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L'Italia romana, nella sua interezza peninsulare, costituiva, de iure, il territorio metropolitano della stessa Roma (evolutosi dall'Ager Romanus) e in quanto tale non era una provincia: difatti, il suo status unico e differenziato da quello di qualsiasi altro territorio al di fuori di essa le valse l'appellativo, presente nei secoli a venire, di Domina Provinciarum (Sovrana delle Province, essendo queste ultime tutti i restanti territori al di fuori dell'Italia); nonché patria e suolo natio dei romani e centro assoluto, amministrativo, economico, culturale e politico dell'Impero romano, e conosciuta anche - soprattutto in relazione ai primi secoli di stabilità imperiale - come Rectrix Mundi (Governatrice del Mondo) ed Omnium Terrarum Parens (Genitrice di Tutte le Terre).Durante il principato di Augusto venne ancor più privilegiata e suddivisa al suo interno in undici Regiones (Latium et Campania; Apulia et Calabria; Lucania et Bruttii; Samnium; Etruria; Picenum; Umbria; Aemilia; Venetia et Histria; Liguria; Transpadana), che ne rimarcavano maggiormente l'unicità all'interno del panorama imperiale. Inoltre, l'Italia, a differenza dei territori provinciali, era governata e retta direttamente dal Senatus Romanus (Senato romano) e tale status permetteva ai magistrati romani di esercitare l'Imperium Domi (potere di polizia) esclusivamente all'interno dei confini italici, differentemente all'Imperium Militiae (potere militare) che veniva esercitato nelle provincie, al di fuori dell'Italia.A partire dalla tarda età repubblicana (posteriormente alla guerra sociale) e durante tutto il successivo Impero, gli abitanti liberi della Penisola erano tutti cittadini romani (facendo dell'Italia anche l'unico territorio, all'interno del mondo romano, ad essere abitato esclusivamente da cittadini romani di pieno diritto, almeno fino alla Constitutio Antoniniana del 212 d.C., quando la cittadinanza romana venne elargita uniformemente nei territori provinciali), i quali erano esenti da diversi tipi di imposte, come quelle fondiarie e sulla proprietà privata (ad esempio, il tributum soli e il tributum capitis), riservate invece agli abitanti (cittadini e non) dei territori provinciali, che erano considerati proprietà del popolo romano, e questa prerogativa andava riconosciuta attraverso il pagamento di tali imposte. Relazionato allo status unico dell'Italia vi era anche lo Ius Italicum, consistente nell'onorificenza che poteva essere conferita, in casi eccezionali, a determinate colonie e municipi situati nelle province, ai quali, in seguito al riconoscimento di tale privilegio, veniva concessa la finzione giuridica di trovarsi in suolo italico, venendo quindi esentati da tutte le comuni imposte provinciali, come se fossero italici o se la loro comunità fosse situata in Italia.L'unità politica e culturale dell'Italia è frutto della civiltà romana. Il suo etimo si estese gradualmente dalla moderna Calabria, suo luogo d'origine, fino a giungere alle Alpi, designando in tale modo l'intera penisola italiana e, a partire dai tempi di Diocleziano (dopo il 292 d.C.), questa entità incluse anche le isole maggiori (le ex province di Sicilia e Sardinia et Corsica, costituenti entrambe anche le prime e più antiche province romane), portando così l'Italia a comprendere amministrativamente l'intera regione geografica italiana. L'Italia romana era un territorio vasto e contrassegnato da una notevole varietà culturale e sociale che, pur conservando forti particolarismi locali, subì sin dalla metà della Repubblica romana un processo di unificazione sotto un unico regime giuridico. Si stima che in Italia vivessero, all'inizio del VI secolo a.C., all'incirca 3 milioni di abitanti, saliti a 5 milioni nel 14 d.C., dato che non comprende gli schiavi e gli stranieri (peregrini) presenti nella penisola, il cui numero faceva salire la popolazione totale a 8-10 milioni, ma solo i cittadini di pieno diritto. Durante il principato di Augusto, Roma raggiunse il milione di abitanti.La federazione delle popolazioni italiche e l'unificazione di questi popoli in un'unica entità geografica, culturale e politica identificabile con l'attuale Italia, richiese a Roma una serie di guerre di conquista e di colonizzazioni lunghe e difficili. Le tappe principali furono la conquista del primato sul Latium vetus durante l'intera epoca regia e poi l'assoggettamento della penisola dall'Arno allo stretto di Messina durante il primo periodo repubblicano (fino al 264 a.C.). Roma procedette poi a sottomettere anche i territori celti a nord degli Appennini grazie alla conquista della Gallia Cisalpina (dal 222 al 200 a.C.), per poi assoggettare le limitrofe popolazioni di Veneti (a oriente) e Liguri (a occidente), fino a raggiungere la base delle Alpi. L'Italia romana ebbe termine il 476 d.C. con la caduta dell'Impero romano d'Occidente.In epoca repubblicana il territorio romano della penisola italiana era formato da cittadini di pieno diritto, dalle colonie di diritto latino e dai socii e foederati, i quali ottennero tutti la piena cittadinanza romana in seguito alla guerra sociale. Seguì poi l'Italia augustea divisa in undici regiones e, infine, a partire da Diocleziano, la Diocesi d'Italia, che fu divisa sotto Costantino I in Italia Suburbicaria e Italia Annonaria. Da un punto di vista urbanistico, e in riferimento alla costruzione delle infrastrutture, fu unicamente l'Italia, rispetto alle province, a essere privilegiata da Augusto, che vi costruì una fitta rete stradale e abbellì le città della penisola dotandole di numerose strutture pubbliche, come fori, templi, anfiteatri, teatri e terme. Il capoluogo dell'Italia romana fu Roma, che lo restò de iure anche quando le città di riferimento della penisola diventarono Mediolanum e Ravenna, che assunsero il ruolo di capitali dell'Impero romano d'Occidente de facto, rispettivamente, dal 286 al 402 e dal 402 al 476.
