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Vite in fuga è una serie televisiva italiana del 2020 diretta da Luca Ribuoli. Il telefilm, prodotto da Rai Fiction in collaborazione con PayperMoon Italia, ha per protagonisti Claudio Gioè, Anna Valle e Barbora Bobuľová.
Una storia senza nome è un film del 2018 diretto da Roberto Andò. La pellicola è ispirata a un fatto di cronaca realmente avvenuto, quando nel 1969 a Palermo fu rubato in circostanze misteriose il celebre quadro di Caravaggio Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi. Tra gli interpreti principali figurano Micaela Ramazzotti, Renato Carpentieri, Laura Morante e Alessandro Gassmann.
Amalia Guglielminetti (Torino, 4 aprile 1881 – Torino, 4 dicembre 1941) è stata una scrittrice e poetessa italiana.
Le nozze di Figaro (K 492) è un'opera lirica in quattro atti di Wolfgang Amadeus Mozart. È la prima delle tre opere buffe scritte dal compositore salisburghese su libretto di Lorenzo Da Ponte. Le nozze di Figaro è una delle più famose opere di Mozart e dell'intero teatro musicale, ed è la prima di una serie di felici collaborazioni tra Mozart e Da Ponte, che ha portato anche alla creazione del Don Giovanni e di Così fan tutte. Musicato da Mozart all'età di ventinove anni, il testo dapontiano fu tratto dalla commedia Le Mariage de Figaro di Beaumarchais (autore della trilogia di Figaro: Il barbiere di Siviglia, Il matrimonio di Figaro e La madre colpevole).
I laureati è un film del 1995 diretto e interpretato da Leonardo Pieraccioni, alla sua prima regia.
Ercole e il centauro Nesso è una statua marmorea dello scultore Giambologna, collocata a Firenze nella Loggia dei Lanzi. Giambologna è il nome italianizzato di Jean Boulogne (Douai 1529 - Firenze 1608) scultore venuto dalle Fiandre a Roma nel 1550 (?); da considerare profondamente italiano per spirito ed educazione; egli riuscì ad accogliere la lezione di Michelangelo e a trovare la misura del manierismo. Questo gruppo scultoreo fu collocato dapprima, nel 1599, sul Canto dei Carnesecchi a Firenze, poi lo si trasferì sotto il loggiato degli Uffizi, dal lato meridionale; più tardi fu posto sulla piazzetta che si trova vicina al Ponte Vecchio, sulla riva sinistra dell'Arno e, nel 1812, trovò la sua sede definitiva nella Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria. La scultura è caratterizzata dalla grande forza plastica espressa dalla poderosa torsione, quasi elastica, del corpo del centauro Nesso, piegato dalla forza di Ercole.
Amare per finzione è un melodramma in due atti con libretto e musica di Pasquale Sogner, andato in scena per la prima volta al Teatro Nuovo di Napoli nella primavera del 1822. Nella prima rappresentazione furono coinvolte alcuni fra i nomi di punta del panorama napoletano dell'epoca, fra cui il buffo Carlo Casaccia, della stirpe secolare dei Casaccia, nel ruolo del Barone, suo figlio Raffaele in quello di Pericco, e Giacinta Canonici, che creerà anche il ruolo del titolo nel La zingara di Donizetti lo stesso anno nel medesimo teatro.