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Il piccolo levriero italiano (en. Italian Greyhound; latino Vertragus) è una razza canina di origine italiana riconosciuta dalla FCI (Standard N. 200, Gruppo 10, Sezione 3). È il più piccolo dei levrieri ed una delle razze canine più antiche, ben testimoniata da reperti archeologici e fonti letterarie dell'Impero romano.
Con il nome di Osco-umbri, o Italici in senso stretto, o Italici orientali si indica un insieme di popoli indoeuropei stanziati nell'antichità nell'Italia continentale, caratterizzati dall'uso di un insieme di lingue (e/o dialetti) tra loro strettamente imparentate: le lingue osco-umbre (anche "italiche" o "italiche orientali"). I più noti sono gli Osci, gli Umbri e i Sanniti (o Sabelli); altri erano poi i Piceni, i Vestini, i Marrucini, i Peligni, i Marsi, gli Irpini, gli Equi, i Sabini, gli Ernici, i Volsci, i Lucani, i Bruzi. Un tempo ritenuti parte dello stesso ceppo indoeuropeo dei Latini e degli altri popoli a essi linguisticamente più affini (i Latino-falisci), a partire dagli studi condotti da Vittore Pisani e Giacomo Devoto fin dagli anni trenta del XX secolo è emerso come in tale ceppo, chiamato "italico", convergessero in realtà due diverse stirpi indoeuropee, giunte poi in Italia in momenti differenti e qui riavvicinate da una lunga convivenza. I precisi caratteri etnico-culturali di questi popoli, identificati soprattutto sul piano linguistico, continuano a essere oggetto di dibattito tra gli storici, così come le relazioni dei vari nuclei all'interno del gruppo e con altri popoli dell'area. Secondo l'opinione più diffusa, che tuttavia non esclude ipotesi alternative, gli Osco-umbri penetrarono nella Penisola italica nel II millennio a.C. provenendo dall'Europa centro-orientale; qui forse si stabilirono inizialmente in alcune aree della Pianura Padana, per poi spingersi ulteriormente verso sud. In età storica risultano attestati lungo la dorsale appenninica centrale, dalla valle del Tevere alla Calabria interna, toccando sia le sponde adriatiche, sia quelle tirreniche. Tutti i popoli osco-umbri subirono, a partire dalla seconda metà del I millennio a.C., la pressione dei Latini, in piena ascesa, che già nel III secolo a.C. li ebbero completamente assoggettati. Gli Osco-umbri conservarono ancora per secoli la propria individualità etnico-linguistica - a Pompei sono stati rinvenuti graffiti in lingua osca risalenti al I secolo d.C. -, prima di essere definitivamente romanizzati.
Il latino o lingua latina è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) almeno dagli inizi del I millennio a.C.
La lingua falisca è la lingua indoeuropea parlata dai Falisci, una popolazione italica stanziata nell'Etruria meridionale. Ci è giunta in un centinaio di iscrizioni, che datano dal VII al II secolo a.C. e che sono scritte in un alfabeto molto simile all'alfabeto latino. Il segno più caratteristico è la 'F ' che ha una forma tipica, come una freccia in alto.