Una regione italiana a statuto speciale una regione italiana che gode di particolari forme e condizioni di autonomia. Cinque regioni italiane sono chiamate a statuto speciale, approvato dal Parlamento con legge costituzionale: Sicilia, Sardegna, Valle d'Aosta, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige/S dtirol (in realt costituita dalle province autonome di Trento e Bolzano, ai sensi dell'art. 116 della Costituzione).
Una regione italiana a statuto ordinario è una regione della Repubblica italiana avente uno statuto, quale fonte dell'ordinamento regionale. Le forme e condizioni di autonomia sono stabilite dalla Costituzione e lo statuto ordinario delle stesse viene approvato con legge regionale statutaria. Queste regioni si differenziano da quelle dotate di uno statuto speciale, approvato con una legge costituzionale che definisce le forme e condizioni di autonomia speciale.
La Polinesia francese (in francese: Polynésie française, /pɔlinezi fʁɑ̃sɛz/; in tahitiano: Pōrīnetia farāni) è una collettività d'oltremare (COM) della Repubblica francese della Polinesia, situata nell'Oceano Pacifico meridionale, a circa 6000 km a est dell'Australia. Composta da un gruppo di cinque arcipelaghi, per un totale 118 isole di cui 67 abitate, le Isole della Società (Isole del Vento e Isole Sottovento), Isole Australi, Isole Marchesi, Isole Gambier e Isole Tuamotu, la collettività include inoltre i vasti spazi marittimi adiacenti ed è quindi un territorio non autonomo, definizione che fa riferimento all'articolo 73 dello Statuto delle Nazioni Unite.
Lara Croft: Relic Run è un videogioco per smartphone iOS, Android e Windows Phone pubblicato nel 2015, sviluppato da Simultronics e distribuito da Crystal Dynamics. Il gioco, avente come protagonista Lara Croft, appartiene alla categoria degli endless run ed è un sequel di Lara Croft and the Temple of Osiris.
Cupressus L., 1753 è un genere di piante della famiglia Cupressaceae (cipressi in senso ampio) comprendente alberi anche di notevoli dimensioni, alti fino a 50 metri, con chioma generalmente affusolata, piramidale molto ramificata, e rametti cilindrici con numerosissime foglie.
L'Assemblea nazionale (in francese: Assemblée nationale) è un ramo del parlamento francese. Nel sistema bicamerale francese, è la camera più importante e quella in cui il governo ha bisogno di una maggioranza. È così chiamata dal fatto che nel 17 giugno 1789 il Terzo Stato, riunitosi a Versailles, si proclamò "Assemblea nazionale". Durante il Secondo Impero francese la «camera bassa» era chiamata «Corps législatif». Durante la Terza Repubblica questa parte del Parlamento francese era denominata «Camera dei deputati» e con l'espressione «Assemblea nazionale» si indicava il parlamento in seduta comune dei membri. I compiti più importanti di tale Assemblea nazionale erano l'elezione del presidente della repubblica e l'approvazione delle leggi costituzionali (proposte da una camera). Il 10 luglio 1940, all'indomani della resa contro la Germania, fu proprio l'Assemblea nazionale ad approvare una legge costituzionale che attribuiva al maresciallo Pétain i pieni poteri, segnando così la fine della Terza Repubblica. La sua sede è il palazzo Borbone, a Parigi, nei cui pressi sorge anche l'hôtel de Lassay, residenza ufficiale del presidente dell'Assemblea nazionale. L'attuale Presidente è Richard Ferrand eletto il 12 settembre 2018.
L'Assemblea generale delle Nazioni Unite (United Nations General Assembly - UNGA) è il principale e più rappresentativo organo istituzionale delle Nazioni Unite. All'assemblea partecipano tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite ed alcuni stati ed organizzazioni con lo status di osservatori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite; la prima sessione si tenne il 10 gennaio 1946 nella Westminster Central Hall a Londra ed era composta dai rappresentanti di cinquantuno stati.
L'Assemblea Costituente fu, in Italia, l'organo legislativo elettivo preposto alla stesura di una Costituzione per la neonata Repubblica e che diede vita alla Costituzione della Repubblica Italiana nella sua forma originaria. Le sedute si svolsero fra il 25 giugno 1946 e il 31 gennaio 1948. Votò inoltre la fiducia ai governi che si susseguirono in quel periodo.