiche.
La prima guerra del Peloponneso (460 a.C. - 445 a.C.) fu combattuta tra Sparta, la Lega del Peloponneso e gli altri alleati di Sparta, in particolare Tebe, contro la Lega di Delo guidata da Atene con il supporto di Argo. Il conflitto consistette in una serie di scontri minori, come la Seconda guerra sacra o la rivolta di Megara ed ebbe come origine principalmente il timore, da parte di Sparta, dell'accresciuta potenza ateniese, testimoniata dalla costruzione delle Lunghe Mura; convenzionalmente, si considera come data di inizio il 460 a.C., anno in cui fu combattuta la Battaglia di Enoe. In un primo momento prevalsero gli Ateniesi, maggiormente preparati e dotati di una schiacciante superiorità navale fino a quando, nel 457 a.C., l'esercito ateniese, avanzando nella Beozia, subì la dura disfatta di Tanagra; esso, però, contrattaccò, ottenendo una vittoria schiacciante sui Monti Beoti nella battaglia di Enofita e riuscendo così a conquistare tutta la Beozia, tranne Tebe. Atene consolidò ulteriormente la propria posizione facendo di Egina un membro della Lega di Delo e devastando il Peloponneso. A questo punto gli Ateniesi decisero di aprire un secondo fronte, appoggiando in Egitto Inaros, che si era rivoltato al dominio persiano; il tentativo si concluse con una cocente disfatta da parte di Atene, il cui intero contingente fu o ucciso o catturato dai Persiani. La sconfitta indusse Atene a firmare una tregua con Sparta della durata di cinque anni ma la guerra si riaccese nel 448 a.C. con l'inizio della seconda guerra sacra. Nel 446 a.C. la Beozia si ribellò ad Atene il cui esercito, guidato da Tolmide, fu annientato nella Battaglia di Coronea. Il conflitto si concluse con una tregua tra Sparta e Atene, poi ratificata con la Pace dei Trent'anni (inverno del 446-445 a.C.) che sostanzialmente confermava l'equilibrio, precario, tra le due potenze: Megara fu restituita alla Lega del Peloponneso, Trezene e l'Acaia diventano indipendenti, Egina rimane indipendente ma è costretta a pagare tributi ad Atene.