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Il lessico di una lingua è l'insieme delle parole della lingua stessa: queste sono raccolte con i loro significati all'interno del dizionario. L'unità fondamentale per lo studio del lessico è il lessema, ovvero ogni minima unità linguistica avente un significato autonomo al quale si possono ricondurre tutte le flessioni di nomi, aggettivi e di tutte le classi di parole variabili. Il lessico è inoltre lo strato più esterno di una lingua perché è più esposto al contatto con le altre lingue, per questo motivo è in costante movimento e cambiamento. Secondo i dizionari attuali, i lessemi dell'italiano oscillano tra i 200.000 e i 250.000. Se invece prendiamo come unità di misura le parole, il numero sale molto; la differenza si spiega facilmente tenendo conto che ciascun nome ha di norma due forme, gli aggettivi fino a quattro, l'articolo determinativo ne ha sei, i verbi una decina ecc. Possiamo dunque affermare che il numero delle parole italiane ammonta a circa 2 milioni (Lorenzetti 2002, cap. 3.2).
Il Vocabolario Treccani è un dizionario della lingua italiana, opera di riferimento edita dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
L'italiano ([itaˈljaːno] ) è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. È classificato al 27º posto tra le lingue per numero di parlanti nel mondo e, in Italia, è utilizzato da circa 58 milioni di residenti. Nel 2015 era la lingua materna del 90,4% dei residenti in Italia, che spesso lo acquisiscono e lo usano insieme alle varianti regionali dell'italiano, alle lingue regionali e ai dialetti. In Italia viene ampiamente usato per tutti i tipi di comunicazione della vita quotidiana ed è largamente prevalente nei mezzi di comunicazione nazionali, nell'amministrazione pubblica dello Stato italiano e nell'editoria. Oltre ad essere la lingua ufficiale dell'Italia, è anche una delle lingue ufficiali dell'Unione europea, di San Marino, della Svizzera, della Città del Vaticano e del Sovrano militare ordine di Malta. È inoltre riconosciuto e tutelato come "lingua della minoranza nazionale italiana" dalla Costituzione slovena e croata nei territori in cui vivono popolazioni di dialetto istriano. È diffuso nelle comunità di emigrazione italiana, è ampiamente noto anche per ragioni pratiche in diverse aree geografiche ed è una delle lingue straniere più studiate nel mondo.Dal punto di vista storico l'italiano è una lingua basata sul fiorentino letterario usato nel Trecento.
Lessico famigliare è un romanzo autobiografico di Natalia Ginzburg, pubblicato da Einaudi nel 1963, anno in cui ha vinto il Premio Strega. Il libro è stato tradotto in molte lingue, tra le quali l'ebraico, il giapponese, il cinese, il coreano.
Il lessico dell'omofobia è l'insieme di epiteti utilizzati per indicare in modi denigratori e offensivi le persone omosessuali. I termini più comunemente utilizzati nella lingua italiana per indicare il maschio omosessuale spesso con accezione dispregiativa sono frocio, ricchione e finocchio. Tali termini trovano corrispondenza negli inglesi faggot e fag, nello spagnolo maricón, nel francese pédé e nel turco ibne. Nello slang LGBT viene invece in diverse occasioni utilizzato in maniera molto più benevola e amichevole al femminile o come vezzeggiativo, diventando quindi frocia, frocetto, frocellina o fròcia persa. L'uso libero e disinvolto di tali parole è da considerare non politicamente corretto. Nonostante ciò, nei Gay Pride svoltisi in Italia è stato comune per molti anni far sfilare un cartello con l'immagine della Gioconda di Leonardo da Vinci e scriverci sotto la didascalia: "Questa l'ha fatta un frocio!". La parola omosessuale è l'unica (prima di gay), fra tutte quelle indicanti le persone attratte dalle persone dello stesso sesso, a non essere nata con intenti offensivi o denigratori. Altri sinonimi dei succitati fròcio (di origine romana) e finòcchio (di origine toscana: lo usa, ad esempio, anche Giuseppe Prezzolini ai primi del Novecento; ma non mancano adattamenti locali come fenocio nel Basso Veneto e fnòč nel Modenese e nel Parmense), usati nel linguaggio comune e tutti anch'essi di segno peggiorativo, ma aventi perlopiù diffusione regionale o comunque subnazionale, sono, da Nord a Sud: cupio (in Piemonte, praticamente sconosciuto fuori dalla regione subalpina) culattòn/culatùn/culat(t)òne/cù(l)o/cuatòn o persino cu(l)a (femminile di culo), nei dialetti della Lombardia e del Triveneto e in genere dell'Italia del nord); buliccio (in Liguria, soprattutto a Genova); buso o busone (in Emilia Romagna, soprattutto a Bologna e in Romagna), busòn in Veneto e bucaiolo (in Toscana) (tutti derivanti da "buco", con evidente allusione all'orifizio anale); partendo da "orecchione" abbiamo recchione/ricchione/recchia (nell'Italia meridionale, soprattutto nella zona di Napoli, ma ormai in uso informale anche nel centro-nord Italia, soprattutto nella versione ricchiòne e - in Veneto - recia o reciòn); aricchiuni in Sicilia; jarrusu o (g)arrusu in lingua siciliana, soprattutto nella Sicilia occidentale (Arruso è il titolo di un documentario del 2000 dei registi palermitani Ciprì e Maresco, dedicato allo scrittore, poeta e regista omosessuale Pasolini), a Palermo si usa la parola "matellu", mentre a Catania prevale puppu (da "polpo"); caghineri, caghino, cagosu,pivellu "frosciu","paraguru" in lingua sarda; checca (omosessuale passivo, femmineo, effeminato), di origine toscana ma ormai diffusosi in tutta Italia, soprattutto nel centro-nord; termini ormai desueti come buggerone e bardassa (quest'ultimo termine designava specialmente un prostituto, puttano, cinedo); denominativi espliciti e fortemente volgari quali succhiacazzo/ciucciacazzi, ciucciapiselli, sucaminghie/sucaminchia, culorotto, rottinculo e piglia(i)nculo (nel romanzo di Leonardo Sciascia Il giorno della civetta, un boss mafioso divide l'umanità in "uomini, mezzi uomini, ominicchi, piglianculo (con rispetto parlando) e quaquaraquà"). fenoli (pl. fenói) e difetôs (inv.) della lingua friulana;
Lessico amoroso è un programma televisivo italiano in onda dal 21 gennaio 2019 su Rai 3, condotto da Massimo Recalcati. Il programma, che si compone di sette appuntamenti, ha come tematica l'amore, raccontato con linguaggio psicoanalitico attraverso interviste e citazioni di vari personaggi che vanno dalla psicologia alla cinematografia.
La fonologia della lingua italiana riguarda l'inventario dei fonemi, degli allofoni, delle varianti libere della lingua italiana e delle regole che permettono di usarli e combinarli per formare parole e frasi. Il sistema di riferimento è quello dell'italiano standard.
Il termine dizionario è usato con riferimento a due concetti. Può indicare: l'elenco alfabetico delle parole e delle locuzioni di una lingua (ed eventualmente anche altri elementi linguistici ad esso legati come ad esempio prefissi, suffissi, sigle, lettere) fornendone informazioni quali il significato, l'uso, l'etimologia, la traduzione in un'altra lingua, la pronuncia, la sillabazione, i sinonimi, i contrari (in questo senso, è detto anche lessico); un'opera che raccoglie, in modo ordinato secondo criteri anche variabili da un'opera all'altra, biografie e nozioni inerenti ad un particolare settore del sapere umano (una scienza, uno sport, un'arte, una tecnica ecc.) o anche il sapere umano nel suo complesso, fornendone una trattazione.