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La storia dell'istruzione in Italia si riferisce all'evoluzione dell'istruzione scolastica in Italia a partire dal periodo medioevale fino ai giorni nostri.
La pedagogia Waldorf o steineriana è un approccio educativo sviluppato a partire dal 1919 su indicazioni di Rudolf Steiner (1861-1925). Pur incorporando elementi comuni ad altri approcci pedagogici, i suoi elementi specifici e identitari sono ritenuti pseudoscientificiLe scuole con pedagogia steineriana sono oggi diffuse in tutto il mondo e coprono l'arco educativo che va dal pre-asilo fino a diciotto anni. Oltre alle scuole esistono anche istituti di pedagogia curativa. Secondo un rapporto ufficiale del 2019 sono presenti a livello mondiale 1182 scuole Waldorf delle quali 804 in Europa e 33 in Italia. Le scuole Waldorf basano il loro approccio educativo sull'antroposofia, una disciplina esoterica sviluppata da Steiner, per indagare e riconciliare quelli che ritiene i nessi sussistenti fra mondo fisico e mondo spirituale. Per questo sono state oggetto di svariate critiche; fra queste l'accusa di essere scuole confessionali, accusa che queste scuole rifiutano, poiché insegnerebbero la conoscenza delle varie religioni e tradizioni dell'uomo.
Maria Tecla Artemisia Montessori, nota come Maria Montessori (Chiaravalle, 31 agosto 1870 – Noordwijk, 6 maggio 1952) è stata un'educatrice, pedagogista, filosofa, medico, neuropsichiatra infantile e scienziata italiana, internazionalmente nota per il metodo educativo che prende il suo nome, adottato in migliaia di scuole materne, elementari, medie e superiori in tutto il mondo; fu tra le prime donne a laurearsi in medicina in Italia.
L'istruzione in Italia è regolata dal ministero dell’istruzione e dal ministero dell'università e della ricerca con modalità diverse a seconda della forma giuridica (scuole pubbliche, scuole paritarie, scuole private). La formazione professionale dipende invece dalle Regioni. L'obbligo scolastico dura 10 anni e riguarda la fascia di età compresa tra 6 e 16 anni. Nel XXI secolo, la normativa sull'istruzione in Italia copre diversi campi del diritto: diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto costituzionale.
L'educazione musicale in Italia comprende interventi previsti nei servizi educativi della prima infanzia (asili nido), negli ordinamenti didattici delle scuole dell'infanzia, dell'istruzione primaria e secondaria e del sistema dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) e, per alcuni aspetti, dell'Università. Comprende inoltre le attività formative praticate in ambito extrascolastico da enti e associazioni musicali. Gli aspetti epistemologici, metodologici e didattici relativi all'insegnamento/apprendimento della musica sono affrontati da discipline specifiche quali la Pedagogia musicale, la Psicologia della musica, la Didattica della musica, l'Antropologia musicale.
Le scienze dell'educazione e della formazione sono l'insieme di discipline che studiano sistematicamente l'educazione e la formazione dell'uomo. Si tratta quindi di una disciplina trasversale, che trae principalmente le proprie basi dalla pedagogia, dalla psicologia, dalla filosofia e dalla sociologia.
Per scienza si intende un sistema di conoscenze ottenute attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata con procedimenti metodici e rigorosi, coniugando la sperimentazione con ragionamenti logici condotti a partire da un insieme di assiomi, tipici delle scienze formali. Uno dei primi esempi del loro utilizzo lo si può trovare negli Elementi di Euclide, mentre il metodo sperimentale, tipico della scienza moderna, venne introdotto da Galileo Galilei, e prevede di controllare continuamente che le osservazioni sperimentali siano coerenti con le ipotesi e i ragionamenti svolti. Il suo obiettivo è di pervenire a una descrizione verosimile, con carattere predittivo, della realtà e delle leggi che regolano l'apparenza dei fenomeni. Le discipline scientifiche possono essere suddivise in tre categorie: le scienze formali, le scienze empiriche e le scienze applicate. Le prime, di cui fa parte anche la matematica, costruiscono teorie astratte. Le seconde, a loro volta suddivise in scienze naturali (fisica, chimica, biologia, scienze della terra) e scienze sociali, studiano la natura a partire da osservazioni empiriche. Le terze (es. ingegneria, medicina), servendosi dei risultati delle prime due, fanno progredire la tecnologia e l'industria sviluppando nuovi prodotti e servizi. Si tratta comunque di categorie strettamente interconnesse.L'insegnamento della scienza e la ricerca scientifica vengono praticati prevalentemente nelle università, negli istituti di ricerca e nelle imprese. Vengono detti scienziati tutti coloro che si dedicano alla ricerca di nuove conoscenze utilizzando metodi scientifici. La scienza moderna si sviluppa in modo particolare a partire dalla rivoluzione scientifica del XVI secolo con l'accumulo di conoscenze nei più svariati ambiti del sapere. La storia della scienza ne descrive lo sviluppo nel tempo.
La pedagogia è la disciplina umanistica che studia l'educazione e la formazione dell'essere umano nella sua interezza ovvero lungo il suo intero ciclo di vita. Si occupa dei diversi approcci educativi che coinvolgono l'uomo e la donna nei diversi momenti e situazioni dello sviluppo: non solo quindi l'età infantile ma tipicamente anche l'adolescenza, l'età adulta, la vecchiaia (o terza età), la condizione di disabilità ed i Bisogni Educativi Speciali. Insieme alle altre Scienze Umane si rivolge dunque ai contesti formali, non-formali e informali, nei quali si ambienta il processo di formazione della persona.
Le scienze della comunicazione sono le scienze sociali che studiano la comunicazione umana. Le scienze coinvolte in questi studi sono numerose e si differenziano non solo per gli approcci, ma anche per le tipologie di fenomeni comunicativi che osservano. In ambito accademico quando si parla di comunicazione si allude quasi sempre alle comunicazioni di massa (giornalismo, radio, televisione, cinema, nuovi media) e ai processi comunicativi di tipo istituzionale o professionale, cioè la comunicazione pubblica (intesa come comunicazione della pubblica amministrazione), la comunicazione sociale e la comunicazione d'impresa, comprendente la pubblicità, le pubbliche relazioni e alcuni segmenti del marketing. Di solito, invece, per riferirsi ai processi di comunicazione interpersonale si parla di "scienze del linguaggio".