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Libertarismo di destra

Il libertarianismo di destra, chiamato anche libertarismo di destra, capitalismo libertario, capitalismo libertariano o liberismo di destra, è una filosofia politica ed un tipo di libertarianismo che sostiene fortemente i diritti di proprietà capitalistici e difende la distribuzione sul mercato delle risorse naturali e della proprietà privata. Il termine "libertarianismo di destra" è usato per distinguere questa classe di opinioni sulla natura della proprietà e del capitale dal libertarismo di sinistra, un tipo di libertarismo che combina l'autocontrollo con un approccio egualitario alle risorse naturali. Contrariamente al libertarismo socialista, il libertarianismo di destra sostiene il capitalismo ed il libero mercato. Come la maggior parte delle forme di libertarianismo, il libertarianismo di destra sostiene le libertà civili, in particolare il giusnaturalismo, i diritti negativi e un'importante inversione del moderno Stato sociale. Come tutti i sostenitori delle ideologie affini al libertarianismo, i libertariani di destra si definiscono semplicemente "libertari" o "libertariani". Essendo il tipo più comune di libertarianismo negli Stati Uniti, il libertarianismo di destra è diventato negli USA il significato più comune di "libertarianismo" dalla fine del XX secolo, mentre storicamente e altrove continua ad essere ampiamente usato anche per riferirsi a forme di socialismo anti-Stato come l'anarchismo e più in generale comunismo libertario e socialismo libertario. Intorno al tempo di Murray Rothbard, che negli anni '60 rese popolare il termine "libertario" negli Stati Uniti, i movimenti anarco-capitalisti iniziarono a definirsi "libertariani", portando alla nascita del termine "libertariano di destra" per distinguerli. Rothbard stesso ha riconosciuto la cooptazione del termine e si vantava della sua "cattura [...] dal nemico".Il pensiero politico della destra libertariana è caratterizzato dalla rigorosa priorità data alla libertà, con la necessità di massimizzare le libertà individuali e minimizzare la portata dell'autorità pubblica. I libertari di destra in genere vedono lo Stato come la principale minaccia alla libertà. Questo anti-statalismo differisce dalle dottrine anarchiche in quanto si basa su un individualismo senza compromessi che pone poca o nessuna enfasi sulla cooperazione umana. La filosofia della destra libertariana è radicata anche nelle idee di diritti individuali ed al laissez-faire. Economicamente, i libertariani di destra non fanno distinzioni tra capitalismo e mercati liberi e vedono ogni tentativo di dettare i processi del mercato come controproducenti, enfatizzando i meccanismi e la natura autoregolante del mercato mentre ritengono evitabile l'intervento del governo e superflui ed improduttivi i tentativi di ridistribuire la ricchezza. Sebbene tutti i libertariani di destra si oppongano all'intervento del governo, esiste una divisione tra gli anarco-capitalisti, che vedono lo Stato come un male inutile e vogliono che i diritti di proprietà siano tutelati senza legge attraverso il crimine, il contratto e il diritto di proprietà generati dal mercato; e i miniarchisti, che credono invece che sia necessario uno Stato minimo, spesso indicato come un "guardiano notturno", per fornire ai suoi cittadini tribunali, forze armate e forze di polizia.Sebbene il libertarianismo di destra sia influenzato dal pensiero liberale classico, con alcuni che lo vedono come una sua variante, ci sono differenze significative tra le due ideologie. Edwin van de Haar, studioso olandese indipendente specializzato nella tradizione liberale nel pensiero politico internazionale, sostiene che "confusamente, negli Stati Uniti il termine libertarianismo è talvolta usato anche per o dai liberali classici. Ma questo maschera erroneamente le differenze tra loro". Il liberalismo classico rifiuta di dare priorità alla libertà sull'ordine e quindi non mostra l'ostilità verso lo Stato che è la caratteristica distintiva del libertarianismo. Pertanto, i libertariani di destra credono che i liberali classici favoriscano un eccessivo coinvolgimento dello Stato, sostenendo che non hanno abbastanza rispetto per i diritti di proprietà individuali e mancano di sufficiente fiducia nel funzionamento del libero mercato e nel suo ordine spontaneo. Inoltre, i libertariani di destra non sono d'accordo con i liberali classici in quanto troppo favorevoli alle banche centrali e alle politiche monetariste.

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