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Generalmente si considera inizio della ultrabimillenaria storia di Ancona la fondazione greca: questo è esatto considerando Ancona come città. Prima di essere città con tale nome, però, Ancona esisteva già come villaggio o come insieme di villaggi; gli scavi archeologici infatti hanno dimostrato l'esistenza di tre centri abitati durante l'Età del bronzo e uno nell'Età del ferro, quest'ultimo riferibile alla civiltà picena. Ancona diviene città nel 387 a.C., data di fondazione della colonia di Ankón da parte di greci siracusani di stirpe dorica. Il preesistente centro piceno venne pacificamente assorbito da quello greco e la città rimase per circa due secoli una fiorente colonia greca. Successivamente fu alleata e poi municipium di Roma, attivo porto di comunicazione tra la capitale e l'Oriente. Ebbe particolare importanza sotto l'impero di Traiano. Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente fu assoggettata al regno degli Eruli e poi a quello degli Ostrogoti, come gran parte del resto d'Italia. In seguito alla guerra gotico-bizantina, fece parte della pentapoli marittima dell'Impero Bizantino. Dopo il Mille la città entrò nel periodo più splendido della sua storia, ossia quello in cui fu libero comune e repubblica marinara. Durante i cinque secoli di indipendenza si distinse dalle altre repubbliche marinare per un comportamento alquanto singolare: mai intraprese guerre di sopraffazione contro altre città, contenta del proprio rapporto con il mare e con l'Oriente; dovette però spesso difendersi da potenze nemiche, cosa che fece sempre con grande ardore. Una costante della storia di Ancona di tutti i secoli è anzi il ripetersi di difficili assedi dai quali emerse quasi sempre vittoriosa, dopo lunghi patimenti. Altra costante della storia di Ancona, che emerge studiando il periodo della colonia greca, del municipio romano e della repubblica marinara, è il rapporto intenso con il mare, la navigazione e l'Oriente, rapporto che ancor oggi caratterizza la città. Nel 1532 entrò a far parte dello Stato Pontificio, all'interno del quale fu fiorente sotto papa Clemente XII che le concesse il "porto franco". Dopo la Rivoluzione francese diede vita alla Repubblica napoleonica anconitana. Partecipò attivamente al Risorgimento italiano, specie durante i fatti del 1848-1849; nel 1860 entrò nel Regno d'Italia, rivestendo nei primi dieci anni del nuovo Stato un importante ruolo militare. Nei primi venti anni del Novecento lo spirito ribelle dei suoi cittadini la portò per ben due volte ad essere scena di rivolte poi propagatesi in tutta la nazione: la Settimana rossa e la rivolta dei Bersaglieri.
Montegranaro (Montegranà in dialetto fermano), l'antica Veregra medievale secondo la tradizione anche se non esiste alcuna prova storiografica, è un comune italiano di 12 642 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche.
Il Monte dei Cappuccini è una collina di 325 m s.l.m. che sorge nella città di Torino, a circa 200 metri dalla riva destra del Po, in quartiere Borgo Po. È molto vicino al centro storico, in prossimità del ponte Vittorio Emanuele I, che dà accesso a piazza Vittorio Veneto. Su di esso, si erge il convento e la chiesa tardo-rinascimentale, manierista, e con interni barocchi di Santa Maria al Monte, affidato ai frati Cappuccini, da cui il nome.La collina ospita inoltre, nell'ala sud del convento, il Museo nazionale della montagna, accessibile dal piazzale panoramico in cima, quindi un ristorante a mezza collina, un laboratorio sotterraneo di fisica nucleare, una villa liberty in via Gaetano Giardino 9, che ospita alcuni uffici e una parte dell'archivio storico provinciale dei frati Cappuccini.
Maria Pia Quintavalla (Parma, 2 settembre 1952) è una poetessa e scrittrice italiana.
Il castello errante di Howl ( Hauru no ugoku shiro?) un film d'animazione giapponese del 2004, diretto da Hayao Miyazaki e prodotto dallo Studio Ghibli. La sceneggiatura adattata dal romanzo omonimo del 1986 di Diana Wynne Jones, pubblicato in Italia nel 2005 da Kappalab. Il film presenta molte delle caratteristiche tipiche delle opere di Miyazaki: ha come protagonista una ragazza, come Nausica della Valle del vento, La citt incantata, Laputa - Castello nel cielo e Kiki - Consegne a domicilio, ed ha un'ambientazione che ricorda nei vestiti e nell'architettura l'Europa degli inizi del Novecento, ma in un mondo in cui presente la magia. Gli avvenimenti si svolgono in una nazione fantastica che ricorda l'Alsazia degli anni precedenti alla prima guerra mondiale. Molti edifici delle citt sono identici a quelli della citt alsaziana di Colmar, che Miyazaki ha riconosciuto come fonte di ispirazione per l'ambientazione del film. L'ambientazione che riecheggia la Vienna imperiale tra il tardo Ottocento e il primo Novecento, nonch le automobili e le macchine da guerra volanti che vi si vedono, tutte mosse dalla forza del vapore, caratterizzano l'opera come appartenente al filone steampunk. Il film, che si trova alla posizione numero 230 della classifica dei "500 migliori film della storia" della rivista Empire, stato presentato in concorso alla 61 Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, conquistando il Premio Osella per il migliore contributo tecnico. uscito nelle sale italiane solo l'anno successivo (il 9 settembre 2005) in concomitanza con la 62 Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, durante la quale Miyazaki stato premiato con il Leone d'oro alla carriera, unico regista di film d'animazione a conquistare sia l'Oscar che il Leone d'oro.
Civitanova Marche è un comune italiano di 42 390 abitanti della provincia di Macerata.
Augusto Mussini, detto fra' Paolo (Reggio Emilia, 9 gennaio 1870 – Roma, 1º novembre 1918), è stato un pittore italiano. Fu attivo soprattutto in Emilia, nelle Marche, in Toscana e nella capitale, singolare ed affascinante figura di frate-pittore, continuamente errante tra varie città italiane e partecipe del dibattito artistico della sua epoca. L'essenza della sua vita può forse indovinarsi pensando alla continua alternanza tra i periodi in cui si faceva chiamare fra' Paolo ed altri in cui era semplicemente Augusto Mussini. Il suo temperamento lo rendeva infatti capace di slanci, a volte altamente spirituali, altre volte intensamente passionali. Chi lo conobbe descrisse il suo carattere come "eccessivamente nervoso, di sentimento impressionabile, entusiasta per ogni idea generosa, …". Mussini conobbe e partecipò a molte correnti, nella sua continua sete di conoscenza e di uso della forma. Il suo linguaggio figurativo, dal vivace cromatismo, maturato nella scuola fiorentina di fine Ottocento, spesso si è ispirato allo stile floreale dei preraffaelliti, con fascinosi richiami del liberty e del divisionismo, nonché suggestioni simboliste.