Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Thomas Hodgkin (Londra, 17 agosto 1798 – Giaffa, 4 aprile 1866) è stato un medico inglese. Nel 1832 descrisse la malattia che oggi prende il suo nome (linfoma di Hodgkin) sull'articolo intitolato: On Some Morbid Appearances of the Absorbent Glands and Spleen. Fu contemporaneo di Thomas Addison e Richard Bright presso il Guy's Hospital di Londra.
I linfomi non Hodgkin (LNH) sono neoplasie maligne del tessuto linfatico, con localizzazione primitiva nei linfonodi e che più raramente possono comparire in sede extra-nodale (cute, ghiandole esocrine, gonadi, apparato gastro-enterico, sistema nervoso centrale).
Il linfoma di Hodgkin (un tempo denominato linfogranuloma di Hodgkin, malattia di Hodgkin o morbo di Hodgkin), abbreviato con la sigla LdH, è una neoplasia che interessa i tessuti linfoidi secondari come i linfonodi. Il tumore maligno è generato dai linfociti B (una sotto-popolazione dei leucociti o globuli bianchi) e si distingue dalle leucemie in quanto sorge come massa distinta e non disseminata nel sangue e nel parenchima del midollo osseo.Si distingue dagli altri linfomi (definiti genericamente Linfomi non Hodgkin o LNH) in base a diversi aspetti patogenetici: Oltre agli aspetti patogenetici, la neoplasia si distingue dai LNH per le seguenti proprietà: istologiche: la presenza di cellule tumorali giganti tipiche (cellule di Reed-Stenberg), e di un abbondante infiltrato non tumorale, da esse reclutato, costituito soprattutto da leucociti mononucleati; cliniche e terapeutiche: il decorso è tipicamente prevedibile (con precisa stadiazione), e la prognosi ottima (sia come sopravvivenza che come morbilità), grazie all'efficacia della terapia chemio e radioterapica.Vi sono due tipi principali di linfoma di Hodgkin: il linfoma classico di Hodgkin e il linfoma di Hodgkin nodulare a predominanza linfocitaria. La diagnosi viene confermata quando vengono trovate nei linfonodi delle cellule di Hodgkin come le cellule di Reed-Sternberg.I sintomi possono includere febbre, sudorazione notturna e perdita di peso. Spesso si nota anche l'ingrossamento dei linfonodi nel collo, nell'ascella o nell'inguine. Coloro che sono colpiti possono sentirsi stanchi o pruriginosi.Circa la metà dei casi di linfoma di Hodgkin è dovuta al virus Epstein-Barr (EBV). Altri fattori di rischio includono precedenti familiari della condizione e l'AIDS.Il linfoma di Hodgkin può essere trattato con la chemioterapia, la radioterapia e con il trapianto di cellule staminali. La scelta dell'approccio terapeutico dipende soprattutto da come si è sviluppata la malattia e dalle sue caratteristiche. Se il trattamento avviene precocemente spesso è possibile ottenere la guarigione. Negli Stati Uniti, la percentuale di persone che sopravvivono a 5 anni è del 86,6 per cento. Per coloro che hanno meno di 20 anni la percentuale di sopravvivenza a 5 anni è del 95 per cento Tuttavia, la radioterapia e alcuni farmaci chemioterapici possono aumentare il rischio di incorrere in altri tumori, in malattie cardiache o polmonari nei decenni successivi.Nel 2015 circa 574000 persone hanno contratto il linfoma di Hodgkin e 23900 sono decedute. Negli Stati Uniti, lo 0,2% delle persone viene coinvolto nella condizione ad un certo punto della propria vita. L'età più comune per la diagnosi è tra i 20 ed i 40 anni. Il nome deriva dal medico inglese Thomas Hodgkin che descrisse la condizione per la prima volta nel 1832.
Dorothy Mary Crowfoot Hodgkin (Il Cairo, 12 maggio 1910 – Shipston-on-Stour, 29 luglio 1994) è stata una biochimica e cristallografa britannica, pioniera nella tecnica di diffrazione dei raggi X e vincitrice del premio Nobel per la chimica nel 1964, «per la determinazione delle strutture di importanti sostanze biochimiche tramite l'uso di tecniche legate ai raggi X».