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La Repubblica romana (Res publica Populi Romani) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana. Essa nacque a seguito di contrasti interni che portarono alla fine della supremazia della componente etrusca sulla città e al parallelo decadere delle istituzioni monarchiche. La sua fine viene invece convenzionalmente fatta coincidere, circa mezzo millennio dopo, con la fine di un lungo periodo di guerre civili che segnò de facto (benché formalmente non avvenne in forma istituzionale) la fine della forma di governo repubblicana, a favore di quella del Principato. Qui di seguito il passo fondamentale di Tito Livio, che descrive le ragioni che portarono alla caduta della monarchia dei Tarquini, considerando che i tempi erano ormai maturi: Quella della Repubblica rappresentò una fase lunga, complessa e decisiva della storia romana: costituì un periodo di enormi trasformazioni per Roma, che da piccola città stato quale era alla fine del VI secolo a.C. divenne, alla vigilia della fondazione dell'Impero, la capitale di un vasto e complesso Stato, formato da una miriade di popoli e civiltà differenti, avviato a segnare in modo decisivo la storia dell'Occidente e del Mediterraneo. In questo periodo si inquadrano la maggior parte delle grandi conquiste romane nel Mediterraneo e in Europa, soprattutto tra il III e il II secolo a.C.; il I secolo a.C. fu invece, come detto, devastato dai conflitti intestini dovuti ai mutamenti sociali, ma fu anche il secolo di maggiore fioritura letteraria e culturale, frutto dell'incontro con la cultura ellenistica e riferimento "classico" per i secoli successivi.
I quartieri di Roma sono le aree di nuova urbanizzazione nate soltanto dopo l'istituzione dell'ultimo rione, Prati. Costituiscono il secondo livello di suddivisione toponomastica di Roma Capitale e coprono una superficie di 171,38 km². La popolazione totale residente è di 1 483 913 abitanti.
Il Pantheon (in greco antico: Πάνθεον [ἱερόν], Pántheon [hierón], «[tempio] di tutti gli dei»), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future. Fu fondato nel 27 a.C. dall'arpinate Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto. Fu fatto ricostruire dall'imperatore Adriano tra il 120 e il 124 d.C., dopo che gli incendi dell'80 e del 110 d.C. avevano danneggiato la costruzione precedente di età augustea.È composto da una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. La grande cella circolare, detta rotonda, è cinta da spesse pareti in muratura e da otto grandi piloni su cui è ripartito il peso della caratteristica cupola emisferica in calcestruzzo che ospita al suo apice un'apertura circolare detta oculo, che permette l'illuminazione dell'ambiente interno. L'altezza dell'edificio calcolata all'oculo è pari al diametro della rotonda, caratteristica che rispecchia i criteri classici di architettura equilibrata e armoniosa. A quasi due millenni dalla sua costruzione, la cupola intradossata del Pantheon è ancora oggi una delle cupole più grandi di tutto il mondo, e nello specifico la più grande costruita in calcestruzzo romano.All'inizio del VII secolo il Pantheon è stato convertito in basilica cristiana chiamata Santa Maria della Rotonda o Santa Maria ad Martyres, il che gli ha consentito di sopravvivere quasi integro alle spoliazioni inflitte dai papi agli edifici della Roma classica. Gode del rango di basilica minore ed è l'unica basilica di Roma oltre a quelle patriarcali ad avere ancora un capitolo. Gli abitanti di Roma lo chiamavano popolarmente la Rotonna ("la Rotonda"), da cui derivano anche il nome della piazza e della via antistanti. Proprietà demaniale dello Stato Italiano, dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo ha gestito tramite il Polo museale del Lazio, e dal dicembre 2019 attraverso la Direzione Musei statali di Roma. Nel 2019 ha fatto registrare 8.955.569 visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato.
La metropolitana di Roma è la rete di linee metropolitane che serve la città di Roma. È composta da tre linee, identificate con lettere e colori diversi, per una lunghezza totale di 59,4 km e 73 stazioni, due delle quali d'interscambio fra due linee (Termini e San Giovanni). Il primo tronco metropolitano è stato inaugurato il 9 febbraio 1955 ed oggi fa parte della linea B, identificata dal colore blu. Il 16 febbraio 1980 è stata inaugurata la linea A, dal colore arancione. La terza linea, ovvero la linea C, è stata aperta il 9 novembre 2014 ed è caratterizzata dal colore verde. È attualmente in costruzione la tratta T3 San Giovanni - Fori Imperiali della linea C, con completamento previsto entro il 2024 e l'avvio dei cantieri preliminari della subtratta T3 Fori Imperiali/Colosseo - piazza Venezia con la futura stazione Venezia. Esistono inoltre il progetto di realizzazione di una linea D, di color giallo, e progetti di prolungamento delle linee A e B, nonché progetti di trasformazione delle tre ferrovie suburbane Roma-Lido, Roma Nord e Roma-Centocelle rispettivamente in linea E (celeste), linea F (viola), e linea G (gialla; metrotranvia). Dal 2010 la rete è gestita, insieme ai trasporti di superficie, dall'ATAC, società in house di Roma Capitale. È la seconda rete metropolitana più estesa d'Italia, dopo quella di Milano.
