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La storia delle grammatiche spagnole per italiani risale al Cinquecento. L'apice dell'interesse per la lingua spagnola nella penisola italiana si ha con i Borgia e aumenta nel 1492 con la nomina del papa Alessandro VI e con l'espansione dell'impero spagnolo.Nel Cinquecento lo spagnolo diventa popolare tra nobili, civili e militari a causa di ragioni commerciali e politiche. Come scrive Baldassarre Castiglione nel Cortegiano, le corti più importanti vantano la presenza di commercianti spagnoli con i quali intrattenere relazioni commerciali. Dal momento che gli spagnoli non parlano l'italiano, la nobiltà comprende l'importanza di imparare la lingua. Di conseguenza aumenta la pubblicazione di libri destinati all'apprendimento dello spagnolo, soprattutto a Venezia, Napoli e Roma. Queste opere subiscono negli anni diverse modifiche alla struttura e al tipo di metodologia di avvicinamento alla lingua.Prima dell'avvento delle grammatiche si utilizzavano glossari e vocabolari bilingue scritti in latino. Tra questi vi sono l'Universal vocabulario en latín y en romance di Alfonso Fernández Palencia e il Dizionario latino-spagnolo di Nebrija. Nelle grammatiche inizialmente si usa la fonetica per paragonare l'italiano con lo spagnolo. In epoca più tarda si includono la morfologia e la sintassi.