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Vladimir Vladimirovič Nabokov (in russo: Владимир Владимирович Набоков? /ˈvlʌˈdʲimʲɪr nʌ'bokəf/ ; Pietroburgo, 22 aprile 1899 – Montreux, 2 luglio 1977) è stato uno scrittore, saggista, critico letterario, entomologo, drammaturgo e poeta russo naturalizzato statunitense. Benché universalmente noto per il suo Lolita (1955), scritto in inglese e base per l'omonimo film del 1962 di Stanley Kubrick, Nabokov vanta anche una considerevole produzione in russo; la sua narrativa spazia su varie tematiche: la frammentazione sociale, l'ossessione del sesso, la distopia, mentre in ambito saggistico scrisse di entomologia e di scacchi, dei quali era teorico prima ancora che giocatore.
Moi... Lolita è il singolo di debutto della cantante francese Alizée, estratto dall'album Gourmandises. Il brano è stato scritto e prodotto da Mylène Farmer e Laurent Boutonnat. La canzone conferisce alla cantante, all'epoca sedicenne, l'appellativo di "Lolita", ispirato all'omonimo romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov e che indica una ragazza giovanissima di aspetto provocante che suscita desideri sessuali anche in uomini maturi. Il brano è divenuto uno dei tormentoni estivi del 2002.
Lolita è un romanzo di Vladimir Vladimirovič Nabokov scritto in inglese, pubblicato inizialmente a Parigi nel 1955 e dieci anni più tardi tradotto in russo (Лолита) dallo stesso autore. Il romanzo suscitò immediato scandalo per il contenuto scabroso che portava alla luce una delle turpitudini umane più odiose, la passione di un uomo maturo per un'acerba adolescente. Il narratore è un professore di letteratura di trentasette anni che rimane letteralmente ossessionato da una dodicenne, Lolita, con la quale intreccia una relazione sessuale dopo esserne diventato il patrigno. Lolita è il soprannome che l'uomo dà in privato alla ragazzina. Il termine «lolita» - complice anche la trasposizione cinematografica di Stanley Kubrick - fece subito sensazione: entrò nella cultura di massa e nel linguaggio prendendo a significare ovunque, per antonomasia, una diabolica ninfetta, piccola seduttrice, non si sa fino a qual grado inconsapevole; o anche una giovanissima sessualmente precoce o comunque attraente.