La metropolitana di Milano è una rete di linee metropolitane a servizio della città di Milano e in parte del suo circondario, asse portante della sua rete di trasporti pubblici. Si compone di quattro linee, tre di tipo pesante più una leggera, identificate con numeri e colori diversi, per una lunghezza totale di 96,8 km. La prima linea, M1, chiamata anche linea rossa, fu inaugurata nel 1964, la M2 (verde) nel 1969, la M3 (gialla) nel 1990 e la M5 (lilla), di tipo leggero, nel 2013. Attualmente risulta in costruzione un'altra linea, la M4, detta anche linea blu di 15,2 km, mentre è in corso il prolungamento della M1 verso Monza Bettola di 1,9 km; fra i prolungamenti in fase di progetto si annoverano quello della M5, verso Monza, e un ulteriore prolungamento della M1 a sud - ovest attraverso il quartiere di Baggio. La rete è gestita dall'Azienda Trasporti Milanesi (ATM) e comprende in totale 113 stazioni, delle quali 95 sono sotterranee. Il progetto architettonico, realizzato da Franco Albini e Franca Helg, e la sua segnaletica, progettata da Bob Noorda, ricevettero nel 1964 il premio Compasso d'oro.. È la rete metropolitana più estesa d'Italia, seguita da quella di Roma e quella di Napoli. All'interno dell'Unione europea è la nona rete per estensione chilometrica.
Marco Antonio (in latino: Marcus Antonius; nelle epigrafi: M•ANTONIVS•M•F•M•N; Roma, 14 gennaio 83 a.C. – Alessandria d'Egitto, 1º agosto 30 a.C.) è stato un politico e militare romano durante il periodo della Repubblica. Abile e feroce condottiero, fu un luogotenente fidato di Gaio Giulio Cesare, suo parente per via materna, sotto il quale si distinse nelle sue campagne galliche e grazie al quale poté avviarsi con successo alla carriera politica, arrivando a ricoprire importanti cariche pubbliche. A seguito del brutale assassinio di Cesare da parte di un'ostile fazione senatoria d'Optimates capeggiata da Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino, accrebbe decisamente, pur nella caoticità e profonda incertezza del periodo, il suo peso politico e la sua influenza, ponendosi altresì quale figura di spicco dei Populares cesariani e contendendosi con Cesare Ottaviano (pronipote, nonché figlio adottivo, di Cesare) la loro guida. Il grande progetto politico di Marco Antonio era, sulla falsariga di quello di Cesare, la trasformazione di Roma da una repubblica oligarchica ad un regime essenzialmente monarchico, ma improntato sul modello teocratico dell'Oriente ellenistico, cosa che, assieme alla sua esuberanza ed alla sua vita privata tutt'altro che tranquilla, finì per inimicargli le élite patrizie conservatrici. La sua forte vicinanza poi con la regina tolemaica d'Egitto Cleopatra (della quale risultava essere pure amante), inasprì ulteriormente la sua rivalità con Ottaviano, col quale nel frattempo aveva ufficialmente costituito assieme a Marco Emilio Lepido un triumvirato nella gestione dei territori della Repubblica. Con la loro lotta per il potere evolutasi in una guerra aperta, Antonio venne sconfitto definitivamente nella battaglia di Azio, al largo della Grecia, trovando rifugio con l'alleata ed amante Cleopatra ad Alessandria, dove entrambi si tolsero la vita dopo la caduta della città da parte delle forze di Ottaviano.Marco Antonio fu il primo romano ad essere vittima d'un provvedimento di damnatio memoriae, una vera e propria condanna all'oblio. Con l'ascesa del suo rivale, che diede vita al primo Principato romano, alla sua morte il Senato non si limitò solo ad applicare provvedimenti riservati ai nemici della patria ma permise la cancellazione di tutti i riferimenti della sua esistenza: documenti, epigrafi, ritratti. In vita il triumviro romano veniva spesso paragonato alla figura di Eracle, per il suo atteggiamento e per il suo vestiario, dato che sovente si mostrava in pubblico con la tunica cinta all'anca, un mantello di panno ruvido e al fianco una grande spada. Dal suo aspetto deriva l'espressione «essere un Marcantonio», dal significato di «persona grande e grossa, dall'aspetto florido e robusto».
L'Impero romano è lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questo articolo si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicato con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto) e il 395, quando dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis. L'Impero romano d'Occidente si fa terminare per convenzione nel 476, anno in cui Odoacre depone l'ultimo imperatore, Romolo Augusto, mentre l'Impero romano d'Oriente (indicato talvolta come Impero bizantino nella sua fase medievale) si protrarrà invece fino al momento della conquista di Costantinopoli da parte degli Ottomani nel 1453. Nella sua massima espansione, l'Impero si estendeva, in tutto o in parte sui territori degli odierni stati di: Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Belgio, Paesi Bassi (regioni meridionali), Regno Unito (Inghilterra, Galles, parte della Scozia), Irlanda (piccola parte della costa orientale), Lussemburgo, Germania (regioni meridionali e occidentali), Svizzera, Austria, Liechtenstein, Ungheria, Italia, Vaticano, San Marino, Malta, Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro, Kosovo, Albania, Macedonia del Nord, Grecia, Bulgaria, Romania, Moldavia, Ucraina (parte costiera sud-occidentale con Isola dei Serpenti e Podolia), Turchia, Russia, Cipro, Siria, Libano, Iraq, Armenia, Georgia, Iran, Azerbaigian, Israele, Giordania, Palestina, Egitto, Sudan (piccola parte e per limitato periodo di tempo), Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Arabia Saudita (piccola parte). In totale, 53 dei 196 Stati riconosciuti nel mondo, più 3 parzialmente riconosciuti, più di ogni altro impero del mondo antico. Si espandeva su tre diversi continenti. Nel 117 sotto Traiano ricopriva un'area di 5,0 milioni di km2, includendo gli stati vassalli e i regni clienti, e comprendeva circa il 15% della popolazione mondiale. L'esatta misura della superficie governata da questo potente impero in realtà non è certa, a causa della mancanza di dati precisi, di dispute territoriali e della presenza di stati clienti il cui rapporto nei confronti di Roma non è sempre chiaro. Gli storici hanno dunque proposto diverse stime comprese tra 5,0 e 5,7 milioni di km2 includendo gli stati clienti.Pur non essendo il più vasto stato dell'antichità, spettando tali primati all'impero achemenide, cinese, macedone e Xiongnu, quello di Roma è considerato il più grande per gestione e qualità del territorio, organizzazione socio-politica, e per l'importante eredità lasciata nella storia dell'umanità. In tutti i territori sui quali estesero i propri confini i romani costruirono città, strade, ponti, acquedotti, fortificazioni, esportando ovunque il loro modello di civiltà e al contempo assimilando le popolazioni e civiltà assoggettate, in un processo così profondo che per secoli ancora dopo la fine dell'impero queste genti continuarono a definirsi romane. La civiltà nata sulle rive del Tevere, cresciuta e diffusasi in epoca repubblicana ed infine sviluppatasi pienamente in età imperiale, è alla base della civiltà occidentale.
Gaio Giulio Cesare Ottaviano Augusto (in latino: Gaius Iulius Caesar Octavianus Augustus; nelle epigrafi: C·IVLIVS·C·F·CAESAR·IIIVIR·RPC; Roma, 23 settembre 63 a.C. – Nola, 19 agosto 14), nato come Gaio Ottavio Turino (Gaius Octavius Thurinus) e meglio conosciuto come Ottaviano o Augusto, è stato il primo imperatore romano dal 27 a.C. al 14 d.C.Nel 27 a.C. egli rimise le cariche nelle mani del senato; in cambio ebbe un imperio proconsolare che lo rese capo dell'esercito e il Senato romano, dietro suggerimento di Lucio Munazio Planco, gli conferì il titolo di Augustus il 16 gennaio del 27 a.C., cioè il più autorevole fra i politici di Roma e il suo nome ufficiale fu da quel momento Imperator Caesar Divi filius Augustus (nelle epigrafi IMPERATOR·CAESAR·DIVI·FILIVS·AVGVSTVS).Augusto volle trasmettere l'immagine di sé come principe pacifico e quella di Roma come trionfatrice universale attraverso un uso accorto delle immagini, l'abbellimento della città di Roma, la tutela degli intellettuali che celebravano il principato, la riqualificazione del senato e dell'ordine degli equites. Dal punto di vista amministrativo, le riforme di Augusto furono importanti e durature. Attribuì le province non pacificate a legati imperiali scelti da lui stesso, lasciando le altre a proconsoli di rango senatorio; tutti però rispondevano all'imperatore. Augusto tenne per sé l'Egitto, sotto il governo di un suo prefetto. Riformò il sistema fiscale e monetario. Riorganizzò l'amministrazione della città di Roma attribuendo ad alti funzionari statali la cura dell'urbanistica, la responsabilità dell'approvvigionamento alimentare e la gestione delle acque.
ATM S.p.A. (acronimo di Azienda Trasporti Milanesi) è una società in house del comune di Milano concessionaria della gestione del servizio di trasporto pubblico nella città di Milano e in 46 comuni della circostante città metropolitana oltre che della gestione della sosta tariffata, del servizio di bike sharing e delle zone a traffico limitato B e C del capoluogo lombardo. L'azienda gestisce direttamente: le 4 linee della metropolitana milanese, le 17 linee della rete tranviaria urbana, le 4 linee della rete filoviaria milanese, la funicolare Como-Brunate, il MeLA per l'ospedale San Raffaele e 131 linee autobus (a cui si aggiungono 16 linee del servizio Radiobus di Quartiere). Tramite le proprie società controllate gestisce inoltre la metropolitana di Copenaghen e il servizio di trasporto pubblico nell'area settentrionale della città metropolitana di Milano e in parte della provincia di Monza e della Brianza, operato tramite Nord Est Trasporti. Infine, in associazione con Trenord gestisce la linea S5 del servizio ferroviario suburbano di Milano.Nel 2018 ha trasportato oltre 789 milioni di passeggeri.